Numeri 13
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BIBBIA CEI 2008 | BIBBIA MARTINI |
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1 Guai alla città sanguinaria, piena di menzogne, colma di rapine, che non cessa di depredare! | 1 Guai a te, città di sangue, tutta menzogne, piena di strage, e di incessante rapina. |
2 Sibilo di frusta, fracasso di ruote, scalpitìo di cavalli, cigolìo di carri, | 2 Romor di sferza, romore di ruote sprecipitose, e di frementi cavalli, e di cocchi ardenti, e di cavalleria, che si innoltra; |
3 cavalieri incalzanti, lampeggiare di spade, scintillare di lance, feriti in quantità, cumuli di morti, cadaveri senza fine, s’inciampa nei cadaveri. | 3 E di spada, che lampeggia, e di lancia folgoreggiante, e di turba, che è uccisa, e di grave ruina; sono senza fine i cadaveri, gli uni cadono sui corpi degli altri. |
4 È per le tante seduzioni della prostituta, della bella maliarda, della maestra d’incanti, che faceva mercato dei popoli con le sue tresche e delle nazioni con i suoi incantesimi. | 4 Per ragion delle molte fornicazioni della meretrice avvenente, e graziosa, che ha l'arte degl'incantesimi, che ha fatte schiave di sue fornicazioni le genti, e le famiglie de' suoi incantesimi. |
5 «Eccomi a te – oracolo del Signore degli eserciti –: alzerò le tue vesti fin sulla faccia e mostrerò alle nazioni la tua nudità, ai regni le tue vergogne. | 5 Eccomi a te, dice il Signor degli eserciti, e io svelerò sotto i tuoi occhi le tue ignominie, e farò vedere alle genti la tua nudità, e i tuoi obbrobrj a tutti i reami. |
6 Ti getterò addosso immondizie, ti svergognerò, ti esporrò al ludibrio. | 6 E sopra di te getterò le (tue) abbominazioni, e ti caricherò di contumelie, e farotti un esempio. |
7 Allora chiunque ti vedrà, fuggirà da te e dirà: “Ninive è distrutta! Chi la compiangerà? Dove cercherò chi la consoli?”. | 7 E allora tutti quelli, che ti vedranno, si tireranno indietro lungi da te, e diranno: Ninive è desolata. Chi scuoterà il capo sopra di te? Donde cercherò io un consolatore per te? |
8 Sei forse più forte di Tebe, adagiata sui canali del Nilo, circondata dalle acque? Per baluardo aveva il mare e per bastione le acque. | 8 Se' tu forse migliore della popolosa Alessandria, che risiede in mezzo a' fiumi, ed è cinta dalle acque, il di cui tesoro è il mare, e le sue mura sono le acque? |
9 L’Etiopia e l’Egitto erano la sua forza che non aveva limiti. Put e i Libi erano i suoi alleati. | 9 Sua fortezza fu l'Etiopia, e l'Egitto, che non ha fine: l'Affrica, e la Libia le diedero aiuti. |
10 Eppure anch’essa fu deportata, andò schiava in esilio. Anche i suoi bambini furono sfracellati ai crocicchi di tutte le strade. Si spartirono a sorte i suoi nobili e tutti i suoi grandi furono messi in catene. | 10 Ma ella pure fu menata schiava in paese straniero: i suoi pargoletti furono infranti negli angoli di tutte le strade: e i suoi nobili furon tirati a sorte, e i suoi grandi conficcati ne' ceppi. |
11 Anche tu berrai fino a ubriacarti e ti sentirai venir meno, anche tu cercherai scampo dal nemico. | 11 Così anche tu berai fino all'ebbrezza, e sarai conculcata, e aiuto chiederai dal nimico. |
12 Tutte le tue fortezze sono come alberi di fico carichi di frutti primaticci: appena scossi, cadono in bocca a chi li vuole mangiare. | 12 Tutte le tue fortezze saranno come que' fichi primaticci, i quali ad una scossa cadono in bocca di chi se li mangia. |
13 Ecco il tuo popolo: in te vi sono solo donne; si spalanca la porta della tua terra ai nemici, il fuoco divora le tue sbarre. | 13 Ecco che in mezzo a te il tuo è popolo di donne. Saranno spalancate le porte del tuo paese, e le sbarre saran consumate dal fuoco. |
14 Attingi acqua per l’assedio, rinforza le tue difese, pesta l’argilla, impasta mattoni, prendi gli stampi. | 14 Attingi acqua per l'assedio, ristora le tue fortificazioni, metti i piedi nel fango, e pestalo, e impastandolo fanne mattoni. |
15 Eppure il fuoco divorerà te, ti sterminerà la spada, anche se ti moltiplicassi come le cavallette, se diventassi numerosa come le locuste, | 15 Allora ti consumerà il fuoco, ti sterminerà la spada, la quale ti divorerà, come fa il bruco: raguna gente in tanto numero come i bruchi, e come le locuste. |
16 e moltiplicassi i tuoi mercanti più che le stelle del cielo. La cavalletta mette le ali e vola via! | 16 Avesti più mercatanti, che non sono le stelle del cielo; ma il bruco ingrassato vola via. |
17 Quelli che ti controllano sono come le locuste, i tuoi funzionari come sciami di cavallette, che si annidano fra i muretti quando è freddo, ma quando spunta il sole si dileguano e non si sa dove siano andate. | 17 I tuoi custodi simili alle locuste, e i tuoi piccoli come le tenere locuste, le quali si posano sulle siepi nel freddo tempo: ma nato il sole volano via, e non si sa dov'elle si fosser fermate. |
18 Re di Assur, i tuoi pastori dormono, si riposano i tuoi eroi! Il tuo popolo è disperso per i monti e nessuno lo raduna. | 18 Dormono, o re di Assur, i tuoi Pastori: sono sepolti i tuoi principi, a tua gente va a nascondersi per le montagne, e non v'è chi la raduni. |
19 Non c’è rimedio per la tua ferita, incurabile è la tua piaga. Chiunque sentirà tue notizie batterà le mani. Perché, su chi non si è riversata senza tregua la tua crudeltà?». | 19 La tua ferita non è segreta, gravissima ell' è la tua piaga: tutti quelli, che hanno udite nuove di te, hanno battuto palma a palma per l'allegrezza: imperocché a chi non fece male in ogni tempo la tua malizia? |