Scrutatio

Sabato, 4 maggio 2024 - San Ciriaco ( Letture di oggi)

Ester 9


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BIBBIA RICCIOTTIBIBBIA MARTINI
1 - Pertanto, ai tredici del dodicesimo mese che già abbiam detto essere chiamato Adar proprio quando era stata preparata la strage di tutti i Giudei, ed i loro nemici anelavano al loro sangue, cambiate invece le sorti, i Giudei si trovarono superiori, e da potersi vendicare degli avversari.1 Quindi è che il duodecimo mese, il quale come già abbia detto, è chiamato Adar, ai tredici del mese, quando per tutti i Giudei era preparato l'esterminio, e i loro nemici volean dissetarsi del loro sangue, cangiate le cose, principiarono i Giudei a star di sopra, e a prender vendetta de' loro avversari.
2 Si radunarono dunque in ogni città, luogo e castello, per assalire i loro nemici e persecutori; nè alcuno osò loro resistere, perchè in tutti i popoli era entrato il timore della loro potenza.2 E si adunarono in tutte le città, e castelli, e luoghi, per assalire i lor nemici, e persecutori: e nissuno ardi di resistere, perchè il timore della loro grandezza si era impossessato di tutti i popoli.
3 Poichè anche i giudici e capi e governatori delle province, e tutti quelli che avevano autorità sui singoli luoghi e lavori, sostenevano i Giudei, per timore di Mardocheo3 Imperocché anche i giudici delle Provincie, e i governatori, e i procuratori, e tutte le dignità, che presedevano in ciascun luogo' ai lavori, prestavan favore a' Giudei per timore di Mardocheo,
4 il quale sapevano essere primo a corte, e molto potente. La fama del nome suo cresceva ogni giorno, ed era sulle bocche di tutti.4 Il quale sapevano, che era principe del palazzo, e che poteva assaissimo: e la rinomanza di lui cresceva ogni giorno, e volava di bocca in bocca.
5 Fecero dunque i Giudei grande strage de' loro nemici, uccidendoli, e rendendo ad essi quel che s'erano apparecchiati a far loro;5 Cosi i Giudei fecero grande strage de' lor nemici, e li trucidavano rendendo loro quello, che avean preparato per essi:
6 così che anche in Susa uccisero cinquecento uomini, oltre i dieci figli di Aman l'Agageo nemico de' Giudei, che avevano nome6 Talmente che in Susa stessa uccisero cinquecento persone, oltre i dieci figliuoli di Aman figliuolo di Agag, nemico de' Giudei, de quali figliuoli i nomi son questi:
7 Farsandata, Delfon, Esfata,7 Pharsandata, e Delphon, ed Esphata,
8 Forata, Adalia, Aridata,8 E Phorata, e Adalia, e Aridata,
9 Fermesta, Arisai, Aridai e Jezata.9 E Phermesta, e Arisai, e Aridai, e Jezata.
10 Ma dopo averli uccisi, non vollero toccare nè predare le loro sostanze.10 Uccisi i quali, non vollero toccare, né predar nulla delle loro sostanze.
11 Subito fu riferito al re il numero degli uccisi in Susa.11 Or fu subito riferito al re il numero di quelli, che erano stati uccisi in Susa:
12 Disse egli alla regina: «I Giudei hanno ucciso in Susa cinquecento uomini, ed altri dieci, figli di Aman. Quale strage credi tu che faranno in tutte le province? Che cosa chiedi ancora e che cosa vuoi ch'io dia ordine si faccia?».12 Ed ei disse alla regina: Nella città di Susa i Giudei hanno ucciso cinquecento persone, e di più dieci figliuoli di Aman: quanto grande credi tu, che sia la strage, ch'ei fanno in tutte le provincie? che chiedi di più, e che vuoi ch'io comandi che si faccia?
13 Essa rispose: «Se piace al re, si dia facoltà ai Giudei di fare anche domani in Susa come hanno fatto oggi; ed i [corpi dei] dieci figli di Aman siano appesi alle forche».13 Ed ella rispose: Se così piace al re, sia data permissione a' Giudei, che come oggi hanno fatto in Susa, così facciano anche domani, e che i dieci figliuoli di Aman siano appesi al patibolo.
