Scrutatio

Venerdi, 26 aprile 2024 - San Marcellino ( Letture di oggi)

Secondo libro di Samuele 16


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Siba tradisce Mifiboset

1- Davide avea oltrepassato da poco la sommità del monte, quando comparve Siba, servo di Mifiboset, che gli veniva incontro con due asini carichi di duecento pani e di cento penzoli d'uva passa e di cento panieri di fichi e di un otre di vino.2Disse il re a Siba: «Che significano queste cose?». E Siba rispose: «Gli asini serviranno da cavalcature ai familiari del re, i pani e i frutti per nutrire i tuoi servi, mentre il vino servirà a sostentare chiunque verrà meno nel deserto».3Disse il re: «E dov'è il figlio del tuo padrone?». Rispose Siba al re: «Restò a Gerusalemme dicendo: - Oggi la casa d'Israele mi restituirà il regno del padre mio -».4Disse il re a Siba: «Sarà tuo quanto possedeva Mifiboset». E Siba soggiunse: «O re, mio signore, chieggio solo di trovar grazia al tuo cospetto».

Semei maledice Davide

5Davide era arrivato fino a Baurim ed ecco uscire di là un uomo della parentela della casa di Saul, di nome Semei figlio di Gera; e uscendo si faceva sempre più vicino per maledire;6gettava anche pietre contro Davide e contro i servi del re Davide, mentre tutto il popolo e tutti i guerrieri si avanzavano a destra e a sinistra del re.7Semei poi, nel maledire al re, così si esprimeva: «Vattene, vattene, uomo sanguinario, uomo di Belial.8Il Signore ti ha reso tutto il sangue della casa di Saul, perchè tu hai invaso il suo regno; il Signore ha dato nelle mani di Absalom tuo figlio questo regno; ed ora ecco che i tuoi mali ti opprimono, poichè fosti uomo sanguinario».9Abisai figliuolo di Sarvia disse al re: «Perchè questo cane morto osa maledire il re mio signore? Andrò io a tagliargli la testa».10Ma il re disse: «Che cosa c'è tra me e voi, figliuoli di Sarvia? Lasciatelo maledire, poichè il Signore gli ha comandato di maledire Davide; e chi oserà chiedergli: - Perchè hai fatto così? -».11Disse il re ad Abisai e a tutti i suoi servi: «Ecco, mio figlio, che è uscito dalle mie viscere, attenta alla mia vita; quanto più questo figlio di Jemini? Lasciate che egli maledica come Dio gli ha imposto.12Chi sa che il Signore guardando alla mia afflizione non mi renda del bene per la maledizione di questo giorno».13Davide e i suoi compagni continuavano il loro cammino e Semei camminava sul fianco della montagna dirimpetto a Davide, e camminando imprecava, gettava pietre contro di lui e lanciava manate di terra.14Pertanto il re e il popolo che stava con lui arrivarono là stanchi e vi si riposarono.

Consiglio di Achitofel

15Frattanto Absalom e tutto il popolo suo erano entrati in Gerusalemme, e insieme con lui anche Achitofel.16Essendo poi venuto da Absalom l'amico di Davide Cusai l'Arachite, così parlò: «Salve, o re! Salve, o re!».17E Absalom disse a lui: «È questa l'affezione che porti al tuo amico? Perchè non te ne andasti col tuo amico?».18Cusai rispose ad Absalom: «No, perchè io sarò di quegli che fu eletto dal Signore, da tutto questo popolo e da tutto Israele, e con lui resterò.19Ma aggiungerò anche questo: A chi servirò io? Non servirò io al figlio del re? Come ho ubbidito al padre tuo, così ubbidirò a te».20Disse poi Absalom ad Achitofel: «Consigliatevi tra voi cosa dobbiamo fare».21E Achitofel disse ad Absalom: «Entra dalle concubine del padre tuo, lasciate alla custodia della casa, affinchè quando Israele avrà inteso che tu hai disonorato in tal modo il padre tuo, le mani di tutti quelli che sono con te si rafforzeranno».22Eressero pertanto ad Absalom una tenda sul tetto della casa, ed egli al cospetto di tutto Israele entrò dalle concubine del padre suo.23Il consiglio di Achitofel dato in quei giorni, era ritenuto quasi come il consiglio dato dal Signore a chi lo consultava. In tal conto era tenuto il consiglio di Achitofel sia quando questi si trovava con Davide, come quando fu con Absalom.