Scrutatio

Venerdi, 3 maggio 2024 - Santi Filippo e Giacomo ( Letture di oggi)

Proverbi 23


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BIBBIA RICCIOTTINOVA VULGATA
1 - Quando sederai commensale di qualche signore, sta' attento a ciò che ti vien posto dinanzi.1 Quando sederis, ut comedas cum principe,
diligenter attende, quae apposita sunt ante faciem tuam,
2 E mettiti il coltello in gola, se pure hai la padronanza dei tuoi sentimenti.2 et statue cultrum in gutture tuo,
si avidus es.
3 Non essere ingordo delle sue vivande, esse sono cibo traditore.3 Ne desideres de cibis eius,
quia est panis mendacii.
4 Non t'affannare per ammassar ricchezze, e moderati nelle tue speculazioni.4 Noli laborare, ut diteris,
sed in prudentia tua acquiesce.
5 Non alzar gli sguardi alle ricchezze che non puoi avere, perchè metteranno le ali come le aquile e voleranno per aria.5 Si erigas oculos tuos ad opes, iam non sunt;
quia facient sibi pennas quasi aquilae et volabunt in caelum.
6 Non andar a mensa dall'uomo invidioso, e non agognare le sue vivande;6 Ne comedas cum homine invido
et ne desideres cibos eius;
7 poichè esso a guisa di un indovino e d'un maliardo, calcola di scoprir terreno.«Mangia e bevi» ti dirà, ma l'animo suo non è con te.7 quoniam sicut aestimavit in animo suo,
ita ipse est.
“ Comede et bibe ” dicet tibi,
et mens eius non est tecum.
8 I bocconi che mangiasti li avrai a rivomitare e avrai sprecato i tuoi detti piacevoli.8 Buccellam, quam comederas, evomes
et perdes pulchros sermones tuos.
9 Alle orecchie dello stolto, non parlare, perchè sprezzerà il senno delle tue parole.9 In auribus insipientium ne loquaris,
quia despicient doctrinam eloquii tui.
10 Non toccare i termini del pupillo e non penetrare nel podere dell'orfano.10 Ne attingas terminos viduae
et agrum pupillorum ne introeas:
11 Il loro tutore è uno valente egli difenderà contro di te la loro causa.11 redemptor enim illorum fortis est,
et ipse iudicabit contra te causam illorum.
12 Applica il tuo cuore alla dottrina e le tue orecchie alle parole della scienza.12 Introduc ad doctrinam cor tuum
et aures tuas ad verba scientiae.
13 Non sottrarre il fanciullo alla disciplina, se anche l'avrai percosso con la verga, non morrà.13 Noli subtrahere a puero disciplinam;
si enim percusseris eum virga, non morietur:
14 Tu lo picchierai con la verga, ma lo scamperai dall'inferno.14 tu virga percuties eum
et animam eius de inferno liberabis.
15 Figliuol mio, se l'animo tuo sarà saggio, teco si rallegrerà il cuore altresì a me,15 Fili mi, si sapiens fuerit cor tuum,
gaudebit tecum et cor meum,
16 e le mie viscere esulterannoalle parole delle tue labbra piene di rettitudine.16 et exsultabunt renes mei,
cum locuta fuerint rectum labia tua.
17 Il cuor tuo non invidi la sorte dei peccatori; sia anzi nel timor di Dio tutto il dì,17 Non aemuletur cor tuum peccatores,
sed in timore Domini esto tota die,
18 poichè avrai una speranza nell'avvenire e la tua aspettazione non sarà delusa.18 quia est tibi posteritas,
et praestolatio tua non auferetur.
19 Ascolta, figliuol mio, e sii saggio, e istrada diritto il cuor tuo.19 Audi, fili mi, et esto sapiens
et dirige in via animum tuum.
20 Non frequentare i conviti dei bevitorinè le gozzoviglie dei mangiatori di carne a scialo;20 Noli esse in conviviis potatorum
nec in comissationibus carnis,
21 perchè quei che spendono il tempo e lo scotto a bere, immiseriscono, e la sonnolenza vestirà di cenci.21 quia vacantes potibus et comissatores consumentur,
et vestietur pannis dormitatio.
22 Ascolta tuo padre ch'è quegli che t'ha generato e non sprezzare tua madre, perchè vecchia.22 Audi patrem tuum, qui genuit te,
et ne contemnas, cum senuerit mater tua.
23 Acquista la verità e non venderela saggezza, la dottrina e l'intelligenza.23 Veritatem eme et noli vendere;
sapientiam eme et doctrinam et intellegentiam.
24 Immensamente esulta il padre del giusto, chi generò un saggio, avrà letizia in esso.24 Exsultat gaudio pater iusti;
qui sapientem genuit, laetabitur in eo;
25 Possa gioire e tuo padre e tua madre, anzi tripudiare colei ch'è tua genitrice.25 gaudeat pater tuus et mater tua,
et exsultet, quae genuit te.
26 O figlio mio, il cuor tuo dallo a me ed i tuoi occhi stian fissi nelle mie vie,26 Praebe, fili mi, cor tuum mihi,
et oculi tui vias meas custodiant.
27 perchè una fossa profonda è la meretrice e la donna d'altri un angusto pozzo,27 Fovea enim profunda est meretrix,
et puteus angustus aliena,
28 si pone in agguato sulla via come un ladro e quelli che vede incauti, li uccide.28 nam insidiatur ipsa in via quasi latro
et iniquos in hominibus addet.
29 Per chi i guai? pel padre di chi gli «ahi»? per chi le baruffe? per chi gli stramazzoni? per chi le percosse per un nonnulla? per chi l'appannamento degli occhi?29 Cui “ Vae ”? Cui “ Eheu ”?
Cui rixae? Cui querela?
Cui sine causa vulnera? Cui suffusio oculorum?
30 Non sono forse per quelli che s'indugiano tra il vino, che sono assidui a tracannare bicchieri?30 His, qui commorantur in vino
et eunt, ut scrutentur mixtum.
31 Non rimirare il vino quando biondo spuma, quando nel vetro il suo colore sfavilla. S'insinua soavemente,31 Ne intuearis vinum, quando flavescit,
cum splenduerit in calice color eius:
ingreditur blande,
32 ma infine morderà come una serpe e diffonderà il suo veleno come una vipera.32 sed in novissimo mordebit ut coluber
et sicut regulus vulnerat.
33 Gli occhi tuoi vedranno cose strane, e il tuo cuore parlerà alla rovescia;33 Oculi tui videbunt extranea,
et cor tuum loquetur perversa;
34 e sarai come uno che dorme in alto mare e come un pilota assopito che ha perduto il timone.34 et eris sicut dormiens in medio mari
et quasi sopitus ad malum navis:
35 Dirai: «Mi hanno bastonato, ma non sentii dolore, mi hanno strascinato ma e io non me ne accòrsi: quando mi sveglierò per cercar del vino ancora?».35 “ Verberaverunt me, sed non dolui,
percusserunt me, et ego non sensi;
quando evigilabo et rursus illud requiram? ”.