Scrutatio

Martedi, 19 marzo 2024 - San Giuseppe ( Letture di oggi)

Isaia 62


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NOVA VULGATABIBBIA
1 Propter Sion non tacebo
et propter Ierusalem non
quiescam,
donec egrediatur ut splendor iustitia eius,
et salus eius ut lampas accendatur.
1 Per amore di Sion non tacerò,
per amore di Gerusalemme non mi darò pace,
finché non sorga come stella la sua giustizia
e la sua salvezza non risplenda come lampada.
2 Et videbunt gentes iustitiam tuam,
et cuncti reges gloriam tuam;
et vocaberis nomine novo,
quod os Domini nominabit.
2 Allora i popoli vedranno la tua giustizia,
tutti i re la tua gloria;
ti si chiamerà con un nome nuovo
che la bocca del Signore indicherà.
3 Et eris corona gloriae in manu Domini,
et diadema regni in manu Dei tui.
3 Sarai una magnifica corona nella mano del Signore,
un diadema regale nella palma del tuo Dio.
4 Non vocaberis ultra Derelicta,
et terra tua non vocabitur amplius Desolata;
sed vocaberis Beneplacitum meum in ea,
et terra tua Nupta,
quia complacuit Domino in te,
et terra tua erit nupta.
4 Nessuno ti chiamerà più Abbandonata,
né la tua terra sarà più detta Devastata,
ma tu sarai chiamata Mio compiacimento
e la tua terra, Sposata,
perché il Signore si compiacerà di te
e la tua terra avrà uno sposo.
5 Nam ut iuvenis uxorem ducit virginem,
ita ducent te filii tui;
ut gaudet sponsus super sponsam,
ita gaudebit super te Deus tuus.
5 Sì, come un giovane sposa una vergine,
così ti sposerà il tuo architetto;
come gioisce lo sposo per la sposa,
così il tuo Dio gioirà per te.
6 Super muros tuos, Ierusalem, constitui custodes;
tota die et tota nocte, in perpetuo non tacebunt.
Qui commonetis Dominum, ne taceatis
6 Sulle tue mura, Gerusalemme,
ho posto sentinelle;
per tutto il giorno e tutta la notte
non taceranno mai.
Voi, che rammentate le promesse al Signore,
non prendetevi mai riposo
7 et ne detis silentium ei,
donec stabiliat et donec ponat Ierusalem
laudem in terra.
7 e neppure a lui date riposo,
finché non abbia ristabilito Gerusalemme
e finché non l'abbia resa il vanto della terra.
8 Iuravit Dominus in dextera sua
et in brachio fortitudinis suae:
“ Non dabo triticum tuum ultra
cibum inimicis tuis,
neque bibent filii alieni
vinum tuum, in quo laborasti.
8 Il Signore ha giurato con la sua destra
e con il suo braccio potente:
"Mai più darò il tuo grano in cibo ai tuoi nemici,
mai più gli stranieri berranno il vino
per il quale tu hai faticato.
9 Quia, qui collegerint illud, comedent
et laudabunt Dominum;
et, qui vindemiam fecerint,
illud bibent in atriis sanctuarii mei.
9 No! Coloro che avranno raccolto il grano
lo mangeranno e canteranno inni al Signore,
coloro che avranno vendemmiato berranno il vino
nei cortili del mio santuario".
10 Transite, transite per portas,
parate viam populo.
Sternite, sternite semitam, eligite lapides,
elevate signum ad populos ”.
10 Passate, passate per le porte,
sgombrate la via al popolo,
spianate, spianate la strada,
liberatela dalle pietre,
innalzate un vessillo per i popoli.
11 Ecce Dominus auditum fecit in extremis terrae:
“ Dicite filiae Sion:
Ecce salus tua venit,
ecce merces eius cum eo,
et praemium eius coram illo.
11 Ecco ciò che il Signore fa sentire
all'estremità della terra:
"Dite alla figlia di Sion:
Ecco, arriva il tuo salvatore;
ecco, ha con sé la sua mercede,
la sua ricompensa è davanti a lui.
12 Et vocabunt eos Populus sanctus,
Redempti a Domino;
tu autem vocaberis Quaesita,
Civitas non derelicta ”.
12 Li chiameranno popolo santo,
redenti del Signore.
E tu sarai chiamata Ricercata,
Città non abbandonata".