Scrutatio

Lunedi, 29 aprile 2024 - Santa Caterina da Siena ( Letture di oggi)

Giuditta 10


font
BIBBIA RICCIOTTIBIBBIA CEI 2008
1 - Come poi ebbe finito di pregare il Signore, s'alzò dal luogo ove s'era prostrata innanzi al Signore;1 Quando Giuditta ebbe cessato di supplicare il Dio d’Israele ed ebbe terminato di pronunciare tutte queste parole,
2 chiamò la sua ancella, e scese nella sua casa. Si levò il cilizio, si spogliò degli abiti della sua vedovanza2 si alzò da terra, chiamò la sua ancella e scese nella casa dove usava passare i giorni dei sabati e le feste.
3 si lavò, s'unse con mirra preziosa, si fece la divisa ai capelli, si mise in capo la mitra, si vesti degli abiti da festa, si pose ai piedi i sandali, si mise braccialetti e gigli ed orecchini ed anelli, e s'ornò con tutt' i suoi ornamenti.3 Qui si tolse il cilicio di cui era rivestita, depose le vesti della sua vedovanza, si lavò il corpo con acqua e lo unse con profumo denso; spartì i capelli del capo e vi impose il diadema. Poi indossò gli abiti da festa, che aveva usato quando era vivo suo marito Manasse.
4 Ed anche il Signore le aggiunse splendore, perchè tutto questo ornarsi non procedeva in lei da passione ma da virtù; perciò il Signore accrebbe la sua bellezza, acciò agli occhi di tutti apparisse di un incomparabile splendore.4 Si mise i sandali ai piedi, cinse le collane e infilò i braccialetti, gli anelli e gli orecchini e ogni altro ornamento che aveva e si rese molto bella, tanto da sedurre qualunque uomo l’avesse vista.
5 Essa poi dette a portare alla sua ancella un vaso di vino, uno d'olio, farina, fichi seccati, pane e cacio e parti.5 Poi affidò alla sua ancella un otre di vino e un’ampolla d’olio; riempì anche una bisaccia di farina tostata, di fichi secchi e di pani puri e, fatto un involto di tutte queste provviste, glielo mise sulle spalle.
6 Giunte alla porta della città, trovarono Ozia e gli anziani che l'aspettavano.6 Allora uscirono verso la porta della città di Betùlia e trovarono lì presenti Ozia e gli anziani della città, Cabrì e Carmì.
7 Quando la videro, restarono stupiti, ed ammirarono la sua bellezza;7 Costoro, quando la videro trasformata nell’aspetto e con gli abiti mutati, rimasero molto ammirati della sua bellezza e le dissero:
8 ma la fecero passare senza niente domandarle, e le dissero: « Il Dio de' nostri padri ti dia grazia, e con la sua potenza rafforzi tutte le risoluzioni del tuo cuore, sì che di te si glorii Gerusalemme, ed il tuo nome sia nel numero de' santi e de' giusti ».8 «Il Dio dei padri nostri ti conceda di trovar favore e di portare a termine quello che hai stabilito di fare, a gloria degli Israeliti e ad esaltazione di Gerusalemme».
9 E quelli che erano lì, tutti ad una voce risposero: « Così sia, così sia ».9 Essa si chinò ad adorare Dio e rispose loro: «Fatemi aprire la porta della città e io uscirò per dare compimento alle parole che mi avete rivolto». Quelli diedero ordine ai giovani di guardia di aprirle come aveva chiesto.
10 Giuditta dunque, pregando il Signore, uscì per la porta, essa e la sua ancella.10 Così fecero e Giuditta uscì: lei sola e l’ancella che aveva con sé. Dalla città gli uomini la seguirono con gli sguardi mentre scendeva dal monte, finché attraversò la vallata e non poterono più scorgerla.
11 Or avvenne che, discendendo essa il monte sul far del giorno, le si fecero incontro gli esploratori assiri, e la fermarono dicendole: « Di dove vieni, e dove vai? ».11 Esse andavano avanti diritte per la valle, quando si fecero loro incontro le sentinelle assire.
