Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Secondo libro dei Re 5


font
BIBBIA CEI 2008BIBLIA
1 Naamàn, comandante dell’esercito del re di Aram, era un personaggio autorevole presso il suo signore e stimato, perché per suo mezzo il Signore aveva concesso la salvezza agli Aramei. Ma quest’uomo prode era lebbroso.1 Naamán, jefe del ejército del rey de Aram, era hombre muy estimado y favorecido por su señor, porque por su medio había dado Yahveh la victoria a Aram. Este hombre era poderoso, pero tenía lepra.
2 Ora bande aramee avevano condotto via prigioniera dalla terra d’Israele una ragazza, che era finita al servizio della moglie di Naamàn.2 Habiendo salido algunas bandas de arameos, trajeron de la tierra de Israel una muchachita que se quedó al servicio de la mujer de Naamán.
3 Lei disse alla padrona: «Oh, se il mio signore potesse presentarsi al profeta che è a Samaria, certo lo libererebbe dalla sua lebbra».3 Dijo ella a su señora: «Ah, si mi señor pudiera presentarse al profeta que hay en Samaría, pues le curaría de su lepra».
4 Naamàn andò a riferire al suo signore: «La ragazza che proviene dalla terra d’Israele ha detto così e così».4 Fue él y se lo manisfestó a su señor diciendo: «Esto y esto ha dicho la muchacha israelita».
5 Il re di Aram gli disse: «Va’ pure, io stesso invierò una lettera al re d’Israele». Partì dunque, prendendo con sé dieci talenti d’argento, seimila sicli d’oro e dieci mute di abiti.5 Dijo el rey de Aram: «Anda y vete; yo enviaré una carta al rey de Israel». Fue y tomó en su mano diez talentos de plata, 6.000 siclos de oro y diez vestidos nuevos.
6 Portò la lettera al re d’Israele, nella quale si diceva: «Orbene, insieme con questa lettera ho mandato da te Naamàn, mio ministro, perché tu lo liberi dalla sua lebbra».6 Llevó al rey de Israel la carta que decía: «Con la presente, te envío a mi siervo Naamán, para que le cures de su lepra».
7 Letta la lettera, il re d’Israele si stracciò le vesti dicendo: «Sono forse Dio per dare la morte o la vita, perché costui mi ordini di liberare un uomo dalla sua lebbra? Riconoscete e vedete che egli evidentemente cerca pretesti contro di me».
7 Al leer la carta el rey de Israel, desgarró sus vestidos diciendo: «¿Acaso soy yo Dios para dar muerte y vida, pues éste me manda a que cure a un hombre de su lepra? Reconoced y ved que me busca querella».
8 Quando Eliseo, uomo di Dio, seppe che il re d’Israele si era stracciate le vesti, mandò a dire al re: «Perché ti sei stracciato le vesti? Quell’uomo venga da me e saprà che c’è un profeta in Israele».8 Cuando Eliseo, el hombre de Dios, oyó que el rey de Israel había rasgado sus vestidos, envió a decir al rey: «¿Por qué has rasgado tus vestidos? Que venga a mí y sabrá que hay un profeta en Israel».
9 Naamàn arrivò con i suoi cavalli e con il suo carro e si fermò alla porta della casa di Eliseo.9 Llegó Naamán con sus caballos y su carro y se detuvo a la entrada de la casa de Eliseo.
10 Eliseo gli mandò un messaggero per dirgli: «Va’, bàgnati sette volte nel Giordano: il tuo corpo ti ritornerà sano e sarai purificato».10 Eliseo envió un mensajero a decirle: «Vete y lávate siete veces en el Jordán y tu carne se te volverá limpia».
11 Naamàn si sdegnò e se ne andò dicendo: «Ecco, io pensavo: “Certo, verrà fuori e, stando in piedi, invocherà il nome del Signore, suo Dio, agiterà la sua mano verso la parte malata e toglierà la lebbra”.11 Se irritó Naamán y se marchaba diciendo: «Yo que había dicho: ¡Seguramente saldrá, se detendrá, invocará el nombre de Yahveh su Dios, frotará con su mano mi parte enferma y sanaré de la lepra!
12 Forse l’Abanà e il Parpar, fiumi di Damasco, non sono migliori di tutte le acque d’Israele? Non potrei bagnarmi in quelli per purificarmi?». Si voltò e se ne partì adirato.12 ¿Acaso el Abaná y el Farfar, ríos de Damasco, no son mejores que todas las aguas de Israel? ¿No podría bañarme en ellos para quedar limpio?» Y, dando la vuelta, partió encolerizado.
13 Gli si avvicinarono i suoi servi e gli dissero: «Padre mio, se il profeta ti avesse ordinato una gran cosa, non l’avresti forse eseguita? Tanto più ora che ti ha detto: “Bàgnati e sarai purificato”».13 Se acercaron sus servidores, le hablaron y le dijeron: «Padre mío; si el profeta te hubiera mandado una cosa difícil ¿es que no la hubieras hecho? ¡Cuánto más habiéndote dicho: Lávate y quedarás limpio!»
14 Egli allora scese e si immerse nel Giordano sette volte, secondo la parola dell’uomo di Dio, e il suo corpo ridivenne come il corpo di un ragazzo; egli era purificato.
