Scrutatio

Giovedi, 2 maggio 2024 - Sant´ Atanasio ( Letture di oggi)

Vangelo secondo Matteo 11


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NOVA VULGATADIODATI
1 Et factum est, cum consum masset Iesus praecipiens Duodecim discipulissuis, transiit inde, ut doceret et praedicaret in civitatibus eorum.
1 E DOPO che Gesù ebbe finito di dare istruzioni a’ suoi dodici discepoli, egli si partì di là, per insegnare, e per predicar nelle loro città.
2 Ioannes autem, cum audisset in vinculis opera Christi, mittens per discipulossuos2 Or Giovanni, avendo nella prigione udite le opere di Gesù, mandò due dei suoi discepoli, a dirgli:
3 ait illi: “ Tu es qui venturus es, an alium exspectamus? ”.3 Sei tu colui che ha da venire, o pur ne aspetteremo noi un altro?
4 Etrespondens Iesus ait illis: “ Euntes renuntiate Ioanni, quae auditis etvidetis:4 E Gesù, rispondendo, disse loro: Andate, e rapportate a Giovanni le cose che voi udite, e vedete:
5 caeci vident et claudi ambulant, leprosi mundantur et surdi audiuntet mortui resurgunt et pauperes evangelizantur;5 I ciechi ricoverano la vista, e gli zoppi camminano; i lebbrosi son mondati, e i sordi odono; i morti risuscitano, e l’evangelo è annunziato a’ poveri.
6 et beatus est, qui non fueritscandalizatus in me ”.6 E beato è colui che non si sarà scandalezzato di me
7 Illis autem abeuntibus, coepit Iesus dicere ad turbasde Ioanne: “ Quid existis in desertum videre? Arundinem vento agitatam?7 Ora, come essi se ne andavano, Gesù prese a dire alle turbe intorno a Giovanni: Che andaste voi a veder nel deserto? una canna dimenata dal vento?
8 Sedquid existis videre? Hominem mollibus vestitum? Ecce, qui mollibus vestiuntur,in domibus regum sunt.8 Ma pure, che andaste a vedere? un uomo vestito di vestimenti morbidi? ecco, coloro che portano vestimenti morbidi son nelle case dei re.
9 Sed quid existis videre? Prophetam? Etiam, dico vobis,et plus quam prophetam.
9 Ma pure, che andaste a vedere? un profeta? sì certo, vi dico, e più che profeta.
10 Hic est, de quo scriptum est:
"Ecce ego mitto angelum meum ante faciem tuam,
qui praeparabit viam tuam ante te".
10 Perciocchè costui è quello di cui è scritto: Ecco, io mando il mio angelo davanti alla tua faccia, il quale acconcerà il tuo cammino dinanzi a te.
11 Amen dico vobis: Non surrexit inter natos mulierum maior Ioanne Baptista; quiautem minor est in regno caelorum, maior est illo.11 Io vi dico in verità, che fra quelli che son nati di donne, non sorse giammai alcuno maggiore di Giovanni Battista; ma il minimo nel regno de’ cieli è maggior di lui.
12 A diebus autem IoannisBaptistae usque nunc regnum caelorum vim patitur, et violenti rapiunt illud.12 Ora, da’ giorni di Giovanni Battista infino ad ora, il regno de’ cieli è sforzato, ed i violenti lo rapiscono.
13 Omnes enim Prophetae et Lex usque ad Ioannem prophetaverunt;13 Poichè tutti i profeti, e la legge, hanno profetizzato infino a Giovanni.
14 et si vultisrecipere, ipse est Elias, qui venturus est.14 E se voi lo volete accettare, egli è Elia, che dovea venire.
15 Qui habet aures, audiat.
15 Chi ha orecchie per udire, oda
16 Cui autem similem aestimabo generationem istam? Similis est pueris sedentibusin foro, qui clamantes coaequalibus16 Or a chi assomiglierò io questa generazione? Ella è simile a’ fanciulli, che seggono nelle piazze, e gridano a’ lor compagni; e dicono:
17 dicunt:
“Cecinimus vobis, et non saltastis;
lamentavimus, et non planxistis”.
