Scrutatio

Venerdi, 19 aprile 2024 - San Leone IX Papa ( Letture di oggi)

Secondo libro dei Re 20


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1In quei giorni Ezechia si ammalò mortalmente. Il profeta Isaia, figlio di Amoz, si recò da lui e gli disse: «Così dice il Signore: “Da’ disposizioni per la tua casa, perché tu morirai e non vivrai”».2Ezechia allora voltò la faccia verso la parete e pregò il Signore dicendo:3«Signore, ricòrdati che ho camminato davanti a te con fedeltà e con cuore integro e ho compiuto ciò che è buono ai tuoi occhi». Ed Ezechia fece un gran pianto.
4Prima che Isaia uscisse dal cortile centrale, la parola del Signore fu rivolta a lui, dicendo:5«Torna indietro e riferisci a Ezechia, principe del mio popolo: “Così dice il Signore, Dio di Davide, tuo padre: Ho udito la tua preghiera e ho visto le tue lacrime; ecco, io ti guarirò: fra tre giorni salirai al tempio del Signore.6Aggiungerò ai tuoi giorni quindici anni. Libererò te e questa città dalla mano del re d’Assiria; proteggerò questa città per amore di me e di Davide, mio servo”».7Isaia disse: «Andate a prendere un impiastro di fichi». Andarono a prenderlo, lo posero sull’ulcera e il re guarì.
8Ezechia disse a Isaia: «Qual è il segno che il Signore mi guarirà e che fra tre giorni salirò al tempio del Signore?».9Isaia rispose: «Da parte del Signore questo ti sia come segno che il Signore manterrà questa promessa che ti ha fatto: vuoi che l’ombra avanzi di dieci gradi oppure che retroceda di dieci gradi?».10Ezechia disse: «È facile per l’ombra allungarsi di dieci gradi. Non così! L’ombra deve tornare indietro di dieci gradi».11Il profeta Isaia invocò il Signore che fece tornare indietro di dieci gradi l’ombra sulla meridiana, che era già scesa sull’orologio di Acaz.
12In quel tempo Merodac-Baladàn, figlio di Baladàn, re di Babilonia, mandò lettere e un dono a Ezechia, perché aveva sentito che Ezechia era stato malato.13Ezechia ne fu molto lieto e mostrò agli inviati tutto il tesoro, l’argento e l’oro, gli aromi e l’olio prezioso, il suo arsenale e quanto si trovava nei suoi magazzini; non ci fu nulla che Ezechia non mostrasse loro nella reggia e in tutto il suo regno.
14Allora il profeta Isaia si presentò al re Ezechia e gli domandò: «Che cosa hanno detto quegli uomini e da dove sono venuti a te?». Ezechia rispose: «Sono venuti da una regione lontana, da Babilonia».15Quegli soggiunse: «Che cosa hanno visto nella tua reggia?». Ezechia rispose: «Hanno visto quanto si trova nella mia reggia; non c’è nulla nei miei magazzini che io non abbia mostrato loro».
16Allora Isaia disse a Ezechia: «Ascolta la parola del Signore:17“Ecco, verranno giorni nei quali tutto ciò che si trova nella tua reggia e ciò che hanno accumulato i tuoi padri fino ad oggi verrà portato a Babilonia; non resterà nulla, dice il Signore.18Prenderanno i figli che da te saranno usciti e che tu avrai generato, per farne eunuchi nella reggia di Babilonia”».19Ezechia disse a Isaia: «Buona è la parola del Signore, che mi hai riferita». Egli pensava: «Perché no? Almeno vi saranno pace e stabilità nei miei giorni».
20Le altre gesta di Ezechia, tutta la sua potenza, la costruzione della piscina e del canale per introdurre l’acqua nella città, non sono forse descritte nel libro delle Cronache dei re di Giuda?21Ezechia si addormentò con i suoi padri e al suo posto divenne re suo figlio Manasse.

Note:

2Re 20,1ss:Questo c 20 è ripreso in Is 38-39 , con un testo più breve, un ordine dei vv talvolta differente e l'aggiunta del cantico di Ezechia.

2Re 20,1:In quei giorni: indicazione cronologica vaga. Se Ezechia è morto nel 687, i 15 anni del v 6 indicherebbero i tempi che precedono immediatamente l'invasione di Sennàcherib, alla quale fa allusione la fine del medesimo versetto. Questa data sembrerebbe confermata da quella che si puo attribuire all'ambasciata di Merodak-Baladan, che il v 12 mette in rapporto con la guarigione del re.

2Re 20,4:cortile: con versioni; il TM ha: «la città».

2Re 20,8:I vv 8-11 sono un'aggiunta; Ezechia è già guarito nel v 7.

2Re 20,9:vuoi che l'ombra avanzi: conget.; il TM ha: «l'ombra è avanzata».

2Re 20,11:che essa: BJ traduce: «che il sole» (cf. Is 38,8 LXX e sir.), conget. imposta dal genere del verbo che segue. sulla meridiana: BJ traduce: «i gradini della camera alta», aggiunta secondo i manoscritti di Isaia di Qumran (Is 38,8). Secondo BJ non si tratta quindi di una meridiana ma della scala che porta alla camera alta costruita da Acaz (cf. 2Re 23,12+).

2Re 20,12:Merodak-Baladan: in assiro Marduk-Apal-Iddina («Marduk ha dato un figlio»), campione dell'indipendenza babilonese contro l'Assiria. Regnò a Babilonia in un primo tempo dal 721 al 2Re 710, poi 9 mesi nel 703. Allora probabilmente cerco in Ezechia un alleato contro l'Assiria. - Alla fine del v BJ aggiunge «e la sua guarigione» (Is 39,1); il TM ha: «Ezechia».

2Re 20,13:gioì: con versioni, Is 39,2 ; il TM ha: «ascoltò».

2Re 20,19b:Isaia predice il saccheggio di Gerusalemme e la deportazione dei suoi notabili (cf. 2Re 24,13s). Ezechia ne conclude egoisticamente che i suoi giorni almeno saranno tranquilli; ma la seconda metà del v, assente in una parte dei LXX, è forse una glossa. La risposta di Ezechia avrebbe soltanto espresso la sua rassegnazione.

2Re 20,20:del canale, con cui portò la acqua nella città: la fonte di Ghicon (1Re 1,33) era fuori della città. Ezechia fece scavare nella roccia un canale per portare l'acqua alla piscina detta di Siloe (Gv 9,7), il «serbatoio» di Is 22,11 e Sir 48,17 , all'interno delle mura. Questo canale sostituiva un canale più antico, scavato in parte a cielo aperto sul fianco orientale del monte Sion, e che portava le acque a un'altra piscina, posta un poco più in basso della piscina di Siloe (Is 7,3; 2Re 18,17 = Is 36,2; Is 22,9).