12 Rispose: « Sono una figliuola degli Ebrei; son fuggita di fra loro, perchè ho conosciuto ch'e' son per divenire vostra preda, avendovi disprezzati e non essendovisi voluti arrendere spontaneamente per trovare innanzi a voi misericordia.12 La fermarono e la interrogarono: «Di quale popolo sei, da dove vieni e dove vai?». Rispose: «Sono figlia degli Ebrei e fuggo da loro, perché stanno per esservi consegnati per essere divorati.
13 Perciò ho pensato fra me, ed ho detto: - Mi presenterò al principe Oloferne, per indicargli i loro segreti, e mostrargli per qual via egli possa sorprenderli senza perdere un sol uomo del suo esercito - ».13 Io quindi vengo alla presenza di Oloferne, comandante supremo dei vostri eserciti, per dargli delle informazioni sicure e mettergli sotto gli occhi la strada per cui potrà passare e impadronirsi di tutti questi monti senza che perisca uno solo dei suoi uomini».
14 Ora, udite che ebbero quegli uomini le sue parole, contemplavano il suo volto, e traluceva dai loro occhi lo stupore: tanto ammiravano la sua bellezza.14 Quegli uomini, quando sentirono queste parole e considerarono l’aspetto di lei, che appariva loro come un miracolo di bellezza, le dissero:
15 E le dissero: «Ti sei salvata la vita con l'aver presa questa risoluzione di presentarti al signor nostro.15 «Hai messo in salvo la tua vita, affrettandoti a scendere alla presenza del nostro signore. Vieni dunque alla tenda di lui; alcuni di noi ti accompagneranno, finché non ti abbiano affidato alle sue mani.
16 Or sappi che, quando sarai alla sua presenza, ti farà del bene, e sarai accettissima al suo cuore ». La condussero dunque alla tenda d'Oloferne, ed a lui l'annunziarono.16 Quando poi sarai alla sua presenza, non temere in cuor tuo, ma riferisci a lui quanto ci hai detto ed egli ti tratterà bene».
17 Entrata che fu al cospetto di lui, subito Oloferne ne restò preso al primo vederla.17 Scelsero pertanto cento uomini tra loro, i quali si affiancarono a lei e alla sua ancella e le condussero alla tenda di Oloferne.
18 Ed i suoi ufficiali gli dissero: « Chi vorrà disprezzare il popolo ebreo, ove son donne così belle, che per conquistarle mette già conto di fare ad esso la guerra?». Giuditta dunque vedendo Oloferne seduto sotto un padiglione di porpora adorno d'oro, di smeraldi e di pietre preziose,18 In tutto il campo ci fu un grande accorrere, essendosi sparsa la voce del suo arrivo tra gli attendamenti. Una volta sopraggiunti, la circondarono in massa mentre era fuori della tenda di Oloferne, in attesa di essere annunciata a lui.
19 dopo averlo mirato in volto, lo adorò prostrandosi sino a terra; ed i servi di Oloferne, al comando del loro padrone, la rialzarono.19 Erano ammirati della sua bellezza e ammirati degli Israeliti a causa di lei e si dicevano l’un l’altro: «Chi disprezzerà un popolo che possiede tali donne? Sarà bene non lasciarne sopravvivere neppure uno, perché se fossero risparmiati sarebbero capaci di ingannare tutto il mondo».
20 Vennero fuori le guardie del corpo di Oloferne e tutti gli ufficiali e la introdussero nella sua tenda.
21 Oloferne era adagiato sul suo letto, che era posto dentro una cortina intessuta di porpora ricamata d’oro, di smeraldo e di pietre preziose.
22 Gli annunciarono la presenza di lei ed egli uscì sull’ingresso della tenda, preceduto da fiaccole d’argento.
23 Quando Giuditta avanzò alla presenza di lui e dei suoi ufficiali, tutti stupirono per la bellezza del suo aspetto. Ella si prostrò con la faccia a terra per riverirlo, ma i servi la fecero rialzare.