14 Bajó, pues, y se sumergió siete veces en el Jordán, según la palabra del hombre de Dios, y su carne se tornó como la carne de un niño pequeño, y quedó limpio.
15 Tornò con tutto il seguito dall’uomo di Dio; entrò e stette davanti a lui dicendo: «Ecco, ora so che non c’è Dio su tutta la terra se non in Israele. Adesso accetta un dono dal tuo servo».15 Se volvió al hombre de Dios, él y todo su acompañamiento, llegó, se detuvo ante él y dijo: «Ahora conozco bien que no hay en toda la tierra otro Dios que el de Israel. Así pues, recibe un presente de tu siervo».
16 Quello disse: «Per la vita del Signore, alla cui presenza io sto, non lo prenderò». L’altro insisteva perché accettasse, ma egli rifiutò.16 Pero él dijo: «Vive Yahveh a quien sirvo, que no lo aceptaré»; le insistió para que lo recibiera, pero no quiso.
17 Allora Naamàn disse: «Se è no, sia permesso almeno al tuo servo di caricare qui tanta terra quanta ne porta una coppia di muli, perché il tuo servo non intende compiere più un olocausto o un sacrificio ad altri dèi, ma solo al Signore.17 Dijo Naamán: «Ya que no, que se dé a tu siervo, de esta tierra, la carga de dos mulos, porque tu siervo ya no ofrecerá holocausto ni sacrificio a otros dioses sino a Yahveh.
18 Però il Signore perdoni il tuo servo per questa azione: quando il mio signore entra nel tempio di Rimmon per prostrarsi, si appoggia al mio braccio e anche io mi prostro nel tempio di Rimmon, mentre egli si prostra nel tempio di Rimmon. Il Signore perdoni il tuo servo per questa azione».18 Que Yahveh dispense a su siervo por tener que postrarse en el templo de Rimmón cuando mi señor entre en el templo para adorar allí, apoyado en mi brazo; que Yahveh dispense a tu siervo por ello».
19 Egli disse: «Va’ in pace». Partì da lui e fece un bel tratto di strada.
19 El le dijo: «Vete en paz». Y se alejó de él una cierta distancia.
20 Giezi, servo di Eliseo, uomo di Dio, disse fra sé: «Ecco, il mio signore ha rinunciato a prendere dalla mano di questo arameo, Naamàn, ciò che egli aveva portato; per la vita del Signore, gli correrò dietro e prenderò qualche cosa da lui».20 Guejazí, el criado de Eliseo, el hombre de Dios, se dijo: «Mi amo ha sido indulgente con Naamán, ese arameo, al no aceptar de su mano lo que traía. ¡Vive Yahveh!, que voy a correr tras él y tomaré algo de su mano».
21 Giezi inseguì Naamàn. Naamàn, vedendolo correre verso di sé, saltò giù dal carro per andargli incontro e gli domandò: «Tutto bene?».21 Guejazí partió en seguimiento de Naamán. Naamán vio que corría tras de él y saltó del carro a su encuentro y dijo: «Todo va bien?»
22 Quello rispose: «Tutto bene. Il mio signore mi ha mandato a dirti: “Ecco, proprio ora, sono giunti da me due giovani dalle montagne di Èfraim, da parte dei figli dei profeti. Da’ loro un talento d’argento e due mute di abiti”».22 Respondió: «Bien. Mi señor me envía a decirte: Acaban de llegar a mí dos jovenes de la montaña de Efraím, de la comunidad de los profetas; dame, por favor, para ellos un talento de plata y dos vestidos de fiesta».
23 Naamàn disse: «È meglio che tu prenda due talenti», e insistette con lui. Chiuse due talenti d’argento in due sacchi insieme con due mute di abiti e li diede a due suoi servi, che li portarono davanti a Giezi.23 Dijo Naamán: «Dígnate aceptar dos talentos y dos vestidos de fiesta». Le insistió, y metió dos talentos de plata en dos sacos y se lo entregó a dos de sus criados que lo llevaron delante de él.
24 Giunto alla collina, questi prese dalla loro mano il tutto e lo depose in casa, quindi rimandò quegli uomini, che se ne andarono.24 Cuando llegó a Ofel, lo tomó de sus manos, y lo puso en la casa y despidió a los hombres, que se fueron.
25 Poi egli andò a presentarsi al suo signore. Eliseo gli domandò: «Giezi, da dove vieni?». Rispose: «Il tuo servo non è andato da nessuna parte».25 Cuando llegó y se presentó a su señor, Eliseo le dijo: «¿De dónde vienes Guejazí?» Respondió él: «Tu siervo no ha ido ni aquí ni allá».
26 Egli disse: «Non ero forse presente in spirito quando quell’uomo si voltò dal suo carro per venirti incontro? Era forse il tempo di accettare denaro e di accettare abiti, oliveti, vigne, bestiame minuto e grosso, schiavi e schiave?26 Le replicó: «¿No iba contigo mi corazón cuando un hombre saltó de su carro a tu encuentro? Ahora has recibido plata y puedes adquirir jardines, olivares y viñas, rebaños de ovejas y bueyes, siervos y siervas.
27 Ma la lebbra di Naamàn si attaccherà a te e alla tua discendenza per sempre». Uscì da lui lebbroso, bianco come la neve.27 Pero la lepra de Naamán se pegará a ti y a tu descendencia para siempre». Y salió de su presencia con lepra blanca como la nieve.