Scrutatio

Venerdi, 19 aprile 2024 - San Leone IX Papa ( Letture di oggi)

Tobia 5


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1Allora Tobia rispose al padre: «Quanto mi hai comandato io farò, o padre.2Ma come potrò riprendere la somma, dal momento che lui non conosce me, né io conosco lui? Che segno posso dargli, perché mi riconosca, mi creda e mi consegni il denaro? Inoltre non sono pratico delle strade da prendere per andare in Media».3Rispose Tobi a suo figlio Tobia: «Mi ha dato un documento autografo e anch’io gli ho apposto il mio autografo: lo divisi in due parti e ne prendemmo ciascuno una parte; la sua parte la lasciai presso di lui con il denaro. Sono ora vent’anni da quando ho depositato quella somma. Cércati dunque, o figlio, un uomo di fiducia che si metta in viaggio con te. Lo pagheremo per tutto il tempo fino al tuo ritorno. Va’ dunque da Gabaèl a ritirare il denaro».
4Uscì Tobia in cerca di qualcuno pratico della strada, che lo accompagnasse nella Media. Uscì e si trovò davanti l’angelo Raffaele, non sospettando minimamente che fosse un angelo di Dio.5Gli disse: «Di dove sei, o giovane?». Rispose: «Sono uno dei tuoi fratelli Israeliti, e sono venuto qui a cercare lavoro». Riprese Tobia: «Conosci la strada per andare nella Media?».6Gli disse: «Certo, parecchie volte sono stato là e conosco bene tutte le strade. Spesso sono andato nella Media e ho alloggiato presso Gabaèl, un nostro fratello che abita a Rage di Media. Ci sono due giorni di cammino da Ecbàtana a Rage. Rage è sulle montagne ed Ecbàtana è nella pianura».7Allora Tobia gli disse: «Aspetta, o giovane, che vada ad avvertire mio padre. Ho bisogno che tu venga con me e ti pagherò il tuo salario».8Gli rispose: «Ecco, ti attendo; però non tardare».
9Tobia andò ad informare suo padre Tobi dicendogli: «Ecco, ho trovato un uomo tra i nostri fratelli Israeliti». Gli rispose: «Chiamalo, perché io sappia di che famiglia e di che tribù è e se è persona fidata per venire con te, o figlio».10Tobia uscì a chiamarlo e gli disse: «O giovane, mio padre ti chiama». Entrò da lui. Tobi lo salutò per primo e l’altro gli disse: «Possa tu avere molta gioia!». Tobi rispose: «Che gioia posso ancora avere? Sono un uomo menomato negli occhi; non vedo la luce del cielo, ma mi trovo nell’oscurità come i morti che non contemplano più la luce. Pur vivendo, mi sento tra i morti; avverto la voce degli uomini, ma non li vedo». Gli rispose: «Fatti coraggio, Dio non tarderà a guarirti; fatti coraggio!». E Tobi: «Mio figlio Tobia vuole andare nella Media. Non potresti andare con lui e fargli da guida? Io ti pagherò, fratello!». Rispose: «Sì, posso accompagnarlo; conosco tutte le strade. Mi sono recato spesso nella Media. Ho attraversato tutte le sue pianure e i suoi monti e ne conosco tutte le strade».11Tobi gli disse: «Fratello, di che famiglia e di che tribù sei? Dimmelo, fratello».12Ed egli: «Che t’importa la tribù?». L’altro gli disse: «Voglio sapere con verità, fratello, di chi tu sei figlio e il tuo vero nome».13Rispose: «Sono Azaria, figlio di Anania il grande, uno dei tuoi fratelli».14Gli disse allora: «Sii benvenuto e in buona salute, o fratello! Non avertene a male, fratello, se ho voluto sapere la verità sulla tua famiglia. Tu dunque sei mio parente, di buona e distinta discendenza! Conoscevo Anania e Natan, i due figli di Semeia il grande. Venivano con me a Gerusalemme e là facevano adorazione insieme con me; non hanno abbandonato la retta via. I tuoi fratelli sono brava gente; tu sei di buona radice: sii benvenuto!».15Continuò: «Ti do come ricompensa una dracma al giorno, e per quanto riguarda il tuo mantenimento lo stesso che a mio figlio.16Fa’ dunque il viaggio con mio figlio e poi ti darò ancora qualcosa di più».17Gli disse: «Farò il viaggio con lui. Non temere: partiremo sani, e sani ritorneremo da te, perché la strada è sicura». Tobi gli disse: «Sia con te la benedizione, o fratello!». Si rivolse poi al figlio e gli disse: «Figlio, prepara quanto occorre per il viaggio e parti con questo tuo fratello. Dio, che è nei cieli, vi conservi sani fin là e vi restituisca a me sani e salvi; il suo angelo vi accompagni e vi conduca a salvezza, o figlio!».
Tobia uscì per mettersi in cammino e baciò il padre e la madre. E Tobi gli disse: «Fa’ buon viaggio!».
18Allora la madre si mise a piangere e disse a Tobi: «Perché hai voluto che mio figlio partisse? Non è lui il bastone della nostra mano, che è sempre stato in casa con noi?19Non temere di aggiungere denaro a denaro; esso non vale nulla in confronto a nostro figlio.20Quello che per vivere ci è stato dato dal Signore è sufficiente per noi».21Le disse: «Non stare in pensiero: nostro figlio farà buon viaggio e tornerà in buona salute da noi. I tuoi occhi lo vedranno il giorno in cui tornerà sano e salvo da te.22Non stare in pensiero, non temere per loro, o sorella. Un angelo buono infatti lo accompagnerà, il suo viaggio andrà bene e tornerà sano e salvo».23Ed ella cessò di piangere.

