Scrutatio

Giovedi, 25 aprile 2024 - San Marco ( Letture di oggi)

Deuteronomio 9


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Ricordo delle ribellioni D'Israele

1- Ascolta, Israele. Tu passerai ora il Giordano, per debellare nazioni numerosissime e più forti di te, città grandissime e cinte di mura alte sino al cielo,2popoli grandi e potenti, della razza degli Enacim che tu stesso hai veduto e udito, ai quali nessuno può resistere a faccia.3Saprai dunque ora a prova che il Signore Dio tuo passerà egli stesso avanti a te, fuoco che divora e consuma, per stritolarli, distruggerli e disperderli in breve davanti a te, come t'ha detto.4Ma quando il Signore Dio tuo li avrà sterminati dalla tua presenza, non dire: - Per i miei meriti m'ha condotto il Signore a posseder questa terra; come per le loro empietà son state distrutte queste nazioni.-5Non pei tuoi meriti; nè per la rettitudine del cuor tuo, entrerai al possesso delle loro terre; ma perchè esse avevano operato empiamente, son state distrutte al tuo arrivo, ed il Signore ha così adempiuta la parola da lui data con giuramento ai tuoi padri Abramo, Isacco e Giacobbe.6Sappi dunque che non pei tuoi meriti il Signore Dio tuo t'avrà data in possesso quest'ottima terra, mentre anzi tu sei un popolo di durissima testa.7Ripensa, e non lo dimenticare, come tu provocasti nel deserto la collera del Signore Dio tuo. Dal giorno nel quale uscisti dall'Egitto, sino a qui, sempre fosti in contesa col Signore.8Perchè anche nell'Horeb lo provocasti, ed egli sdegnato voleva distruggerti,9quand'io salii il monte per ricevervi le tavole di pietra, le tavole dell'alleanza pattuita con voi dal Signore, e rimasi sul monte quaranta giorni e quaranta notti, senza mangiar pane nè bere acqua.10Ed il Signore mi dette due tavole di pietra scritte dal dito di Dio, contenenti tutti i comandamenti da lui dati a voi sul monte, di mezzo al fuoco, quand'era adunata tutta l'assemblea del popolo.11Passati che furono quaranta giorni ed altrettante notti, il Signore mi dette due tavole di pietra, le tavole dell'alleanza,12e mi disse: - Levati, e scendi di qui prestamente, perchè il tuo popolo, che tu conducesti via dall'Egitto, ha presto abbandonato la strada da te mostratagli, e si son fatti [un idolo] di getto. -13Ed il Signore m'aggiunse: - Veggo che questo è un popolo di dura testa;14lasciami fare, ch'io lo distrugga, e disperda il suo nome di sotto il cielo; porrò te a capo di un'altra gente più numerosa e più forte di questa.-15Or quando, sceso dal monte fumante, e tenendo nelle due mani le due tavole dell'alleanza,16ebbi veduto che voi avevate peccato contro il Signore Dio vostro, v'eravate fatti un vitello di getto, ed avevate così presto abbandonata la via che il Signore v'aveva mostrata,17gettai via dalle mie mani le tavole, e le spezzai sotto i vostri occhi.18Poi stetti prostrato un'altra volta davanti al Signore per quaranta giorni e quaranta notti, senza mangiar pane nè bever acqua, a causa di tutt'i vostri peccati, da voi commessi contro al Signore provocandolo alla collera;19poichè temevo la sua indignazione e la sua ira, con la quale sdegnato contro di voi voleva distruggervi. Ed il Signore m'esaudì anche questa volta.20Irato pure grandemente verso d'Aronne, voleva punir di morte anche lui, e per lui io similmente pregai.21Quanto all'oggetto del vostro peccato, cioè il vitello, lo presi, lo gettai nel fuoco, e fattolo in pezzi e ridottolo interamente in polvere, lo gettai nel torrente che scende dal monte.22Anche all'Incendio, ed alla Tentazione, ed ai Sepolcri della Concupiscenza, provocaste il Signore.23Così pure quando v'ordinò di muovervi da Cadesbarne, dicendovi: - Movetevi, e prendete possesso della terra ch'io v'ho data, - voi disprezzaste il comando del Signore Dio vostro, non gli credeste, e non voleste ascoltar la sua voce.24Sempre siete stati ribelli, sino dal giorno che cominciai a conoscervi.25E stetti prostrato dinanzi al Signore quaranta giorni e quaranta notti, supplichevolmente pregandolo acciò non vi sterminasse come aveva minacciato;26e pregando dissi: - Signore Iddio, non disperdere il tuo popolo e la tua eredità, che tu liberasti con la tua grandezza, che tu conducesti via con mano potente dall'Egitto.27Ricordati d'Abramo, d'Isacco e di Giacobbe tuoi servi: non guardar alla durezza di questo popolo, alla sua empietà ed al suo peccato.28Che gli abitanti di quella terra dalla quale tu ci cavasti non abbiano a dire: "Il signore non poteva introdurre [gl'Israeliti] nella terra che aveva loro promessa, e li aveva in odio; perciò li condusse via; per metterli a morte nel deserto".29Eppure son dessi il tuo popolo, e la tua eredità, che tu conducesti via con la potenza tua grande, e col braccio tuo disteso. -