Scrutatio

Lunedi, 29 aprile 2024 - Santa Caterina da Siena ( Letture di oggi)

Siracide 41


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BIBBIA CEI 1974VULGATA
1 O morte, come è amaro il tuo pensiero
per l'uomo che vive sereno nella sua agiatezza,
per l'uomo senza assilli e fortunato in tutto,
ancora in grado di gustare il cibo!
1 O mors, quam amara est memoria tua
homini pacem habenti in substantiis suis :
2 O morte, è gradita la tua sentenza
all'uomo indigente e privo di forze,
vecchio decrepito e preoccupato di tutto,
al ribelle che ha perduto la pazienza!
2 viro quieto, et cujus viæ directæ sunt in omnibus,
et adhuc valenti accipere cibum !
3 Non temere la sentenza della morte,
ricòrdati dei tuoi predecessori e successori.
3 O mors, bonum est judicium tuum homini indigenti,
et qui minoratur viribus,
4 Questo è il decreto del Signore per ogni uomo;
perché ribellarsi al volere dell'Altissimo?
Siano dieci, cento, mille anni;
negli inferi non ci sono recriminazioni sulla vita.

4 defecto ætate, et cui de omnibus cura est,
et incredibili, qui perdit patientiam !
5 Figli abominevoli sono i figli dei peccatori,
una stirpe empia è nella dimora dei malvagi.
5 Noli metuere judicium mortis :
memento quæ ante te fuerunt,
et quæ superventura sunt tibi :
hoc judicium a Domino omni carni.
6 L'eredità dei figli dei peccatori andrà in rovina,
con la loro discendenza continuerà il disonore.
6 Et quid superveniet tibi in beneplacito Altissimi ?
sive decem, sive centum, sive mille anni :
7 Contro un padre empio imprecano i figli,
perché sono disprezzati a causa sua.
7 non est enim in inferno accusatio vitæ.
8 Guai a voi, uomini empi,
che avete abbandonato la legge di Dio altissimo!
8 Filii abominationum fiunt filii peccatorum,
et qui conversantur secus domos impiorum.
9 Quando nascete, nascete per la maledizione;
quando morite, erediterete la maledizione.
9 Filiorum peccatorum periet hæreditas,
et cum semine illorum assiduitas opprobrii.
10 Quanto è dalla terra ritornerà alla terra,
così gli empi dalla maledizione alla distruzione.
10 De patre impio queruntur filii,
quoniam propter illum sunt in opprobrio.
11 Il lutto degli uomini riguarda i loro cadaveri,
il nome non buono dei peccatori sarà cancellato.
11 Væ vobis, viri impii,
qui dereliquistis legem Domini Altissimi !
12 Abbi cura del nome, perché esso ti resterà
più di mille grandi tesori d'oro.
12 Et si nati fueritis, in maledictione nascemini :
et si mortui fueritis, in maledictione erit pars vestra.
13 I giorni di una vita felice sono contati,
ma un buon nome dura sempre.

13 Omnia quæ de terra sunt in terram convertentur :
sic impii a maledicto in perditionem.
14 Figli, custodite l'istruzione in pace;
ma sapienza nascosta e tesoro invisibile,
l'una e l'altro a che servono?
14 Luctus hominum in corpore ipsorum :
nomen autem impiorum delebitur.
15 Meglio chi nasconde la sua stoltezza
di chi nasconde la sua sapienza.
15 Curam habe de bono nomine :
hoc enim magis permanebit tibi
quam mille thesauri pretiosi et magni.
16 Pertanto provate vergogna in vista della mia parola,
perché non è bene arrossire per qualsiasi vergogna;
non tutti stimano secondo verità tutte le cose.
16 Bonæ vitæ numerus dierum :
bonum autem nomen permanebit in ævum.
17 Vergognatevi della prostituzione davanti al padre e
alla madre
della menzogna davanti a un capo e a un potente,
17 Disciplinam in pace conservate, filii :
sapientia enim abscondita, et thesaurus invisus,
quæ utilitas in utrisque ?
18 del delitto davanti a un giudice e a un magistrato,
dell'empietà davanti all'assemblea del popolo,
18 Melior est homo qui abscondit stultitiam suam,
quam homo qui abscondit sapientiam suam.
19 della slealtà davanti al compagno e all'amico,
del furto nell'ambiente in cui ti trovi,
19 Verumtamen reveremini in his quæ procedunt de ore meo :
20 di venir meno al giuramento e all'alleanza,
di piegare i gomiti sul pane,
20 non est enim bonum omnem reverentiam observare,
et non omnia omnibus bene placent in fide.
21 del disprezzo di ciò che prendi o che ti è dato,
di non rispondere a quanti salutano,
21 Erubescite a patre et a matre de fornicatione :
et a præsidente et a potente de mendacio :
22 dello sguardo su una donna scostumata,
del rifiuto fatto a un parente,
22 a principe et a judice de delicto :
a synagoga et plebe de iniquitate :
23 dell'appropriazione di eredità o donazione,
del desiderio per una donna sposata,
23 a socio et amico de injustitia,
et de loco in quo habitas :
24 della relazione con la sua schiava,
- non accostarti al suo letto -
24 de furto, de veritate Dei, et testamento :
de discubitu in panibus, et ab obfuscatione dati et accepti :
25 delle parole ingiuriose davanti agli amici
- dopo aver donato, non offendere -
25 a salutantibus de silentio,
a respectu mulieris fornicariæ,
et ab aversione vultus cognati.
26 della ripetizione di quanto hai udito
e della rivelazione di notizie segrete.
26 Ne avertas faciem a proximo tuo,
et ab auferendo partem et non restituendo.
27 Allora sarai veramente pudico
e troverai grazia presso chiunque.
27 Ne respicias mulierem alieni viri,
et ne scruteris ancillam ejus,
neque steteris ad lectum ejus.
28 Ab amicis de sermonibus improperii :
et cum dederis, ne improperes.