Job 26

BIBLIA	BIBBIA CEI 1974
1 Job tomó la palabra y dijo:	1 Giobbe rispose:
2 ¡Qué bien has sostenido al débil y socorrido al brazo inválido!	2 Quanto aiuto hai dato al debole e come hai soccorso il braccio senza forza!
3 ¡Qué bien has aconsejado al ignorante, qué hábil talento has demostrado!	3 Quanti buoni consigli hai dato all'ignorante e con quanta abbondanza hai manifestato la saggezza!
4 ¿A quién has dirigido tus discursos, y de quién es el espíritu que ha salido de ti?	4 A chi hai tu rivolto la parola e qual è lo spirito che da te è uscito?
5 Las Sombras tiemblan bajo tierra, las aguas y sus habitantes se estremecen.	5 I morti tremano sotto terra, come pure le acque e i loro abitanti.
6 Ante él, el Seol está al desnudo, la Perdición al descubierto.	6 Nuda è la tomba davanti a lui e senza velo è l'abisso.
7 El extiende el Septentrión sobre el vacío, sobre la nada suspende la tierra.	7 Egli stende il settentrione sopra il vuoto, tiene sospesa la terra sopra il nulla.
8 El encierra las aguas en sus nubes, sin que bajo su peso el nublado reviente.	8 Rinchiude le acque dentro le nubi, e le nubi non si squarciano sotto il loro peso.
9 El encubre la cara de la luna llena, desplegando sobre ella su nublado.	9 Copre la vista del suo trono stendendovi sopra la sua nube.
10 El trazó un cerco sobre la haz de las aguas, hasta el confín de la luz con las tinieblas,	10 Ha tracciato un cerchio sulle acque, sino al confine tra la luce e le tenebre.
11 Se tambalean las columnas del cielo, presas de terror a su amenaza.	11 Le colonne del cielo si scuotono, sono prese da stupore alla sua minaccia.
12 Con su poder hendió la mar, con su destreza quebró a Ráhab.	12 Con forza agita il mare e con intelligenza doma Raab.
13 Su soplo abrillantó los cielos, su mano traspasó a la Serpiente Huidiza,	13 Al suo soffio si rasserenano i cieli, la sua mano trafigge il serpente tortuoso.
14 Estos son los contornos de sus obras, de que sólo percibimos un apagado eco. Y el trueno de su potencia, ¿quién lo captará?	14 Ecco, questi non sono che i margini delle sue opere; quanto lieve è il sussurro che noi ne percepiamo! Ma il tuono della sua potenza chi può comprenderlo?