Scrutatio

Martedi, 7 maggio 2024 - Santa Flavia ( Letture di oggi)

Ester 13


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BIBBIA RICCIOTTIBIBBIA TINTORI
1 - «Il re grande Artaserse [che regna] dall'India sino all'Etiopia, dei principi e governatori delle centoventisette province che sottostanno al suo impero, salute.1 Artaserse, il gran re, ai principi ed ai governatori delle centoventisette provincie, dall'india all'Etiopia, soggette al suo impero: salute.
2 Comandando io a molte nazioni, ed avendo sottoposto al mio impero tutta la terra, non ho mai voluto abusare della grandezza di mia potenza, ma sì governare con clemenza e benignità i miei sudditi, affinchè passando essi tranquillamente la vita senz'alcun timore, godessero di quella pace che tutti i mortali desiderano.2 Benchè io comandi a moltissime nazioni, e abbia assoggettata al mio dominio tutta la terra, non ho voluto abusare della grandezza della mia potenza, ma governare con clemenza e bontà i sudditi, affinchè menando tranquilla e senza alcun timore la loro vita, godano la pace, bramata da tutti i mortali.
3 Or dimandando io a' miei consiglieri come ciò potesse ottenersi, uno di loro che tutti gli altri avanzava in sapienza e fedeltà, ed era secondo dopo il re, chiamato Aman,3 Or, cercando io dai miei consiglieri in qual modo ciò si possa ottenere, uno chiamato Aman, il primo fra tutti gli altri in saviezza e fedeltà, il secondo dopo il re,
4 mi fece osservare esservi un popolo, disperso su tutta la terra, il quale vive secondo leggi insolite, e facendo contro le usanze di tutti i popoli, disprezza gli ordini dei re, e con la sua ribellione turba la concordia di tutte le nazioni.4 mi fece sapere che vi è un popolo disperso su tutta la terra, il quale ha leggi tutte sue, ed è avverso ai costumi di tutte le genti, disprezza i comandi del re, e, colle sue dissenzioni, altera la concordia di tutte le genti.
5 Ciò avendo noi saputo, vedendo che un solo popolo ribelle a tutto il genere umano segue leggi perverse, contradice ai nostri comandi, e turba la pace e la concordia delle province a noi soggette,5 Noi, avendo ciò saputo, e vedendo come una sola nazione, ribelle a tutto il genere umano, segue leggi perverse, disobbedisce ai nostri ordini, turba la concordia e la pace delle provincie a noi soggette,
6 abbiamo dato ordine che ai quattordici del mese dodicesimo, detto Adar, dell'anno presente, tutti quelli che verranno indicati da Aman, il quale presiede a tutte le province, e viene secondo dopo il re, e che noi veneriamo come un padre, siano sterminati con le mogli e coi figli dai loro nemici, e nessuno abbia di loro pietà,6 abbiamo comandato che tutti quelli che saranno indicati da Aman (il quale ha la sovrintendenza di tutte le provincie, è il secondo dopo il re ed è da noi onorato come padre) siano sterminati dai loro nemici, colle mogli e i figli, ai quattordici del mese duodecimo, Adar, di quest'anno, e che nessuno abbia pietà di loro;
7 così che quelli scellerati, scendendo in un sol giorno negli abissi, rendano al nostro impero la pace che avevano turbata». (Fin qui la copia della lettera. Ciò che segue, lo trovai scritto dopo quel luogo, dove si legge: «E Mardocheo andò e fece tutto ciò che Ester gli aveva ordinato». Questo però non si trova nel [testo] ebraico e non è riportato affatto da nessun traduttore.)7 affinchè questi uomini scellerati, scendendo nello stesso giorno all'inferno, rendano al nostro impero la pace che avevan turbata.
(Fin qui l'esemplare della lettera. Quanto segue lo trovai scritto dopo quel luogo dove si legge: E Mardocheo andò a fare tutto quel che Ester gli aveva ordinato. Non si trova nell'ebreo e per intero non riportato da nessun traduttore). Mardocheo pregò il Signore,
8 Allora Mardocheo pregò il Signore, ricordando tutte le opere di lui,8 e, ricordandosi di tutte le sue opere,
9 e disse: «Signore, Signore, re onnipotente, al tuo impero tutte le cose son sottoposte, e non v'è chi possa resistere alla tua volontà se tu decreterai di salvare Israele.9 disse: « Signore, Signore e re Onnipotente, tutte le cose son a te soggette, non v'è chi possa resistere al tuo volere, se tu hai risoluto di salvare Israele.
10 Tu facesti il cielo e la terra, e tutto quello che nell'ambito del cielo è contenuto.10 Tu facesti il cielo e la terra, e tutto quello che si contiene nel giro dei cieli.
11 Tu sei il Signore di tutte le cose, e non v'è chi resista alla tua maestà.11 Tu sei il Signore di tutte le cose e nessuno può resistere alla tua maestà.
12 Tu conosci tutto, tu sai che non per superbia nè per disprezzo nè per desiderio alcuno di gloria io ho fatto questo, di non adorare il superbissimo Aman;12 Tu, che conosci tutte le cose, sai bene che non per superbia, nè per insulto, nè per qualche desiderio di gloria ho fatto questo, di non adorare il superbissimo Aman.
13 che anzi per il bene d'Israele volentieri sarei pronto anche a baciare le orme dei piedi di lui;13 (Volentieri, per salvare Israele sarei pronto a baciare anche le orme dei suoi piedi).
14 ma non volli riportare su un uomo l'onore dovuto al mio Dio, nè adorare alcuni altri all'infuori del mio Dio.14 Ma ho temuto di trasportare ad un uomo l'onore del mio Dio, di adorare qualcuno oltre il mio Dio.
15 Ora dunque, o Signore e re, o Dio d'Abramo, abbi pietà del tuo popolo, poichè i nostri nemici vogliono perdere noi, e distruggere la tua eredità.15 Or tu, o Signore e re, o Dio d'Àbramo, abbi pietà del tuo popolo, perchè i nostri nemici vogliono sterminarci e distruggere la tua eredità.
16 Non dimenticare il [popolo] che eleggesti per tua porzione, liberandola dall'Egitto.16 Non disprezzare il tuo retaggio che ti riscattasti dall'Egitto.
17 Ascolta la mia preghiera; sii propizio [al popolo che è] tua sorte e tua porzione, e cangia il nostro lutto in gaudio, acciò scampati da morte lodiamo il tuo nome, o Signore, e tu non chiuda la bocca a quei che ti cantano».17 Esaudisci la mia preghiera e sii propizio alla tua parte, alla tua porzione, e muta in allegrezza il nostro lutto, affinchè, vivendo, o Signore, celebriamo il tuo nome: non chiudere la bocca di coloro che ti lodano ».
18 Anche tutto Israele, con un solo animo ed una eguale preghiera, gridò al Signore, poichè la morte senza scampo gli sovrastava.18 Anche Israele collo stesso animo e la stessa preghiera alzò le grida al Signore, perchè indubbia morte li minacciava.