Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Primo libro dei Maccabei 11


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BIBBIA CEI 2008BIBBIA TINTORI
1 Il re d’Egitto raccolse forze numerose come la sabbia che è lungo il lido del mare e molte navi, cercando d’impadronirsi con inganno del regno di Alessandro per annetterlo al proprio regno.1 Ma il re d'Egitto radunò un esercito innumerevole come l'arena che è sulla spiaggia del mare, e molte navi, e cercava di conquistare per inganno il regno di Alessandro, per aggiungerlo al suo regno.
2 Venne in Siria con dimostrazioni pacifiche, e tutte le città gli aprivano le porte e gli andavano incontro, perché era ordine del re Alessandro di andargli incontro, essendo suo suocero.2 E con parole di pace si avanzò nella Siria: gli aprivano le città e gli andavano incontro, perchè il re Alessandro aveva comandato di uscirgli incontro, essendo suo suocero.
3 Ma quando Tolomeo entrava nelle città, stabiliva in ognuna di esse le sue truppe di guarnigione.3 Ma Tolomeo, entrando nelle città, metteva in tutte presidii di soldati.
4 Quando giunse ad Azoto, gli mostrarono il tempio di Dagon bruciato e Azoto e i villaggi intorno distrutti, i cadaveri buttati qua e là e quelli carbonizzati, che Giònata aveva bruciato nella guerra: li avevano appunto accumulati lungo il suo percorso.4 E quando fu vicino ad Azoto, gli mostrarono il tempio di Dagon incendiato, Azoto e i suoi dintorni in rovina, e i cadaveri sparsi, e i tumuli che essi avevan fatti lungo la via per quelli che eran morti in battaglia.
5 Raccontarono al re quanto aveva fatto Giònata, per metterlo in cattiva luce, ma il re tacque.5 E raccontarono al re che tali cose le aveva fatte Gionata per renderglielo odioso; ma il re tacque.
6 Giònata andò incontro al re a Giaffa con sfarzo e si salutarono scambievolmente e vi passarono la notte.6 E Gionata con grande magnificenza andò incontro al re in Ioppe, e si salutarono scambievolmente e vi passarono la notte.
7 Giònata accompagnò poi il re fino al fiume chiamato Elèutero e fece ritorno a Gerusalemme.7 E Gionata andò col re fino al fiume chiamato Eleutero, poi se ne tornò a Gerusalemme.
8 Il re Tolomeo si impadronì di tutte le città della costa fino a Selèucia marittima e covava piani iniqui riguardo ad Alessandro.8 Ma il re Tolomeo s'impadronì di tutte le città fino a Seleucia marittima, e meditava cattivi disegni contro Alessandro.
9 Mandò ambasciatori a dire al re Demetrio: «Su, concludiamo un’alleanza fra noi: io ti darò mia figlia che Alessandro ha in moglie, e regnerai nel regno di tuo padre.9 E mandò degli ambasciatori a Demetrio, facendogli dire: «Vieni, facciamo un patto fra di noi e ti darò la mia figlia, sposata ad Alessandro, e regnerai sul trono di tuo padre.
10 Mi sono pentito di avergli dato mia figlia, perché ha cercato di uccidermi».10 Perchè io mi son pentito d'aver data la mia figliola a lui, che ha tentato di uccidermi ».
11 In realtà lo calunniava, perché egli aspirava al suo regno.11 Così lo infamava, perchè ne voleva il regno.
12 Quindi, toltagli la figlia, la diede a Demetrio e cambiò atteggiamento verso Alessandro e così divenne manifesta la loro inimicizia.12 E gli tolse la figliola e la diede a Demetrio, e si alienò da Alessandro, e le loro inimicizie divennero pubbliche.
13 Tolomeo entrò in Antiòchia e cinse la corona dell’Asia; si pose in capo due corone, quella dell’Egitto e quella dell’Asia.13 E Tolomeo entrò in Antiochia, e pose sul suo capo due diademi: quello dell'Egitto e quello dell'Asia.
14 Il re Alessandro in quel frattempo era in Cilicia, perché si erano sollevati gli abitanti di quelle province.14 Il re Alessandro era allora in Cilicia, perchè gli abitanti di quella regione si erano ribellati.
15 Appena seppe la cosa, Alessandro venne contro di lui per combatterlo. Tolomeo condusse l’esercito contro di lui, gli andò incontro con forze ingenti e lo sconfisse.15 Ma quando udì tali cose, Alessandro mosse contro di lui per combatterlo, e Tolomeo, messe in campo le sue schiere, gli andò incontro con grandi forze, e lo sconfisse.
