Scrutatio

Venerdi, 26 aprile 2024 - San Marcellino ( Letture di oggi)

Ester 11


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1- L'anno quarto del regno di Tolomeo e di Cleopatra. Dositeo che diceva d'essere sacerdote e della stirpe di Levi, e Tolomeo suo figlio, ci portarono questa lettera di Purim, la quale dicevano essere stata tradotta in Gerusalemme da Lisimaco figlio di Tolomeo. (Anche questo principio era nell'edizione Vulgata, ma non si trova nè nel [testo] ebraico, nè presso alcun traduttore).

Sogno di Mardocheo.

2L'anno secondo del regno d'Artaserse il grande, il primo giorno del mese di Nisan, Mardocheo figlio di Jair, figlio di Semei, figlio di Cis, della tribù di Beniamino, ebbe un sogno.3Egli era un giudeo che dimorava nella città di Susa, uomo grande e dei primi di corte,4proveniente dal numero di que' prigionieri che Nabucodonosor re di Babilonia aveva condotti da Gerusalemme con Jeconia re di Giuda.5Ed il suo sogno fu questo. Voci, tumulti, tuoni, terremoti e spavento si fecero sentire sopra la terra.6Ed ecco, due grandi dragoni preparati a combattere fra di loro.7Al loro grido, tutte le nazioni si sollevarono, per combattere contro la stirpe de' giusti.8Fu quello un giorno di tenebre e di pericoli, di tribolazione e di angustia, e fu gran terrore sopra la terra.9La stirpe de' giusti si spaventò, temendo la propria rovina, e prospettando la morte;10alzarono allora la voce a Dio, ed ecco, mentr'essi gridavano, una piccola fonte crebbe sino a divenire un fiume grandissimo, e ridondò di acque abbondantissime;11si fece luce, si levò il sole; i deboli divennero forti, e divorarono i potenti.12Avuta questa visione, ed alzatosi dal suo letto, Mardocheo pensava che cosa Dio volesse fare; ed aveva fisso in mente questo sogno, desideroso di sapere che cosa significasse.