17 Noi vi abbiamo sonato, e voi non avete ballato; vi abbiam cantate lamentevoli canzoni, e voi non avete fatto cordoglio.
18 Venit enim Ioannes neque manducans neque bibens, et dicunt: “Daemoniumhabet!”;18 Poichè Giovanni è venuto, non mangiando, nè bevendo; ed essi dicevano: Egli ha il demonio.
19 venit Filius hominis manducans et bibens, et dicunt: “Ecce homovorax et potator vini, publicanorum amicus et peccatorum!”. Et iustificata estsapientia ab operibus suis ”.
19 Il Figliuol dell’uomo è venuto, mangiando, e bevendo; ed essi dicono: Ecco un mangiatore, e bevitor di vino; amico de’ pubblicani, e de’ peccatori; ma la Sapienza è stata giustificata da’ suoi figliuoli.
20 Tunc coepit exprobrare civitatibus, in quibus factae sunt plurimae virtuteseius, quia non egissent paenitentiam:20 ALLORA egli prese a rimproverare alle città, nelle quali la maggior parte delle sue potenti operazioni erano state fatte, che esse non si erano ravvedute, dicendo:
21 “ Vae tibi, Chorazin! Vae tibi,Bethsaida! Quia si in Tyro et Sidone factae essent virtutes, quae factae sunt invobis, olim in cilicio et cinere paenitentiam egissent.21 Guai a te, Chorazin! Guai a te, Betsaida! perciocchè, se in Tiro e Sidon fossero state fatte le potenti operazioni, che sono state fatte in voi, si sarebbero già anticamente pentite, con sacco e cenere.
22 Verumtamen dicovobis: Tyro et Sidoni remissius erit in die iudicii quam vobis.22 Ma pure io vi dico che Tiro e Sidon saranno più tollerabilmente trattate nel dì del giudizio, che voi.
23 Et tu,Capharnaum, numquid usque in caelum exaltaberis? Usque in infernum descendes!Quia si in Sodomis factae fuissent virtutes, quae factae sunt in te, mansissentusque in hunc diem.23 E tu, o Capernaum, che sei stata innalzata infino al cielo, sarai abbassata fin nell’inferno; perciocchè, se in Sodoma fossero state fatte le potenti operazioni, che sono state fatte in te, ella sarebbe durata infino al dì d’oggi.
24 Verumtamen dico vobis: Terrae Sodomorum remissius erit indie iudicii quam tibi ”.
24 Ma pure io vi dico, che il paese di Sodoma sarà più tollerabilmente trattato nel giorno del giudizio, che tu
25 In illo tempore respondens Iesus dixit: “ Confiteor tibi, Pater, Dominecaeli et terrae, quia abscondisti haec a sapientibus et prudentibus et revelastiea parvulis.25 IN quel tempo Gesù prese a dire: Io ti rendo gloria e lode, o Padre, Signor del cielo e della terra, che tu hai nascoste queste cose a’ savi e intendenti, e le hai rivelate a’ piccoli fanciulli.
26 Ita, Pater, quoniam sic fuit placitum ante te.26 Sì certo, o Padre, perciocchè così ti è piaciuto.
27 Omnia mihitradita sunt a Patre meo; et nemo novit Filium nisi Pater, neque Patrem quisnovit nisi Filius et cui voluerit Filius revelare.
27 Ogni cosa mi è stata data in mano dal Padre mio, e niuno conosce il Figliuolo, se non il Padre; parimente, niuno conosce il Padre, se non il Figliuolo, e colui, a cui il Figliuolo avrà voluto rivelarlo.
28 Venite ad me, omnes, qui laboratis et onerati estis, et ego reficiam vos.28 Venite a me, voi tutti che siete travagliati ed aggravati, ed io vi darò riposo.
29 Tollite iugum meum super vos et discite a me, quia mitis sum et humilis corde,et invenietis requiem animabus vestris.29 Togliete sopra voi il mio giogo, ed imparate da me ch’io son mansueto, ed umil di cuore; e voi troverete riposo alle anime vostre.
30 Iugum enim meum suave, et onus meumleve est ”.
30 Perciocchè il mio giogo è dolce, e il mio carico è leggiero