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Venerdi, 19 aprile 2024 - San Leone IX Papa ( Letture di oggi)

Vangelo secondo Giovanni 12


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1Sei giorni prima della Pasqua, Gesù andò a Betània, dove si trovava Lazzaro, che egli aveva risuscitato dai morti.2E qui fecero per lui una cena: Marta serviva e Lazzaro era uno dei commensali.3Maria allora prese trecento grammi di profumo di puro nardo, assai prezioso, ne cosparse i piedi di Gesù, poi li asciugò con i suoi capelli, e tutta la casa si riempì dell’aroma di quel profumo.4Allora Giuda Iscariota, uno dei suoi discepoli, che stava per tradirlo, disse:5«Perché non si è venduto questo profumo per trecento denari e non si sono dati ai poveri?».6Disse questo non perché gli importasse dei poveri, ma perché era un ladro e, siccome teneva la cassa, prendeva quello che vi mettevano dentro.7Gesù allora disse: «Lasciala fare, perché essa lo conservi per il giorno della mia sepoltura.8I poveri infatti li avete sempre con voi, ma non sempre avete me».
9Intanto una grande folla di Giudei venne a sapere che egli si trovava là e accorse, non solo per Gesù, ma anche per vedere Lazzaro che egli aveva risuscitato dai morti.10I capi dei sacerdoti allora decisero di uccidere anche Lazzaro,11perché molti Giudei se ne andavano a causa di lui e credevano in Gesù.
12Il giorno seguente, la grande folla che era venuta per la festa, udito che Gesù veniva a Gerusalemme,13prese dei rami di palme e uscì incontro a lui gridando:
«Osanna!
Benedetto colui che viene nel nome del Signore,
il re d’Israele!».
14Gesù, trovato un asinello, vi montò sopra, come sta scritto:
15Non temere, figlia di Sion!
Ecco, il tuo re viene,
seduto su un puledro d’asina.
16I suoi discepoli sul momento non compresero queste cose; ma, quando Gesù fu glorificato, si ricordarono che di lui erano state scritte queste cose e che a lui essi le avevano fatte.17Intanto la folla, che era stata con lui quando chiamò Lazzaro fuori dal sepolcro e lo risuscitò dai morti, gli dava testimonianza.18Anche per questo la folla gli era andata incontro, perché aveva udito che egli aveva compiuto questo segno.19I farisei allora dissero tra loro: «Vedete che non ottenete nulla? Ecco: il mondo è andato dietro a lui!».
20Tra quelli che erano saliti per il culto durante la festa c’erano anche alcuni Greci.21Questi si avvicinarono a Filippo, che era di Betsàida di Galilea, e gli domandarono: «Signore, vogliamo vedere Gesù».22Filippo andò a dirlo ad Andrea, e poi Andrea e Filippo andarono a dirlo a Gesù.23Gesù rispose loro: «È venuta l’ora che il Figlio dell’uomo sia glorificato.24In verità, in verità io vi dico: se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto.25Chi ama la propria vita, la perde e chi odia la propria vita in questo mondo, la conserverà per la vita eterna.26Se uno mi vuole servire, mi segua, e dove sono io, là sarà anche il mio servitore. Se uno serve me, il Padre lo onorerà.27Adesso l’anima mia è turbata; che cosa dirò? Padre, salvami da quest’ora? Ma proprio per questo sono giunto a quest’ora!28Padre, glorifica il tuo nome». Venne allora una voce dal cielo: «L’ho glorificato e lo glorificherò ancora!».
29La folla, che era presente e aveva udito, diceva che era stato un tuono. Altri dicevano: «Un angelo gli ha parlato».30Disse Gesù: «Questa voce non è venuta per me, ma per voi.31Ora è il giudizio di questo mondo; ora il principe di questo mondo sarà gettato fuori.32E io, quando sarò innalzato da terra, attirerò tutti a me».33Diceva questo per indicare di quale morte doveva morire.
34Allora la folla gli rispose: «Noi abbiamo appreso dalla Legge che il Cristo rimane in eterno; come puoi dire che il Figlio dell’uomo deve essere innalzato? Chi è questo Figlio dell’uomo?».35Allora Gesù disse loro: «Ancora per poco tempo la luce è tra voi. Camminate mentre avete la luce, perché le tenebre non vi sorprendano; chi cammina nelle tenebre non sa dove va.36Mentre avete la luce, credete nella luce, per diventare figli della luce». Gesù disse queste cose, poi se ne andò e si nascose loro.
37Sebbene avesse compiuto segni così grandi davanti a loro, non credevano in lui,38perché si compisse la parola detta dal profeta Isaia:
Signore, chi ha creduto alla nostra parola?
E la forza del Signore, a chi è stata rivelata?
39Per questo non potevano credere, poiché ancora Isaia disse:
40Ha reso ciechi i loro occhi
e duro il loro cuore,
perché non vedano con gli occhi
e non comprendano con il cuore
e non si convertano, e io li guarisca!
41Questo disse Isaia perché vide la sua gloria e parlò di lui.42Tuttavia, anche tra i capi, molti credettero in lui, ma, a causa dei farisei, non lo dichiaravano, per non essere espulsi dalla sinagoga.43Amavano infatti la gloria degli uomini più che la gloria di Dio.
44Gesù allora esclamò: «Chi crede in me, non crede in me ma in colui che mi ha mandato;45chi vede me, vede colui che mi ha mandato.46Io sono venuto nel mondo come luce, perché chiunque crede in me non rimanga nelle tenebre.47Se qualcuno ascolta le mie parole e non le osserva, io non lo condanno; perché non sono venuto per condannare il mondo, ma per salvare il mondo.48Chi mi rifiuta e non accoglie le mie parole, ha chi lo condanna: la parola che ho detto lo condannerà nell’ultimo giorno.49Perché io non ho parlato da me stesso, ma il Padre, che mi ha mandato, mi ha ordinato lui di che cosa parlare e che cosa devo dire.50E io so che il suo comandamento è vita eterna. Le cose dunque che io dico, le dico così come il Padre le ha dette a me».

