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Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Zaccaria 11


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BIBBIA CEI 2008BIBBIA RICCIOTTI
1 Apri, Libano, le tue porte,
e il fuoco divori i tuoi cedri.
1 - Apri, o Libano, le tue porte e consumi il fuoco i tuoi cedri!
2 Urla, cipresso, perché il cedro è caduto,
gli splendidi alberi sono distrutti.
Urlate, querce di Basan,
perché la foresta impenetrabile è abbattuta!
2 Ululate, o abeti, perchè il cedro è caduto! perchè quelle magnifiche piante sono state abbattute! Ululate, o querce di Basan; perchè il bosco inaccessibile è stato tagliato!
3 Si ode il lamento dei pastori,
perché la loro gloria è distrutta!
Si ode il ruggito dei leoncelli,
perché è devastata la magnificenza del Giordano!
3 Voci stridenti di pastori; perchè la loro magnificenza è stata devastata! Voci ruggenti di leoni, perchè è distrutto l'orgoglio del Giordano!
4 Così parla il Signore, mio Dio: «Pascola quelle pecore da macello4 Così dice il Signore Dio mio: - Pasci queste pecore da macello.
5 che i compratori sgozzano impunemente e di cui i venditori dicono: “Sia benedetto il Signore, mi sono arricchito”, e i loro pastori non ne hanno pietà.5 Quelli che le possedevano, le scannavano senza pietà e le vendevano dicendo: " Benedetto il Signore, ci siamo arricchiti! " e i loro pastori non avevano compassione alcuna.
6 Neppure io perdonerò agli abitanti del paese. Oracolo del Signore. Ecco, io abbandonerò gli uomini ognuno in balìa del suo vicino e del suo re, perché devastino il paese, e non mi curerò di liberarli dalle loro mani».
6 Anch' io non avrò compassione per gli abitanti di questa terra, dice il Signore: ecco che io lascerò gli uomini in balìa gli uni degli altri e in potere del loro re, e percoteranno la terra e non li strapperò alle loro proprie mani. -
7 Io dunque mi misi a pascolare le pecore da macello per conto dei mercanti di pecore. Presi due bastoni: uno lo chiamai Benevolenza e l’altro Unione, e condussi al pascolo le pecore.7 Per questo io pascolerò le pecore da macello, o poveri del gregge! E presi due verghe; una la chiamai Gentilezza, e l'altra la chiamai Legame, e poi mi misi a pascolar il gregge.
8 Nel volgere di un solo mese eliminai tre pastori. Ma io mi irritai contro di esse, perché anch’esse mi detestavano.8 E ricisi tre pastori in un mese: e io mi disanimai per essi e i loro animi pure si alienarono da me.
9 Perciò io dissi: «Non sarò più il vostro pastore. Chi vuole morire muoia, chi vuole perire perisca, quelle che rimangono si divorino pure fra loro!».9 E dissi: - Io non vi pascolerò più: chi muore, muoia; chi ha da essere distrutto, sia distrutto; e quelli che restano si divorino tra di loro le carni a vicenda. -
10 Presi il bastone chiamato Benevolenza e lo spezzai: ruppi così l’alleanza da me stabilita con tutti i popoli.10 E presi la mia verga chiamata Gentilezza e la spezzai, rompendo così il patto fermato da me con tutti i popoli.
11 Lo ruppi in quel medesimo giorno; i mercanti di pecore che mi osservavano, riconobbero che quello era l’ordine del Signore.11 E il patto in quel giorno fu rotto; e i poveri del gregge, che mi rispettano, riconobbero che era la parola del Signore.
12 Poi dissi loro: «Se vi pare giusto, datemi la mia paga; se no, lasciate stare». Essi allora pesarono trenta sicli d’argento come mia paga.12 E dissi a coloro: - Se ancor vi piace, datemi la mia mercede; e se no, lasciamo stare. - Ed essi mi diedero la somma di trenta monete di argento.
13 Ma il Signore mi disse: «Porta al fonditore questa grandiosa somma, con cui sono stato da loro valutato!». Io presi i trenta sicli d’argento e li portai al fonditore della casa del Signore.13 E il Signore mi disse: - Gettala al vasaio, questa vistosa somma per cui sono stato valutato da essi! - E io presi le trenta monete d'argento e le gettai nella casa del Signore al vasaio.
14 Poi feci a pezzi il secondo bastone chiamato Unione, per rompere così la fratellanza fra Giuda e Israele.14 E ruppi la mia seconda verga chiamata Legame, sciogliendo ogni vincolo di fratellanza tra Giuda e tra Israele.
15 Quindi il Signore mi disse: «Prendi ancora gli attrezzi di un pastore insensato,15 E il Signore mi disse: - Prendi ancora gli arnesi di pastore stolto.
16 poiché ecco, io susciterò nel paese un pastore che non avrà cura di quelle che si perdono, non cercherà le giovani, non curerà le malate, non nutrirà quelle ancora sane; mangerà invece le carni delle più grasse e strapperà loro persino le unghie.
16 Perchè ecco, che io farò sorgere in questa terra un pastore che non terrà conto delle pecore abbandonate; non cercherà le sbandate; non curerà le ammalate; e quelle che stanno bene non le nutrirà, e mangerà la carne delle più grasse e ne dismembrerà fino le unghie.
17 Guai al pastore stolto che abbandona il gregge!
Una spada colpisca il suo braccio
e il suo occhio destro.
Tutto il suo braccio si inaridisca
e tutto il suo occhio destro resti accecato».
17 Guai al pastore da nulla, che abbandona il gregge! La spada verrà sopra il suo braccio e sopra il suo occhio destro: il suo braccio inaridirà e il suo occhio si oscurerà e diventerà cieco! -».