Scrutatio

Giovedi, 25 aprile 2024 - San Marco ( Letture di oggi)

Primo libro dei Maccabei 13


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Simone a capo del suo popolo,

1- E Simone udì come Trifone avesse messo insieme un numeroso esercito, per venir nella terra di Giuda e devastarla.2Vedendo che il popolo stava in timore e spavento, venne a Gerusalemme, radunò il popolo,3ed esortandolo disse: « Voi sapete quante battaglie abblam fatte, io, i miei fratelli e la mia casata, per le leggi e per il santuario; e quante angustie abbiam sopportate.4Per questa càusa sono periti per Israele tutt’ i miei fratelli, e son rimasto io solo.5Ora, non sia mai ch’ io voglia risparmiar la mia vita in qualsiasi tribolazione ; perchè non sono più prezioso de’miei fratelli.6Vendicherò dunque il mio popolo ed il santuario, i figli nostri e le mogli, perchè tutte le nazioni hanno fatto lega per schiacciarci, mosse dal loro odio ».7Udendo queste parole, lo spirito del popolo s’infiammò,8e risposero a gran voce, dicendo: « Tu sei il nostro capo, nel luogo di Giuda e di Gionata tuo fratello;9combatti le nostre battaglie; e tutto quello che cl dirai, lo faremo ».10Radunati dunque tutti i combattenti, s’affrettò a condurre a termine tutte le mura di Gerusalemme, e la fortificò in giro.11Poi mandò Gionata figlio di Absalom, con un nuovo esercito, a Joppe; e scacciati quelli che vi erano, vi rimase egli.12E Trifone si mosse da Toiemaide con un esercito per venir nella terra di Giuda, ed era con lui Gionata prigioniero.13Simone poi s’accampò in Addus, di contro alla pianura.14Quando Trifone seppe che Simone s’era levato su nel luogo di Gionata suo fratello, ed era pronto ad attaccar battaglia con lui, gli mandò dei messi,15dicendogli: « A causa del danaro che Gionata tuo fratello doveva al regio erario per gli ufllcli a lui affidati, lo abbiamo ritenuto.16Ma ora, mandaci cento talenti d’argento, e due suol figliuoli in ostaggio, affinchè dopo liberato non si rivolti contro di noi, e lo rimanderemo ».17Simone capi che egli parlava a lui con inganno; tuttavia gli fece dare il danaro ed i fanciulli, per non attirarsi odiosità grande dal popolo d’Israele, che avrebbe detto:18« Non ha mandato il danaro ed i fanciulli, e per questo [Gionata] s'è perduto ».19Mandò dunque i fanciulli ed i cento talenti; ma quegli non tenne la parola, e non liberò Gionata.20Dopo ciò, Trifone venne avanti nel paese per devastarlo, e girò per la via che conduce in Ador; Simone e le sue schiere lo seguivano dovunque andasse.21Quelli poi che erano nella cittadella [di Gerusalemme] mandarono messi a Trifone, che s’affrettasse a venire attraverso il deserto, e mandasse loro delle vettovaglie.22Trifone preparò tutta la cavalleria, per muoversi la notte stessa; ma v’era una quantità straordinaria di neve, e non andò nella terra di Galaad.23Ed essendosi avvicinato a Bascaman, ivi uccise Gionata ed i suoi figliuoli.24Poi ripiegò, e tornò nella sua terra.25E Simone mandò a prendere le ossa di Gionata suo fratello, e le seppellì in Modin città de’ suoi padri.26Tutto Israele lo pianse di gran pianto, e fecero lutto per lui molto tempo. a27E sul sepolcro del padre e dei fratelli, fece Simone una costruzione alta e cospicua, di pietre squadrate avanti e dietro;28vi collocò sette piramidi, a due a due, pel padre, la madre ed i quattro fratelli;29vi pose attorno delle grandi colonne; e sulle colonne trofei d'armi, ad eterna memoria; e presso le armi, navi scolpite: così che si vedeva da tutti quelli che navigavano in mare.30È questo il sepolcro ch'egli fece in Modin, ed anc’oggi si vede.31Trifone poi, essendo in viaggio col giovinetto re Antioco, l'uccise a tradimento,32si fece re in vece sua, si cinse la corona dell’Asia, e fu gran calamità per il paese.33E Simone rafforzò le fortezze della Giudea, munendole d’alte torri e gran mura, e porte e ferramenti, e provvedendole di vettovaglie.34Poi scelse alcuni, e li mandò al re Demetrio, perchè desse franchigia alla regione, essendo che tutti gli atti di Trifone erano stati rapine.35Il re Demetrio a queste domande rispose con la lettera seguente:36« Il re Demetrio, a Simone sommo sacerdote ed amico dei re, ai seniori ed al popolo Giudeo, salute.37Abbiamo ricevuto la corona d’oro e la patena che ci mandaste, e siam pronti a far con voi piena pace, e scrivere agl i agenti del re che vi condonino quanto vi abbiamo condonato.38Tutto quello che già decretammo a vostro favore, rimane; le fortezze che avete edificate, restino a voi.39Vi condoniamo anche gli errori e le mancanze commesse [contro di noi] fino ad oggi, e la corona che ci dovevate; se qualche altro tributo gravava su Gerusalemme, non sia più dovuto;40e se alcuni di voi son atti ad esser arrotati fra i nostri, s’arruolino ; e sia pace fra noi ».41L’anno centosettanta, scosse Israele il giogo dei Gentili.42E da allora cominciò il popolo d’Israele a scrivere nei monumenti e negli atti pubblici: «L’anno primo, sotto Simone sommo sacerdote, gran capitano e principe de’ Giudei».43In quel tempo, pose Simone il campo contro Gaza, e la strinse d’assedio; fece macchine di guerra, le diresse contro la città, assalì una torre, e se ne impadronì.44Quelli che erano nella macchina irruppero nella città» e v'incussero un grande spavento.45Allora i cittadini con le mogli ed i figli salirono sulle mura con le vesti strappate, e gridarono a gran voce chiedendo a Simone che facesse pace,46dicendo: «Non ci trattare secondo la nostra malizia, ma secondo la tua misericordia ».47Simone, lasciatosi piegare, non li uccise; ma li scacciò dalla città, fece purificare le case ov’erano stati gl’ idoli, e poi v’entrò, benedicendo con inni il Signore.48Espurgatala da ogni immondezza, vi mise uomini osservanti della legge, la fortificò, e vi si fece una casa.49Or quelli che erano chiusi nella rocca di Gerusalemme non potevano andare a venire per la regione, nò comprare nè vendere ; perciò patirono gran fame, e fnolti ne morirono.50Allora gridarono a Simone per aver pace, e gliela dette; ma li scacciò di lì, e purificò la rocca da ogni profanazione.51Vi entrarono i Giudei ai ventitré del secondo mese dell’anno centosettantuno, festanti, con rami di palme, con arpe e cimbali e lire, con inni e cantici, perchè era stato abbattuto un gran nemico d’Israele.52Ordinò che ogni anno si celebrassero con gaudio questi giorni,53e vi prese dimora, egli e quelli ch’eran con lui.54Ed avendo veduto che Giovanni suo Aglio era uomo forte in guerra, lo pose a capo di tutte le forze; e questi prese stanza in Gazara.