14 Il re comandò che così fosse fatto, e subito ne fu affisso in Susa l'editto, ed i dieci figli d'Aman furono appiccati.14 E il re ordinò, che così fosse fatto; e subito ne fu affisso l'editto in Susa,e i dieci figliuoli di Aman furono appiccati.
15 Radunatisi pertanto i Giudei il giorno quattordici del mese di Adar, uccisero in Susa altri trecento uomini; ma nulla presero delle loro sostanze.15 Raunatisi i Giudei a' quattordici del mese di Adar, furono uccisi in Susa trecento uomini: ma non furon da essi saccheggiate le loro sostanze.
16 Così pure, in tutte le province soggette all'impero del re, i Giudei difesero la propria vita uccidendo i propri nemici e persecutori, così che s'arrivò al numero di settantacinquemila uccisi; ma nessuno prese nulla de' loro averi.16 E parimente in tutte le provincie soggette all'impero del re; i Giudei si unirono per loro difesa, uccidendo i loro nemici, e persecutori, talmente che il numero degli uccisi arrivò a settanta cinque mila; ma nessuno toccò alcuna cosa delle loro sostanze.
17 Il giorno tredici del mese di Adar fu dunque per tutti il primo della strage, ed il giorno quattordici cessarono dall'uccisione. Stabilirono pertanto che questo fosse un giorno solenne, e che d'allora in poi sempre l'avrebbero celebrato con banchetti, feste e conviti.17 Il dì tredici del mese di Adar principiò dappertutto la uccisione, e il dì quattordici cessarono di uccidere; e questo dì ordinarono, che sarebbe un dì solenne, e che per tutti i seguenti tempi sarebbe celebrato con gaudio, e con festini, e banchetti.
18 Quelli invece che avevano preso le armi in Susa, nei giorni tredici e quattordici di quel mese le usarono uccidendo, ed il giorno quindici le posarono. Perciò stabilirono questo per giorno solenne di banchetti e di feste.18 Ma quelli, che fecer l'uccisione nella città di Susa, la fecero il dì tredici, e il dì quattordici dello stesso mese, e cessaron di uccidere ai quindici; e per questo lo stesso giorno ordinaron, che si selennizzasse con banchetti, e allegrie.
19 Gli altri Giudei, che dimoravano in città non murate e villaggi, presero il giorno quattordici del mese di Adar per fare festa e convito ed in quello fanno allegria, e si mandano scambievolmente doni di vivande e di cibi.19 Ma que' Giudei, che dimoravano ne' castelli non murati, e ne' villaggi, destinarono alle allegrezze, e ai conviti il giorno decimo quarto del mese di Adar, onde in quel dì fanno gran festa, e si mandano scambievolmente dei piatti, e delle vivande.
20 Mardocheo dunque scrisse tutte queste cose, e fattane una lettera la mandò ai Giudei che dimoravano in tutte le province del re, tanto vicine quanto lontane,20 Mardocheo pertanto scrisse tutte queste cose in una lettera, che egli mandò a' Giudei abitanti in tutte le Provincie del re sì vicine, come rimote,
21 acciò annoverassero tra i giorni di festa il quattordici ed il quindici del mese di Adar, ed al tornare d'ogni anno li celebrassero solennemente;21 Affinchè il quartodecimo, e il quintodecimo giorno del mese Adar gli avessero in conto di giorni festivi, e li celebrassero d'anno in anno in perpetuo con onore solenne;
22 perchè in quei giorni i Giudei presero la rivincita sui loro nemici, e la tristezza ed il lutto si cambiarono in allegrezza e tripudio. Fossero dunque questi giorni di banchetti e di feste, e tutti si mandassero vicendevolmente doni di cibi, e facessero regali ai poveri.22 Perchè in que' giorni i Giudei preser vendetta de' loro nemici, e il lutto, e la malinconia fu cangiata in festa, e in gaudio; onde questi giorni erano giorni di banchetti, e di letizia, e doveano mandarsi reciprocamente de' piatti, e fare de' presenti ai poverelli.
23 Ed i Giudei adottarono per rito solenne tutto quello che allora avevano cominciato a fare, e che Mardocheo per lettera aveva ordinato.23 E gli Ebrei presero per rito solenne tutte quelle cose, che principiarono a fare in quel tempo, e le quali Mardocheo con sue' lettere avea prescritto loro di fare.