16 Alessandro fuggì in Arabia per trovarvi scampo e il re Tolomeo trionfò.16 Alessandro fuggì in Arabia, per mettersi in sicuro, e il re Tolomeo trionfò.
17 L’arabo Zabdièl tagliò la testa ad Alessandro e la mandò a Tolomeo.17 L'arabo Zabdiel troncò il capo ad Alessandro e lo mandò a Tolomeo.
18 Ma anche il re Tolomeo morì al terzo giorno, e coloro che si trovavano nelle sue fortezze furono sopraffatti da quelli che già erano di stanza nelle fortezze.18 Ma di lì a tre giorni il re Tolomeo morì, e quelli che erano nelle fortezze furono uccisi da quelli che erano negli accampamenti.
19 Così Demetrio divenne re nell’anno centosessantasette.
19 E Demetrio prese possesso dèi regno nell'anno centosessantasette.
20 In quei giorni Giònata radunò gli uomini della Giudea per espugnare la Cittadella di Gerusalemme e allestì molte macchine contro di essa.20 In quei giorni Gionata adunò quelli che erano nella Giudea, per espugnare la cittadella di Gerusalemme, ed alzò contro di essa molte macchine da guerra.
21 Allora alcuni nemici del popolo, uomini iniqui, che odiavano la propria gente, corsero dal re ad annunciare che Giònata assediava la Cittadella.21 Ma alcuni, nemici della propria nazione e uomini iniqui, andarono dal re Demetrio a riferirgli che Gionata assediava la cittadella.
22 Sentendo la cosa, quegli si adirò; quando ne ebbe conferma, si mise subito in viaggio, venne a Tolemàide e scrisse a Giònata di sospendere l’assedio e di andargli incontro a Tolemàide al più presto per un colloquio.22 A tal notizia (il re) arse di sdegno, e subito andò a Tolemaide, e scrisse a Gionata di cessar l'assedio della cittadella e di andar subito a parlare con lui.
23 Quando Giònata ricevette il messaggio, ordinò di continuare l’assedio e, scelti alcuni anziani e sacerdoti, decise di esporre se stesso al pericolo;23 Udito ciò, Gionata ordinò di continuare l'assedio, e, presi seco degli anziani d'Israele e dei sacerdoti, si espose al pericolo.
24 prese con sé argento e oro, vesti e molti altri doni, e si recò dal re a Tolemàide e trovò favore presso di lui.24 E, portando seco oro, argento, vesti e molti altri regali, andò a trovare il re a Tolemaide, e trovò grazia davanti a lui.
25 C’erano però alcuni rinnegati del suo popolo a deporre contro di lui,25 Alcuni iniqui della sua nazione portarono delle accuse contro di lui;
26 ma il re lo trattò come lo avevano trattato i suoi predecessori e lo esaltò davanti a tutti i suoi amici,26 ma il re lo trattò come avevan fatto i suoi predecessori, e lo ricolmò di onori dinanzi a tutti i suoi amici,
27 lo confermò nella dignità di sommo sacerdote e in tutti gli onori che aveva prima e stabilì che fosse annoverato tra i primi suoi amici.27 e lo confermò nel sommo pontificato, e in tutti i distintivi d'onore che aveva precedentemente, e lo fece il primo dei suoi amici.
28 Giònata poi chiese che il re dichiarasse la Giudea esente dai tributi, insieme alle tre toparchie e alla Samaria, e gli promise trecento talenti.28 E Gionata chiese al re l'immunità per la Giudea, per lo tre Toparchie, e per la Samaria e per tutto il suo territorio, promettendogli trecento talenti.
29 Il re acconsentì e scrisse a Giònata, a proposito di tutto questo, lettere del seguente tenore:
29 Il re acconsenti, e riguardo a tutte queste cose scrisse a Gionata una lettera in questi termini:
30 «Il re Demetrio al fratello Giònata e alla nazione dei Giudei, salute!30 « il re Demetrio al fratello Gionata e alla nazione dei Giudei, salute.
31 Rimettiamo anche a voi copia della lettera che abbiamo scritto a Làstene, nostro parente, intorno a voi, perché ne prendiate conoscenza.31 Vi mandiamo, per farvela conoscere, la copia della lettera che noi abbiamo scritta a Lastene, padre nostro, riguardo a voi.
