Scrutatio

Martedi, 19 marzo 2024 - San Giuseppe ( Letture di oggi)

Numeri 24


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1Balaam vide che al Signore piaceva benedire Israele e non andò come le altre volte alla ricerca di sortilegi, ma rivolse la sua faccia verso il deserto.2Balaam alzò gli occhi e vide Israele accampato, tribù per tribù. Allora lo spirito di Dio fu sopra di lui.3Egli pronunciò il suo poema e disse:
«Oracolo di Balaam, figlio di Beor,
e oracolo dell’uomo dall’occhio penetrante;
4oracolo di chi ode le parole di Dio,
di chi vede la visione dell’Onnipotente,
cade e gli è tolto il velo dagli occhi.
5Come sono belle le tue tende, Giacobbe,
le tue dimore, Israele!
6Si estendono come vallate,
come giardini lungo un fiume,
come àloe, che il Signore ha piantato,
come cedri lungo le acque.
7Fluiranno acque dalle sue secchie
e il suo seme come acque copiose.
Il suo re sarà più grande di Agag
e il suo regno sarà esaltato.
8Dio, che lo ha fatto uscire dall’Egitto,
è per lui come le corna del bufalo.
Egli divora le nazioni che lo avversano,
addenta le loro ossa
e le loro frecce egli spezza.
9Si accoscia, si accovaccia come un leone
e come una leonessa: chi lo farà alzare?
Benedetto chi ti benedice
e maledetto chi ti maledice».
10Allora l’ira di Balak si accese contro Balaam; Balak batté le mani e disse a Balaam: «Per maledire i miei nemici ti ho chiamato, ed ecco li hai grandemente benedetti per tre volte.11Ora vattene nella tua terra! Avevo detto che ti avrei colmato di onori, ma ecco, il Signore ti ha impedito di averli».
12Balaam disse a Balak: «Non avevo forse detto ai messaggeri che mi avevi mandato:13“Quand’anche Balak mi desse la sua casa piena d’argento e d’oro, non potrei trasgredire l’ordine del Signore per fare cosa, buona o cattiva, di mia iniziativa: ciò che il Signore dirà, quello soltanto dirò”?14Ora sto per tornare al mio popolo; ebbene, vieni: ti predirò ciò che questo popolo farà al tuo popolo nei giorni a venire».15Egli pronunciò il suo poema e disse:
«Oracolo di Balaam, figlio di Beor,
oracolo dell’uomo dall’occhio penetrante,
16oracolo di chi ode le parole di Dio
e conosce la scienza dell’Altissimo,
di chi vede la visione dell’Onnipotente,
cade e gli è tolto il velo dagli occhi.
17Io lo vedo, ma non ora,
io lo contemplo, ma non da vicino:
una stella spunta da Giacobbe
e uno scettro sorge da Israele,
spacca le tempie di Moab
e il cranio di tutti i figli di Set;
18Edom diverrà sua conquista
e diverrà sua conquista Seir, suo nemico,
mentre Israele compirà prodezze.
19Uno di Giacobbe dominerà
e farà perire gli scampati dalla città».
20Poi vide Amalèk, pronunciò il suo poema e disse:
«Amalèk è la prima delle nazioni,
ma il suo avvenire sarà la rovina».
21Poi vide i Keniti, pronunciò il suo poema e disse:
«Sicura è la tua dimora, o Caino,
e il tuo nido è aggrappato alla roccia.
22Ma sarà dato all’incendio,
finché Assur non ti deporterà in prigionia».
23Pronunciò ancora il suo poema e disse:
«Ahimè! Chi vivrà, dopo che Dio avrà compiuto queste cose?
24Verranno navi dalla parte dei Chittìm
e piegheranno Assur e piegheranno Eber,
ma anch’egli andrà in perdizione».
25Poi Balaam si alzò e tornò nella sua terra, mentre Balak se ne andò per la sua strada.

Note:

Nm 24,3:Incomincia qui una nuova serie di oracoli che appartengono al ciclo jahvista. - penetrante: alla lettera «perfetto», shettam, con i LXX; il TM ha: «chiuso», shetûm.

