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Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Secondo libro dei Re 25


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BIBBIA CEI 2008LA SACRA BIBBIA
1 Nell’anno nono del suo regno, nel decimo mese, il dieci del mese, Nabucodònosor, re di Babilonia, con tutto il suo esercito arrivò a Gerusalemme, si accampò contro di essa e vi costruirono intorno opere d'assedio.1 Il nono anno del suo regno, il decimo mese, il dieci del mese, Nabucodònosor, re di Babilonia, venne con tutto il suo esercito contro Gerusalemme, s'accampò davanti ad essa e le costruirono intorno delle trincee.
2 La città rimase assediata fino all’undicesimo anno del re Sedecìa.2 La città rimase assediata fino all'undicesimo anno del re Sedecia.
3 Al quarto mese, il nove del mese, quando la fame dominava la città e non c’era più pane per il popolo della terra,3 Il quarto mese, il nove del mese, la fame era così grave in città che non v'era più pane per il popolo della terra.
4 fu aperta una breccia nella città. Allora tutti i soldati fuggirono di notte per la via della porta tra le due mura, presso il giardino del re, e, mentre i Caldei erano intorno alla città, presero la via dell'Araba.
4 Allora fu praticata una breccia nella città e il re fuggì con tutti gli uomini atti a combattere, di notte, per la porta tra le due mura che si trovava presso il giardino del re, mentre i Caldei circondavano la città, e prese la via dell'Araba.
5 I soldati dei Caldei inseguirono il re e lo raggiunsero nelle steppe di Gerico, mentre tutto il suo esercito si disperse, allontanandosi da lui.5 Ma l'esercito dei Caldei inseguì il re e lo raggiunse nella pianura di Gerico, mentre tutto l'esercito si disperdeva lontano da lui.
6 Presero il re e lo condussero dal re di Babilonia a Ribla; si pronunciò la sentenza su di lui.6 Catturato che ebbero il re, lo condussero a Ribla dal re di Babilonia che pronunciò contro di lui la sentenza.
7 I figli di Sedecìa furono ammazzati davanti ai suoi occhi; Nabucodònosor fece cavare gli occhi a Sedecìa, lo fece mettere in catene e lo condusse a Babilonia.
7 Fece uccidere i figli di Sedecia sotto gli occhi di questi, poi strappò gli occhi di Sedecia e, dopo averlo legato con catene, lo condusse a Babilonia.
8 Il settimo giorno del quinto mese – era l’anno diciannovesimo del re Nabucodònosor, re di Babilonia – Nabuzaradàn, capo delle guardie, ufficiale del re di Babilonia, entrò in Gerusalemme.8 Il quinto mese, il sette del mese, corrispondente al diciannovesimo anno di Nabucodònosor, re di Babilonia, giunse a Gerusalemme Nabuzardàn, comandante della guardia, ufficiale del re di Babilonia.
9 Egli incendiò il tempio del Signore e la reggia e tutte le case di Gerusalemme; diede alle fiamme anche tutte le case dei nobili.9 Egli incendiò il tempio del Signore, il palazzo reale e tutte le case di Gerusalemme.
10 Tutto l’esercito dei Caldei, che era con il capo delle guardie, demolì le mura intorno a Gerusalemme.10 Tutto l'esercito dei Caldei, che era con il comandante della guardia, demolì le mura intorno a Gerusalemme.
11 Nabuzaradàn, capo delle guardie, deportò il resto del popolo che era rimasto in città, i disertori che erano passati al re di Babilonia e il resto della moltitudine.11 Poi Nabuzardàn, comandante dell'esercito, deportò il resto del popolo che era rimasto nella città, gli evasi che erano passati al re di Babilonia e il resto della folla.
12 Il capo delle guardie lasciò parte dei poveri della terra come vignaioli e come agricoltori.
12 Il comandante dell'esercito lasciò una parte dei poveri del paese come vignaioli e agricoltori.
13 I Caldei fecero a pezzi le colonne di bronzo che erano nel tempio del Signore, i carrelli e il Mare di bronzo che erano nel tempio del Signore, e ne portarono il bronzo a Babilonia.13 I Caldei spezzarono le colonne di bronzo che erano nel tempio del Signore, le basi e il mare di bronzo che si trovavano nel tempio del Signore e ne portarono il bronzo a Babilonia.
14 Essi presero anche i recipienti, le palette, i coltelli, le coppe e tutti gli oggetti di bronzo che servivano al culto.14 Presero inoltre le pentole, le palette, i coltelli, le coppe e tutti gli oggetti di bronzo necessari per il culto.
15 Il capo delle guardie prese anche i bracieri e i vasi per l’aspersione, quanto era d’oro e d’argento.15 Il comandante della guardia asportò pure gli incensieri e i vassoi, tutto ciò che era d'oro e d'argento.
16 Quanto alle due colonne, all’unico Mare e ai carrelli, che aveva fatto Salomone per il tempio del Signore, non si poteva calcolare quale fosse il peso del bronzo di tutti questi oggetti.16 Prese ancora ambedue le colonne, il mare di bronzo e i bacini che Salomone aveva fatto per il tempio del Signore. Il peso del bronzo di tutti questi oggetti era incalcolabile.
17 L’altezza di una colonna era di diciotto cubiti, il capitello sopra di essa era di bronzo, e l’altezza del capitello era di cinque cubiti; tutto intorno al capitello c’erano un reticolo e melagrane, e il tutto era di bronzo. Così pure era l’altra colonna.