32 “Re Demetrio a Làstene, suo padre, salute!32 Il re Demetrio a Lastene, suo padre, salute.
33 Abbiamo deciso di beneficare la nazione dei Giudei, nostri amici e rispettosi dei nostri diritti, per la loro benevolenza nei nostri riguardi.33 Abbiamo risoluto di fare del bene alla nazione dei Giudei, nostri amici, e che osservano ciò che è giusto riguardo a noi, per la benevolenza che hanno verso di noi.
34 Abbiamo assegnato loro il territorio della Giudea e i tre distretti di Afèrema, Lod e Ramatàim; restano trasferiti dalla Samaria alla Giudea con le loro dipendenze in favore di quanti offrono sacrifici a Gerusalemme, in compenso dei diritti che il re prelevava in passato ogni anno da loro sui frutti della terra e degli alberi.34 Confermiamo adunque ad essi tutto il territorio della Giudea, e le tre città, (Afcrema), Lida e Ramata, che sono state aggiunte alla Giudea dalla Samaria, con tutto il loro territorio; in favore di tutti quelli che vanno a sacrificare a Gerusalemme rimettiamo ciò che prima il re esigeva e per i frutti della terra delle piante;
35 D’ora innanzi tutte le altre nostre competenze delle decime e delle tasse a noi dovute e le saline e le corone a noi spettanti, tutto condoniamo loro.35 e fin da ora condoniamo loro ciò che a noi è dovuto delle decime, dei tributi, e le saline, e le corone che eran portate a noi.
36 Nessuna di queste disposizioni sarà mai revocata da oggi e per sempre.36 Tutto ciò loro concediamo, e tutto irrevocabilmente da questo momento per sempre.
37 Sia dunque vostra cura preparare una copia della presente e rimetterla a Giònata, perché sia esposta sul monte santo in luogo visibile”».
37 Or dunque procurate di fare un esemplare di queste cose, e sia dato a Gionata, affinchè sia depositato sul monte Sion, in luogo distinto ».
38 Il re Demetrio, vedendo che il paese rimaneva tranquillo sotto di lui e nessuno gli faceva resistenza, congedò tutte le sue truppe perché ognuno tornasse a casa sua, eccetto le forze straniere che aveva assoldate dalle isole dei pagani. Allora gli si inimicarono tutte le milizie dei suoi padri.38 Or il re Demetrio, visto che la terra era tranquilla davanti a lui, e che nessuno gli resisteva, congedò tutto il suo esercito, rimandando ciascuno a casa sua, eccettuate le truppe straniere che aveva assoldate dalle isole delle nazioni: per questo si inimicò tutte le milizie dei suoi padri.
39 Trifone, che prima stava con quelli di Alessandro, come vide che tutte le milizie mormoravano contro Demetrio, andò presso l’arabo Imalcuè, che allevava il piccolo Antioco, figlio di Alessandro,39 Or vi era un certo Trifone, che era prima del partito d'Alessandro, il quale, vedendo che tutto l'esercito mormorava contro Demetrio, andò a trovare l'arabo Emalcuel, il quale educava Antioco figlio di Alessandro.
40 e insisteva perché glielo cedesse per farlo regnare al posto di suo padre. Gli riferì quanto aveva detto Demetrio e l’ostilità che avevano per lui i soldati e rimase là molti giorni.40 E lo pressò a consegnarlo a lui, per farlo regnare in luogo di suo padre, e gli raccontò tutto quello che aveva fatto Demetrio e come era odiato da tutto l'esercito. E stette lì molto tempo.
41 Giònata intanto mandò a chiedere al re Demetrio che richiamasse da Gerusalemme gli occupanti della Cittadella e quelli delle altre fortezze, perché erano sempre in lotta con Israele.41 Or Gionata mandò a chiedere al re Demetrio di far ritirare quelli che erano nella cittadella di Gerusalemme e negli altri presidii, perchè facevano la guerra a Israele.
42 Demetrio fece rispondere a Giònata: «Non solo questo farò per te e per la tua nazione, ma colmerò te e la tua nazione di onori appena ne avrò l’opportunità.42 E Demetrio mandò a dire a Gionata: « Io non farò soltanto questo per te e per la tua nazione, ma colmerò di splendidi onori te e la tua nazione, quando ne avrò l'occasione.
43 Ora però farai bene a inviarmi uomini che combattano con me, perché si sono ritirate le mie truppe».43 Ma ora farai bene a mandare in mio aiuto degli uomini, perchè il mio esercito se n'è andato tutto ».