Note:

Gv 12,1:Sei giorni prima della pasqua: ultima settimana della vita pubblica di Gesù, seguita con tanta cura (Gv 12,12; Gv 13,1; Gv 18,28; Gv 19,31) come la prima (Gv 2,1+). L'una e l'altra si concludono con la manifestazione della gloria di Gesù. Ma non si è più come a Cana al tempo dei «segni» (Gv 2,4; Gv 2,11); «è giunta l'ora che sia glorificato il figlio dell'uomo» (Gv 12,23; Gv 13,31s; Gv 17,1; Gv 17,5).

Gv 12,7:Gesù vede nel gesto di Maria un omaggio anticipato reso alla sua salma. A questo gesto simbolico corrisponderà (Gv 19,38s) la sepoltura effettiva di Gesù.

Gv 12,13:il re d'Israele: il re messianico.

Gv 12,20:Non giudei, guadagnati al monoteismo di Israele e in una certa misura alle osservanze mosaiche: i «timorati di Dio» di At 10,2+ .

Gv 12,26:dove sono io: nella gloria del Padre (cf. Gv 14,3; Gv 17,24).

Gv 12,27:Ora l'anima mia è turbata: scena che per molti aspetti evoca il Getsemani: angoscia davanti all'« ora» che si avvicina, appello alla pietà del Padre, accettazione del sacrificio, conforto venuto dal cielo (cf. Lc). Notare tuttavia le differenze: Cristo rimane in piedi, il suo appello alla pietà resta allo stato di combattimento interiore (Gv); «si inginocchiò» (Lc); «cadde a terra bocconi» (Mt, Mc). Cf. Gv 18,4-6; Gv 10,18+ .

Gv 12,28:il tuo nome: con volg. e la maggior parte dei testimoni; altri hanno: «tuo Figlio». «Il tuo nome» designa la persona stessa del Padre. Gesù si offre alla morte per compiere l'opera che glorificherà il Padre manifestando il suo amore per il mondo (Gv 17,6+).

Gv 12,30:L'evento è come un sigillo divino messo anticipatamente sulla morte di Gesù.

Gv 12,31:sarà gettato fuori: con la maggior parte dei mss; altre testimonianze hanno: «sarà gettato giù». - Satana (cf. Gv 8,12+; Gv 14,30; Gv 16,11; 2Cor 4,4; Ef 2,2; Ef 6,12) dominava il mondo (1Gv 5,19); la morte di Gesù libera gli uomini dalla sua tirannia (cf. Gv 3,35+; Mt 4,1+; Mt 8,29+; Lc 8,31+; Rm 8,3; Col 1,12-13).

Gv 12,32:quando sarò elevato da terra: lezione corrente: qualche testimone omette «da terra». Allusione all'elevazione del Cristo sulla croce (v 33), contemporaneamente alla sua «elevazione» al cielo (Gv 3,13; Gv 3,14+; Gv 8,28 ; cf. Gv 6,62) il giorno della resurrezione (Gv 20,17+), poiché i due avvenimenti sono due aspetti dello stesso mistero (Gv 13,1+). Esaltato alla destra del Padre, nella gloria (Gv 12,23; Gv 17,5+), il Cristo manderà lo Spirito (Gv 7,39) e attraverso di lui estenderà il dominio sul mondo (Gv 16,14 ; cf. Gv 3,35+). - tutti: D e altri leggono: «tutto». Si registrano anche le varianti: «tutti gli uomini», «ogni uomo». -Elevato sulla croce, Gesù apparirà agli occhi di tutti come il salvatore del mondo (cf. Gv 19,37). E' la risposta ai greci pii che cercavano di «vederlo» (cf. Gv 6,40+).

Gv 12,35:Camminate mentre avete la luce: Gesù esorta i giudei a credere in lui prima che sia troppo tardi (cf. Gv 7,34+).

Gv 12,41:quando vide la sua gloria: con D, vet. lat. e altri; BJ, con B,S e altri, legge: «perché vide la sua gloria». Allusione alla visione di Isaia nel tempio (Is 6,1-4+), interpretata come una visione profetica della gloria del Cristo (cf. Gv 8,56+).