Seconda lettera ai Corinzi 12
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BIBBIA CEI 2008 | BIBBIA TINTORI |
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1 Se bisogna vantarsi – ma non conviene – verrò tuttavia alle visioni e alle rivelazioni del Signore. | 1 Se c'è bisogno di gloriarsi (veramente non sarebbe utile!) verrò alle visioni e alle rivelazioni del Signore. |
2 So che un uomo, in Cristo, quattordici anni fa – se con il corpo o fuori del corpo non lo so, lo sa Dio – fu rapito fino al terzo cielo. | 2 Io conosco un uomo in Cristo, il quale quattordici anni fa (se fu col corpo o senza il corpo non lo so, lo sa Dio) fu rapito, quest'uomo, fino al terzo cielo. |
3 E so che quest’uomo – se con il corpo o senza corpo non lo so, lo sa Dio – | 3 E so che quest'uomo (se nel corpo, o fuori del corpo non lo so, lo sa Dio) |
4 fu rapito in paradiso e udì parole indicibili che non è lecito ad alcuno pronunciare. | 4 fu rapito in Paradiso e udì parole arcane che non è lecito all'uomo di proferire. |
5 Di lui io mi vanterò! Di me stesso invece non mi vanterò, fuorché delle mie debolezze. | 5 Riguardo a quest'uomo, potrei gloriarmi; ma riguardo a me non mi glorierò che delle mie debolezze. |
6 Certo, se volessi vantarmi, non sarei insensato: direi solo la verità. Ma evito di farlo, perché nessuno mi giudichi più di quello che vede o sente da me | 6 Però, anche se volessi gloriarmi, non sarei un pazzo, perchè direi la verità; ma me ne astengo, pel timore che qualcuno non mi stimi più di quello che vede in me o che sente da me. |
7 e per la straordinaria grandezza delle rivelazioni. Per questo, affinché io non monti in superbia, è stata data alla mia carne una spina, un inviato di Satana per percuotermi, perché io non monti in superbia. | 7 E affinchè la grandezza delle rivelazioni non mi facesse insuperbire, m'è stato dato lo stimolo della mia carne, un angelo di Satana che mi schiaffeggi. |
8 A causa di questo per tre volte ho pregato il Signore che l’allontanasse da me. | 8 Tre volte ne pregai il Signore, perchè lo allontanasse da me. |
9 Ed egli mi ha detto: «Ti basta la mia grazia; la forza infatti si manifesta pienamente nella debolezza». Mi vanterò quindi ben volentieri delle mie debolezze, perché dimori in me la potenza di Cristo. | 9 Ed Egli mi ha detto: Ti basta la mia grazia, perchè la mia potenza si fa meglio sentire nella debolezza. Volentieri adunque mi glorierò nelle mie infermità, affinchè abiti in me la potenza di Cristo. |
10 Perciò mi compiaccio nelle mie debolezze, negli oltraggi, nelle difficoltà, nelle persecuzioni, nelle angosce sofferte per Cristo: infatti quando sono debole, è allora che sono forte. | 10 Per questo, io mi compiaccio nelle mie infermità, negli oltraggi, nelle necessità, nelle persecuzioni, nelle angustie per Cristo, perchè quando son debole allora sono potente. |
11 Sono diventato pazzo; ma siete voi che mi avete costretto. Infatti io avrei dovuto essere raccomandato da voi, perché non sono affatto inferiore a quei superapostoli, anche se sono un nulla. | 11 Ho parlato da pazzo, ma mi riavete costretto; perchè stava a voi a raccomandarmi, dopo che io non sono stato da meno dei sommi Apostoli, quantunque sia un niente. |
12 Certo, in mezzo a voi si sono compiuti i segni del vero apostolo, in una pazienza a tutta prova, con segni, prodigi e miracoli. | 12 Ma i segni del mio apostolato sono stati manifestati a voi con ogni sorta di pazienza, con miracoli e prodigi e virtù. |
13 In che cosa infatti siete stati inferiori alle altre Chiese, se non in questo: che io non vi sono stato di peso? Perdonatemi questa ingiustizia! | 13 E che avete avuto di meno delle altre Chiese, se non questo: che io non vi sono stato d'aggravio? Perdonatemi questa ingiuria. |
14 Ecco, è la terza volta che sto per venire da voi, e non vi sarò di peso, perché non cerco i vostri beni, ma voi. Infatti non spetta ai figli mettere da parte per i genitori, ma ai genitori per i figli. | 14 Ecco che per la terza volta mi accingo a venire da voi, e non vi sarò d'aggravio, perchè io cerco non i vostri beni, ma voi; infatti non sono i figli che devon tesoreggiare pei genitori, ma i genitori per i figli. |
15 Per conto mio ben volentieri mi prodigherò, anzi consumerò me stesso per le vostre anime. Se vi amo più intensamente, dovrei essere riamato di meno? | 15 In quanto a me ben volentieri sacrificherò il mio, anzi me stesso, per le anime vostre, sebbene amandovi di più, io sia amato di meno. |
16 Ma sia pure che io non vi sono stato di peso. Però, scaltro come sono, vi ho preso con inganno. | 16 E sia pure: io non vi sono stato d'aggravio; « ma, da furbo qual sono, v'ho presi con inganno ». |
17 Vi ho forse sfruttato per mezzo di alcuni di quelli che ho inviato tra voi? | 17 Vi ho forse sfruttati per mezzo di alcuno di quelli che vi ho mandato? |
18 Ho vivamente pregato Tito di venire da voi e insieme con lui ho mandato quell’altro fratello. Tito vi ha forse sfruttati in qualche cosa? Non abbiamo forse camminato ambedue con lo stesso spirito, e sulle medesime tracce? | 18 Pregai Tito, mandai con lui un fratello. Vi ha forse sfruttati Tito? Non abbiamo camminato col medesimo spirito e seguito le medesime orme? |
19 Da tempo vi immaginate che stiamo facendo la nostra difesa davanti a voi. Noi parliamo davanti a Dio, in Cristo, e tutto, carissimi, è per la vostra edificazione. | 19 Pensate ancora che vogliamo difenderci davanti a voi? Noi parliamo davanti a Dio, in Cristo, e tutto, diletti, per vostra edificazione. |
20 Temo infatti che, venendo, non vi trovi come desidero e che, a mia volta, venga trovato da voi quale non mi desiderate. Temo che vi siano contese, invidie, animosità, dissensi, maldicenze, insinuazioni, superbie, disordini, | 20 Temo infatti, al mio arrivo, di trovarvi non quali io vorrei, e d'esser trovato da voi non quale mi vorreste; temo che ci sian tra voi contese, invidie, animosità, dissensioni, maldicenze, insinuazioni, superbie, sedizioni; |
21 e che, alla mia venuta, il mio Dio debba umiliarmi davanti a voi e io debba piangere su molti che in passato hanno peccato e non si sono convertiti dalle impurità, dalle immoralità e dalle dissolutezze che hanno commesso. | 21 temo che, tornando tra voi, Dio mi umilii dinanzi a voi ed io abbia a piangere molti di quelli che, avendo peccato, non han fatto penitenza dell'impurità, della fornicazione, dell'impudicizia che hanno commesso. |