44 Giònata gli inviò ad Antiòchia tremila uomini tra i più forti; essi si recarono presso il re e il re si rallegrò della loro venuta.44 E Gionata gli mandò ad Antiochia tremila uomini valorosi, che andarono dal re, il quale ebbe gran piacere del loro arrivo.
45 I cittadini si radunarono al centro della città in numero di circa centoventimila e volevano eliminare il re.45 E gli abitanti di quella città si adunarono, in numero di centoventi mila uomini, e volevano uccidere il re.
46 Il re si rifugiò nel palazzo, i cittadini occuparono le vie della città e incominciarono a combattere.46 Il re si rifugiò nella reggia, e gli abitanti della città, occupate le strade, cominciarono a combattere.
47 Il re chiamò in aiuto i Giudei, i quali accorsero tutti presso di lui, poi si sparsero per la città e ne uccisero in quel giorno circa centomila;47 Allora il re chiamò in suo aiuto i Giudei, i quali si radunarono tutti insieme intorno a lui, e poi si sparsero tutti per la città,
48 quindi incendiarono la città, fecero in quel giorno gran bottino e salvarono il re.48 e vi uccisero in quel giorno cento mila uomini, e vi appiccarono il fuoco, e presero molte spoglie in quel giorno, e liberarono il re.
49 I cittadini videro che i Giudei si erano impadroniti della città a loro piacere, si persero d’animo e gridarono al re con voce supplichevole:49 E quelli della città, vedendo come i Giudei erano padroni assoluti della città, si persero di coraggio, e supplichevoli gridarono al re, dicendo:
50 «Dacci la mano destra e desistano i Giudei dal combattere noi e la città».50 « Porgici la destra, e cessino i Giudei di combattere contro di noi e contro la città! ».
51 Gettarono le armi e fecero la pace. Così i Giudei si coprirono di gloria davanti al re e presso quanti erano nel suo regno, e fecero ritorno a Gerusalemme portando grande bottino.51 E, gettate le armi, fecero la pace; e i Giudei acquistarono molta gloria davanti al re e davanti a tutti quelli che erano nel suo regno, e divennero famosi nel regno, e se ne tornarono a Gerusalemme ricchi di spoglie.
52 Demetrio rimase sul trono del suo regno, e il paese rimase tranquillo sotto di lui.52 Ma quando Demetrio fu nel sicuro possesso del suo regno, e la terra stette tranquilla davanti a lui,
53 Ma rinnegò quanto aveva detto, cambiò rapporti con Giònata e non corrispose alla benevolenza che gli aveva dimostrata e lo fece soffrire molto.
53 mancò a tutto quello che aveva promesso, si alienò da Gionata, e non lo trattò secondo i benefizi da lui ricevuti, ma assai lo vessava.
54 Dopo questi fatti, Trifone ritornò con Antioco ancora adolescente, il quale cominciò a regnare e cinse la corona.54 Dopo tali cose tornò Trifone, e con lui era Antioco, ancor fanciullo, il quale fu proclamato re e cinse il diadema.
55 Si raccolsero presso di lui tutte le milizie che Demetrio aveva congedato; combatterono contro costui, il quale fuggì e rimase sconfitto.55 E si radunarono intorno a lui tutti i soldati mandati via da Demetrio, i quali combatterono contro Demetrio, che fuggì e fu disfatto.
56 Trifone catturò gli elefanti e si impadronì di Antiòchia.56 Allora Trifone, prese le bestie, occupò Antiochia.
57 Allora il giovane Antioco scrisse a Giònata: «Ti confermo il sommo sacerdozio, ti faccio capo dei quattro distretti e ti concedo di essere tra gli amici del re».57 E il giovane Antioco scrisse a Gionata in questi termini: « Ti confermo nel sacerdozio, ti stabilisco sopra le quattro città, e ti dò il posto tra gli amici del re ».
58 Gli inviò vasi d’oro e un servizio da tavola, con la facoltà di bere in vasi d’oro, di vestire la porpora e portare la fibbia d’oro.58 E gli mandò dei vasi d'oro pel servizio (da tavola) e l'autorizzò a bere in (coppe) d'oro, a vestir di porpora, a portar la fibbia d'oro.
59 Nominò anche Simone, suo fratello, comandante dalla Scala di Tiro fino ai confini dell’Egitto.59 E il suo fratello Simone lo creò governatore dei confini di Tiro fino a quelli dell'Egitto.