Nm 24,4:e cade ed è tolto il velo dai suoi occhi: senso discusso. Altra traduzione: «egli ottiene la risposta divina e i suoi occhi si aprono».

Nm 24,7a:Con TM e volg.; BJ con i LXX traduce: «un eroe si innalza nella sua discendenza, domina su numerosi popoli». Questo oracolo sembra riferirsi al «messianismo regale» e considerare direttamente sia Saul, vincitore di Agag, re amelecita (1Sam 15,8), sia Davide il quale pure dovette combattere gli amaleciti (1Sam 30).

Nm 24,8:Egli: Israele. Il seguito del v è incerto e il testo corrotto. Invece di «genti» del TM, BJ congettura: «cadavere».

Nm 24,17:La stella è, nell'antico Oriente, segno di un dio e, di conseguenza, di un re divinizzato. Cf. anche Is 14,12 . Il termine sembra evocare qui la monarchia davidica e, nel futuro, il Messia. - Invece di scettro i LXX hanno: «uomo», e invece di tempie hanno «principi». La stessa parola ebraica può significare le «tempie» e i «confini». - i figli di Set: qui, tribù beduine. Il poeta incomincia a passare in rassegna gli avversari di Israele ai confini di Canaan.

Nm 24,19:nemici: è trasportato dal v 18 dove il TM lo pone dopo «Seir». - Ar (cf. Nm 22,36) invece dell'ebraico `ir, «città».

Nm 24,20:eterna rovina: con sam.; il TM legge: «sarà sino alla rovina (?)». Lo stesso vale per il v 24.

Nm 24,21:Gioco di parole tra qen, nido, e qyn, Qajin (Caino), restituito per ragioni ritmiche. - I ken¡ti sono nomadi (cf. 1Cr 2,55 dove sono fratelli dei rekabiti), in stretta relazione con Madian (cf. Nm 10,29 e Gdc 1,16). Respinti dagli idumei (il Beor del v 22 sembra essere quello di Gen 36,22), essi si insediano nel paese degli amaleciti (Gdc 1,16; 1Sam 15,4-6 ; cf. 1Sam 27,10 e 1Sam 30,29). Si incontreranno perfino nella pianura di Esdrelon (Gdc 4,11; Gdc 4,17; Gdc 5,24). Qajin (Caino) dev'essere accostato a Kenaz, nome del padre di Otniel, egli stesso fratello (o nipote?) di «Caleb il kenizzita», altrove messo sullo stesso piano della tribù di Giuda (Nm 32,12; Gs 14,6; Gs 14,14; Gs 15,17; Gdc 1,13; Gdc 3,9-11; 1Cr 4,13). In Gen 15,19 i kenizziti sono nominati tra i keniti e i kadmoniti (i «figli dell'Oriente» di Gen 29,1; Gdc 6,3 , ecc.); e, in Gen 36,11; Gen 36,42 , Kenaz è il nipote di Esaù e fratellastro di Amalek, indicazione che esprime una relazione geografica anziché etnografica.

Nm 24,22:Eppure sarà dato alla distruzione: con il TM, BJ con i LXX traduce: «Eppure il nido appartiene a Beor». Il testo è molto incerto e BJ lo corregge secondo i LXX. La menzione di Assur, qui e nel v Nm 24 , sorprende; non può trattarsi dell'Assiria, perché ciò collocherebbe l'oracolo molto tardi (sec. VIII a.C.); si tratta forse della tribù di Assur nominata in Gen 25,3 e 2Sam 2,9 .

Nm 24,23b:Traduzione congetturale. BJ rende: «Popoli del mare si raccolgono a nord»; «popoli del mare», alla lettera «isole» mediante correzione. Questi «popoli del mare», di cui facevano parte i filistei, hanno imperversato contro l'Egitto e la Palestina alla fine del sec. XIII a.C.

Nm 24,24:Cipro: Kittìm del TM, seguito da BJ, indica Cipro e anche le coste del Mediterraneo orientale. - Eber (cf. Gen 10,24; 11,14) è una popolazione cui viene collegato Abramo (Gen 11,26); occorre accostarvi il nome degli «ebrei» (cf. «Abramo l'ebreo», Gen 14,13), qualunque sia l'origine reale di questo nome.