17 L'altezza di una colonna era di diciotto cubiti; su di essa si trovava un capitello di bronzo la cui altezza era di cinque cubiti; intorno al capitello v'era una rete con melograne; il tutto era di bronzo. Identica a questa era la seconda colonna.
18 Il capo delle guardie fece prigioniero Seraià, sacerdote capo, e Sofonia, sacerdote del secondo ordine, insieme ai tre custodi della soglia.18 Il comandante della guardia catturò il sacerdote capo Seraià, il sacerdote in seconda Zofonia e i tre custodi della soglia.
19 Dalla città egli fece prigionieri un cortigiano, che era a capo dei soldati, cinque uomini fra gli intimi del re, i quali furono trovati nella città, lo scriba del comandante dell’esercito, che arruolava il popolo della terra, e sessanta uomini del popolo della terra, trovati nella città.19 Dalla città prese anche uno degli eunuchi che era preposto agli uomini di guerra e cinque tra i familiari del re che si trovavano in città; così pure lo scriba del capo dell'esercito, addetto al reclutamento del popolo della terra e sessanta uomini del popolo della terra che si trovavano in città.
20 Nabuzaradàn, capo delle guardie, li prese e li condusse al re di Babilonia, a Ribla.20 Catturati che li ebbe, Nabuzardàn, comandante della guardia, li condusse dal re di Babilonia a Ribla.
21 Il re di Babilonia li colpì e li fece morire a Ribla, nel paese di Camat. Così fu deportato Giuda dalla sua terra.
21 Il re di Babilonia li fece uccidere a Ribla, nel paese di Camat. Così Giuda fu deportato lontano dalla sua terra.
22 Quanto al popolo rimasto nella terra di Giuda, lasciatovi da Nabucodònosor, re di Babilonia, gli fu posto a capo Godolia figlio di Achikàm, figlio di Safan.22 Alla popolazione rimasta in terra di Giuda, perché ivi lasciata da Nabucodònosor, re di Babilonia, questi prepose Godolia, figlio di Achikam, figlio di Safàn.
23 Quando tutti i capi delle bande armate e i loro uomini udirono che il re di Babilonia aveva messo a capo Godolia, vennero da Godolia a Mispa. Essi erano: Ismaele, figlio di Netania, Giovanni, figlio di Karèach, Seraià, figlio di Tancùmet il Netofatita, e Iaazania, figlio del Maacatita, insieme con i loro uomini.23 Quando tutti i comandanti delle truppe e i loro uomini seppero che il re di Babilonia aveva creato governatore Godolia, si recarono da lui a Mizpà: essi erano Ismaele figlio di Netania, Giovanni figlio di Kareach, Seraia figlio di Tancumet, da Netofa, Iaazania, figlio del Maacatita assieme ai loro uomini.
24 Godolia giurò a loro e ai loro uomini e disse loro: «Non temete gli ufficiali dei Caldei; rimanete nella terra e servite il re di Babilonia e vi troverete bene».
24 Godolia giurò ad essi e ai loro uomini: "Non abbiate paura dei Caldei; dimorate nel paese, servite il re di Babilonia e vi troverete bene".
25 Nel settimo mese venne Ismaele, figlio di Netania, figlio di Elisamà, di stirpe regale, con dieci uomini; costoro colpirono a morte Godolia, e anche i Giudei e i Caldei che erano con lui a Mispa.25 Il settimo mese però arrivò Ismaele, figlio di Netania, figlio di Elisama, di stirpe reale, che aveva con sé dieci uomini. Essi colpirono a morte Godolia, i Giudei e i Caldei che erano con lui a Mizpà.
26 Tutto il popolo, dal più piccolo al più grande, e i comandanti dei soldati si levarono per andare in Egitto, perché avevano paura dei Caldei.
26 Allora tutta la popolazione, dal più piccolo al più grande, e i comandanti delle truppe partirono e andarono in Egitto, perché avevano paura dei Caldei.
27 Ora, nell’anno trentasettesimo della deportazione di Ioiachìn, re di Giuda, nel dodicesimo mese, il ventisette del mese, Evil-Merodàc, re di Babilonia, nell’anno in cui divenne re, fece grazia a Ioiachìn, re di Giuda, e lo liberò dalla prigione.27 L'anno trentasettesimo della deportazione di Ioiachìn, re di Giuda, il dodicesimo mese, il ventisette del mese, Evil-Merodàch, re di Babilonia, nell'anno del suo avvento al trono, graziò Ioiachìn re di Giuda e lo liberò dalla prigione.
28 Gli parlò con benevolenza e pose il suo trono al di sopra del trono dei re che si trovavano con lui a Babilonia.28 Gli parlò con benevolenza e gli assegnò un trono superiore ai troni dei re ch'erano con lui a Babilonia.
29 Gli cambiò le vesti da prigioniero e Ioiachìn prese sempre cibo alla presenza di lui per tutti i giorni della sua vita.29 Egli mutò gli abiti di prigioniero e mangiò sempre alla mensa del re per tutto il tempo della sua vita.
30 Dal re gli venne fornito il sostentamento abituale ogni giorno, per tutto il tempo della sua vita.30 Il suo sostentamento quotidiano gli fu procurato dal re giorno per giorno, per tutto il tempo della sua vita.