Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Jó 41


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VULGATABIBBIA TINTORI
1 Non quasi crudelis suscitabo eum :
quis enim resistere potest vultui meo ?
1 « Io non sarò così crudele da eccitarlo. Chi infatti può resistere alla mia faccia?
2 Quis ante dedit mihi, ut reddam ei ?
omnia quæ sub cælo sunt, mea sunt.
2 Chi m'ha dato per il primo chè io gli abbia a rendere? Tutto ciò che è sotto il cielo è mio.
3 Non parcam ei, et verbis potentibus,
et ad deprecandum compositis.
3 Non lo risparmierò nonostante le sue parole potenti e le sue suppliche.
4 Quis revelabit faciem indumenti ejus ?
et in medium oris ejus quis intrabit ?
4 Chi scoprirà il disopra della sua corazza? Chi entrerà nel mezzo della sua gola?
5 Portas vultus ejus quis aperiet ?
per gyrum dentium ejus formido.
5 Chi aprirà le porte della sua faccia? Sulla chiostra dei suoi denti sta il terrore;
6 Corpus illius quasi scuta fusilia,
compactum squamis se prementibus.
6 il suo corpo è come di scudi fusi e coperto di squame ben serrate insieme:
7 Una uni conjungitur,
et ne spiraculum quidem incedit per eas.
7 l'una è unita all'altra, e tra esse non passa neppure un fil d'aria:
8 Una alteri adhærebit,
et tenentes se nequaquam separabuntur.
8 l'una aderisce all'altra, si tengono strette senza mai separarsi.
9 Sternutatio ejus splendor ignis,
et oculi ejus ut palpebræ diluculi.
9 Il suo starnuto è splendore di fuoco, i suoi occhi sono come le ciglia dell'aurora.
10 De ore ejus lampades procedunt,
sicut tædæ ignis accensæ.
10 Dalla sua bocca escono vampe come tizzoni di fuoco acceso.
11 De naribus ejus procedit fumus,
sicut ollæ succensæ atque ferventis.
11 Dalle sue narici esce fumo come da caldaia bollente sul fuoco.
12 Halitus ejus prunas ardere facit,
et flamma de ore ejus egreditur.
12 Il suo alito fa bruciare i carboni, e una fiamma esce dalla sua bocca.
13 In collo ejus morabitur fortitudo,
et faciem ejus præcedit egestas.
13 Nel suo collo sta la forza e davanti a lui va la miseria.
14 Membra carnium ejus cohærentia sibi :
mittet contra eum fulmina, et ad locum alium non ferentur.
14 Le parti sue carnose sono ben compatte, lanciando contro di lui i fulmini non andranno altrove,
15 Cor ejus indurabitur tamquam lapis,
et stringetur quasi malleatoris incus.
15 il suo cuore è duro come la pietra, saldo come l'incudine del fabbro.
16 Cum sublatus fuerit, timebunt angeli,
et territi purgabuntur.
16 Quando si alza su, gli angeli tremano e sbigottiti si purificano.
17 Cum apprehenderit eum gladius, subsistere non poterit,
neque hasta, neque thorax :
17 Contro di lui nulla può la spada, la lancia e la corazza;
18 reputabit enim quasi paleas ferrum,
et quasi lignum putridum æs.
18 il ferro è per lui come paglia, il bronzo come legno tarlato.
19 Non fugabit eum vir sagittarius :
in stipulam versi sunt ei lapides fundæ.
19 L'arciere non lo metterà in fuga; per lui son di stoppa le pietre della fionda,
20 Quasi stipulam æstimabit malleum,
et deridebit vibrantem hastam.
20 la mazza la crederà un fil di paglia e si burlerà di chi brandisce la lancia.
21 Sub ipso erunt radii solis,
et sternet sibi aurum quasi lutum.
21 Esso avrà sotto di sè i raggi del sole. Si stenderà sopra l'oro come sul fango.
22 Fervescere faciet quasi ollam profundum mare,
et ponet quasi cum unguenta bulliunt.
22 Farà bollire come una caldaia il profondo del maro, lo renderà come unguenti in ebollizione.
23 Post eum lucebit semita :
æstimabit abyssum quasi senescentem.
23 Si lascia dietro una scia luminosa e farà apparire canuto l'abisso.
24 Non est super terram potestas quæ comparetur ei,
qui factus est ut nullum timeret.
24 Non v'è sulla terra potenza chè gli possa esser paragonata, perchè fu fatto per non aver paura di nessuno.
25 Omne sublime videt :
ipse est rex super universos filios superbiæ.
25 Guarda in faccia i più eccelsi, è re su tutti i figli della superbia ».