24 Poichè Aman figlio d'Amadati, della stirpe di Agag, nemico e persecutore dei Giudei, aveva ai loro danni fatto il proposito d'ucciderli e sterminarli; ed aveva gettato il Pur, che nella nostra lingua [ebraica] significa Sorte.24 Perocché Aman figliuolo di Amadati, della stirpe di Agag, nemico, e persecutor de' Giudei macchinò la loro rovina, e di trucidarli, e sterminarli, e gettò le sorti, o sia in nostro linguaggio il Phur.
25 Ma poi Ester si presentò al re, supplicando che quelle macchinazioni fossero sventate da una lettera reale, e che il male di Aman preparato contro i Giudei ricadesse sul capo di lui. Ed infine, egli ed i suoi figliuoli erano stati appiccati ad un patibolo.25 E dipoi Esther si presentò al re supplicando, che i tentativi di lui fossero renduti vani mediante lettera del re, e che il male, ch'egli avea pensato di fare agli Ebrei, ricadesse sulla sua testa; e alla fine misero in croce lui, e i suoi figliuoli.
26 Perciò, da allora in poi, quei giorni furono chiamati Purim, cioè delle Sorti, perchè era stato gettato nell'urna, il Pur, cioè la Sorte. E tutto quel che avvenne trovasi descritto in quella lettera e nel presente libro.26 E da quel tempo in poi que' giorni furono detti Phurim, cioè delle sorti, perchè il Phur, o sia la sorte fu gettata nell'urna. E tutti questi avvenimenti si contengono nel volume di questa lettera, o sia di questo libro;
27 Ora, per quello che ebbero allora a soffrire, e per quello in che poi gli eventi si cambiarono, i Giudei obbligarono sè, i loro discendenti, e tutti quelli che volessero abbracciare la loro religione, di guisa che a nessuno sia lecito passare senza solennità questi due giorni; di ciò fa fede questo scritto e ne torna a suo tempo la memoria al succedersi d'un anno all'altro.27 E in memoria di quel, che patirono, e della mutazione, che sopravvenne, i Giudei obbligaron se stessi, e i lor discendenti, e tutti quelli, che volessero unirsi nella lor religione, onde a nissuno sia lecito di passare questi due giorni senza solennità, come da questo scritto apparisce, e ne fissarono il tempo in perpetuo per gli anni susseguenti.
28 Questi son giorni, che mai potranno passare in dimenticanza, e di generazione in generazione verranno celebrati in ogni provincia su tutta la terra; nè v'è città, nella quale i giorni di Purim, cioè delle Sorti, non siano festeggiati da' Giudei e dalla loro stirpe, obbligata com'è a queste osservanze.28 Questi son giorni, che non saranno giammai posti in dimenticanza, e da tutte le generazioni, e in tutte le provincie saranno celebrati: e alcuna città non è, dove non siano solennizzati da' Giudei, e dalla loro stirpe obbligata a queste ceremonie.
29 La regina Ester figlia di Abiail, e Mardocheo giudeo, scrissero ancora una seconda lettera, acciò con tutta esattezza s'osservasse anche in avvenire questa solennità.29 Ed Esther regina figliuola di Abihail, e Mardocheo Giudeo scrissero anche una seconda lettera, affinchè con ogni premura si stabilisse la solennità di quel giorno pe' tempi avvenire:
30 E la mandarono a tutti i Giudei che dimoravano nelle centoventisette province del re Assuero, acciò godessero la pace, e ritenessero la verità,30 E la mandarono a tutti i Giudei, che dimoravano nelle cento ventisette provincie del re Assuero, affinchè vivessero in pace, e tenesser la verità,
31 osservando i giorni delle Sorti, e celebrandoli al tempo dovuto con allegrezza. E come Mardocheo ed Ester avevano stabilito, così essi per sè e pei loro figli presero ad osservare i digiuni, le grida, i giorni delle Sorti, Ester 9:32 e tutto quello che è contenuto nella storia di questo libro detto di Ester.31 Osservando i giorni delle sorti, e celebrandoli nel suo tempo con gaudio: e quelli, conforme era stato prescritto da Esther, e da Mardocheo, e per se, e pei loro posteri abbracciarono l'osservanza de digiuni, de' clamori, e dei giorni delle sorti,
32 E di tutto quello, che si contiene nella storia di questo libro, che porta il nome di Esther.