60 Giònata poi si diede a percorrere la regione dell’Oltrefiume e le varie città e accorse a lui, come alleato, tutto l’esercito della Siria. Andò ad Àscalon e i cittadini gli uscirono incontro a rendergli omaggio.60 E Gionata si mosse e si mise a percorrere le città al di là del fiume; intorno a lui si radunò tutto l'esercito della Siria, per aiutarlo; ed egli giunse ad Ascalona, e quelli della città gli uscirono incontro ad onorarlo.
61 Di là passò a Gaza, ma gli abitanti di Gaza gli chiusero le porte; egli la cinse d’assedio e incendiò i sobborghi e li saccheggiò.61 E di lì passò a Gaza. Avendogli quelli di Gaza chiuse le porte, egli l'assediò, diede alle fiamme i suoi dintorni e li saccheggiò.
62 Allora quelli di Gaza supplicarono Giònata, il quale diede loro la destra, prelevando i figli dei loro capi come ostaggi e inviandoli a Gerusalemme; poi percorse la regione fino a Damasco.62 Allora quelli di Gaza si raccomandarono a Gionata, ed egli diede loro la destra, e, presi come ostaggi i loro figlioli, li mandò a Gerusalemme, e scorse per la regione fino a Damasco.
63 Giònata venne a sapere che i capi di Demetrio si trovavano presso Kedes di Galilea con un numeroso esercito, con l’intenzione di distoglierlo dall’impresa.63 E Gionata intese come i capitani di Demetrio s'erano raccolti in Cades, che è nella Galilea, con numeroso esercito, volendo allontanarlo dagli affari del regno.
64 Egli si mosse contro di loro, lasciando il fratello Simone nel paese.64 Ed egli si mosse contro di essi, lasciando nella provincia Simone suo fratello.
65 Simone si accampò contro Bet-Sur e l’assalì per molti giorni assediandola.65 Simone andò ad attaccare Betsura, e siccome li tenne assediati e rinchiusi per molto tempo,
66 Allora supplicarono che desse loro la destra ed egli la diede, ma li fece sloggiare di là, occupò la città e vi pose una guarnigione.66 gli chiesero di avere la destra, ed egli la concesse, e, cacciatili via, prese possesso della città e vi pose un presidio.
67 Giònata, a sua volta, e il suo esercito si erano accampati presso il lago di Gennèsaret e raggiunsero di buon mattino la pianura di Asor.67 Intanto Gionata e il suo esercito erano arrivati alle acque di Genezar, e avanti l'alba (del giorno dopo) giunsero nella campagna di Asor.
68 Ed ecco l’esercito degli stranieri avanzare contro di lui nella pianura, dopo aver disposto un’imboscata contro di lui sui monti. Essi avanzavano di fronte,68 Ed ecco si videro davanti gli accampamenti degli stranieri, i quali avevan loro tesa un'imboscata. Mentre (Gionata) andava loro incontro,
69 quando quelli che erano appostati sbucarono dalle loro posizioni e attaccarono battaglia.69 quelle erano nell'imboscata, vennero fuori loro nascondigli, e attaccarono la battaglia.
70 Tutti gli uomini di Giònata fuggirono, nessuno di loro rimase, se non Mattatia, figlio di Assalonne, e Giuda, figlio di Calfì, comandanti di contingenti dell’esercito.70 Allora quelli che erano con Gionata si diedero tutti alla fuga: non restò nessuno, ad eccezione di Matatia, figlio di Absalom, e di Giuda, figlio di Calfi, capo dell'esercito.
71 Allora Giònata si stracciò le vesti, si cosparse il capo di polvere e si prostrò a pregare.71 Allora Gionata si stracciò vesti, si gettò della terra sul capo, e pregò.
72 Poi ritornò a combattere contro di loro, li sconfisse e li costrinse alla fuga.72 Poi tornò contro di essi a combatterli, e li mise in fuga, dopo averli attaccati.
73 I suoi che erano fuggiti, quando videro ciò, ritornarono a lui e con lui si diedero all’inseguimento fino a Kedes, dov’era il loro accampamento, e là anche loro si accamparono.73 E la sua gente che fuggiva, veduto questo, tornarono a lui, e inseguirono tutti insieme con lui il nemico fino a Cades, dove aveva il campo: arrivaron fin là.
74 Gli stranieri caduti in quel giorno furono circa tremila. Giònata tornò poi a Gerusalemme.74 E degli stranieri in quel giorno ne perirono tre mila, e Gionata tornò in Gerusalemme.