Note:

Tb 5,3:ciascuno una parte: aggiunta con la vet.lat.

Tb 5,4:l'angelo Raffaele: a parte le espressioni «l'angelo di Jahve» o «l'angelo di Dio» che, nei testi più arcaici, indicano l'apparire visibile di Dio (cf. Gen 16,7+), gli angeli sono creature distinte da Dio, membri della sua corte celeste (chiamati «figli di Dio», Gb 1,6 ; cf. Sal 29,1+ ; «santi», Gb 5,1 ; «esercito del cielo» 1Re 22,19; Ne 9,6; Sal 103,21; Sal 148,2). Il prologo del libro di Giobbe presenta la loro assemblea (Gb 1,6; Gb 2,1), da cui partono i messaggeri (è il significato etimologico della parola «angelo») che Dio manda sulla terra. A volte si tratta di angeli di distruzione [cf. Es 12,23+; 2Re 19,35; Ez 9,1; Sal 78,49 ; altre volte sono angeli custodi delle nazioni e degli individui. (cf. Es 23,20+; Dn 10,13+). Raffaele è inviato come guida di Tobia (Tb 3,17 , cf. Gen 24,7). Sul tema della funzione di intermediari degli angeli nella profezia, cf. Ez 40,3+ . La dottrina si svilupperà nel giudaismo e nel NT.

Tb 5,6:Rage di Media: con vet. lat. (cf. Tb 1,14; Tb 4,1); S legge «Ecbatana (di Media)». In questo v, geografia imprecisa; Ecbatana, oggi Hamadan, è piuttosto distante da Rage, oggi Rai, vicino a Teheran (cf. introduzione a Tb-Gdt-Est). Ma l'autore non ha preoccupazioni di esattezza geografica: gli interessa soltanto di localizzare il racconto in una regione lontana.

Tb 5,19:si lasci perdere il denaro: conget.; il greco: «il denaro al denaro». Questo v fa confondere i traduttori. Si può interpretare «il denaro (di laggiù) non si aggiunga al denaro (di qui) ma vada in cambio di nostro figlio»; oppure, correggendo: «il denaro non passi avanti al figlio, ma sia senza valore a confronto con nostro figlio». L'idea che il denaro non debba essere anteposto al figlio sembra suggerita dal contesto.

Tb 5,22:sorella: appellativo dato sia alla sposa che alla fidanzata in Tb 8,4; Tb 8,7; Tb 8,21 e in Ct 4,9s; Ct 5,1; Ct 5,2 ; cf. Tb 8,1 . In BJ il v 22 inizia uno stico più avanti e il v 23 è numerato come 6,1.