Scrutatio

Lunedi, 29 aprile 2024 - Santa Caterina da Siena ( Letture di oggi)

Tobia 3


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BIBBIA RICCIOTTIBIBBIA RICCIOTTI
1 - Allora Tobia gemendo e piangendo si mise a pregare,1 - Allora Tobia gemendo e piangendo si mise a pregare,
2 e disse: « Tu sei giusto, o Signore, e giusti sono tutti i tuoi giudizi, e tutte le tue vie sono misericordia, verità e giustizia.2 e disse: « Tu sei giusto, o Signore, e giusti sono tutti i tuoi giudizi, e tutte le tue vie sono misericordia, verità e giustizia.
3 Ora, Signore, rammentati di me; non far vendetta dei mìei peccati, e non ricordare i peccati miei nè de' miei genitori.3 Ora, Signore, rammentati di me; non far vendetta dei mìei peccati, e non ricordare i peccati miei nè de' miei genitori.
4 Siccome non obbedimmo a' tuoi comandamenti, ecco che siamo stati spogliati, fatti prigionieri, messi a morte, e divenuti la favola ed il ludibrio di tutt'i popoli tra' quali tu ci hai dispersi.4 Siccome non obbedimmo a' tuoi comandamenti, ecco che siamo stati spogliati, fatti prigionieri, messi a morte, e divenuti la favola ed il ludibrio di tutt'i popoli tra' quali tu ci hai dispersi.
5 Grande è, Signore, la tua giustizia, perchè non abbiamo agito in conformità dei tuoi precetti, e non abbiamo camminato rettamente dinanzi a te.5 Grande è, Signore, la tua giustizia, perchè non abbiamo agito in conformità dei tuoi precetti, e non abbiamo camminato rettamente dinanzi a te.
6 Ed ora, Signore, fa' di me secondo la tua volontà, e comanda che l'anima mia passi in pace; perchè per me è meglio morire che vivere ».6 Ed ora, Signore, fa' di me secondo la tua volontà, e comanda che l'anima mia passi in pace; perchè per me è meglio morire che vivere ».
7 Ora in quel medesimo giorno accadde che Sara figlia di Raguele in Rages città de' Medi, udì anch'essa dirsi improperio da una schiava del padre suo.7 Ora in quel medesimo giorno accadde che Sara figlia di Raguele in Rages città de' Medi, udì anch'essa dirsi improperio da una schiava del padre suo.
8 Era Sara stata sposa di sette mariti, ed un demonio di nome Asmodeo li aveva fatti morire appena le si erano accostati.8 Era Sara stata sposa di sette mariti, ed un demonio di nome Asmodeo li aveva fatti morire appena le si erano accostati.
9 Adunque avendo essa per una certa sua colpa sgridata l'ancella, questa le rispose dicendo: « Che mal abbiamo a vedere un figliuolo o una figliuola tua sulla terra, o assassina de' tuoi mariti.9 Adunque avendo essa per una certa sua colpa sgridata l'ancella, questa le rispose dicendo: « Che mal abbiamo a vedere un figliuolo o una figliuola tua sulla terra, o assassina de' tuoi mariti.
10 Vuoi forse uccidere anche me, come già hai ucciso sette mariti? ». Ciò udito, Sara salì nella camera alta di casa sua, e per tre giorni e tre notti non mangiò nè bevve,10 Vuoi forse uccidere anche me, come già hai ucciso sette mariti? ». Ciò udito, Sara salì nella camera alta di casa sua, e per tre giorni e tre notti non mangiò nè bevve,
11 ma in continua orazione pregava il Signore con lacrime acciò la liberasse da questa maledizione.11 ma in continua orazione pregava il Signore con lacrime acciò la liberasse da questa maledizione.
12 Al terzo giorno poi, terminando la sua preghiera e benedicendo il Signore,12 Al terzo giorno poi, terminando la sua preghiera e benedicendo il Signore,
13 disse: « Benedetto è il tuo nome, o Dio de' padri nostri, che dopo esserti sdegnato usi misericordia, e nel tempo della tribolazione perdoni i peccati a quelli che t'invocano.13 disse: « Benedetto è il tuo nome, o Dio de' padri nostri, che dopo esserti sdegnato usi misericordia, e nel tempo della tribolazione perdoni i peccati a quelli che t'invocano.
14 A te, Signore, rivolgo la mia faccia; in te fisso i miei occhi.14 A te, Signore, rivolgo la mia faccia; in te fisso i miei occhi.
15 Prego, Signore, che tu mi sciolga dalla catena di questa maledizione, o che senz'altro tu mi cavi di questo mondo.15 Prego, Signore, che tu mi sciolga dalla catena di questa maledizione, o che senz'altro tu mi cavi di questo mondo.
16 Tu sai, o Signore, che non ho mai desiderato uomo disordinatamente, ed ho serbata inonda da ogni concupiscenza l'anima mia.16 Tu sai, o Signore, che non ho mai desiderato uomo disordinatamente, ed ho serbata inonda da ogni concupiscenza l'anima mia.
17 Non mi son mai mescolata con quelli che scherzano, nè ho preso parte con quelli che operano alla leggiera.17 Non mi son mai mescolata con quelli che scherzano, nè ho preso parte con quelli che operano alla leggiera.
18 Consentii a prender marito, non per mia concupiscenza, ma nel timor tuo.18 Consentii a prender marito, non per mia concupiscenza, ma nel timor tuo.
19 Ma, o to ero indegna di loro, od essi forse non erano degni di me, perchè tu forse mi riserbavi ad un altr'uomo.19 Ma, o to ero indegna di loro, od essi forse non erano degni di me, perchè tu forse mi riserbavi ad un altr'uomo.
20 I tuoi consigli infatti non sono in nostre mani.20 I tuoi consigli infatti non sono in nostre mani.
21 Questo però tiene per certo chiunque ti onora: che se nella sua vita sarà messo alla prova, sarà poi coronato; se si troverà nella tribolazione, ne verrà liberato: e se tu lo castigherai gli sarà dato di conseguire la tua misericordia.21 Questo però tiene per certo chiunque ti onora: che se nella sua vita sarà messo alla prova, sarà poi coronato; se si troverà nella tribolazione, ne verrà liberato: e se tu lo castigherai gli sarà dato di conseguire la tua misericordia.
22 Tu infatti non ti compiaci della nostra perdizione; dopo la tempesta fai tornare la tranquillità; e dopo le lacrime ed i pianti sai infondere il gaudio.22 Tu infatti non ti compiaci della nostra perdizione; dopo la tempesta fai tornare la tranquillità; e dopo le lacrime ed i pianti sai infondere il gaudio.
23 Sia benedetto ne' secoli il nome tuo, o Dio d'Israele!».23 Sia benedetto ne' secoli il nome tuo, o Dio d'Israele!».
24 Quel giorno, le preghiere di ambedue furono esaudite nel cospetto della gloria del sommo Iddio,24 Quel giorno, le preghiere di ambedue furono esaudite nel cospetto della gloria del sommo Iddio,
25 e l'angelo santo del Signore, Raffaele, fu mandato a consolare quel due, le cui preghiere in un medesimo tempo erano state pronunziate dinanzi al Signore.25 e l'angelo santo del Signore, Raffaele, fu mandato a consolare quel due, le cui preghiere in un medesimo tempo erano state pronunziate dinanzi al Signore.