Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Isaia 65


font
NOVA VULGATABIBBIA TINTORI
1 “ Quaesitus sum ab his, qui non consulebant me,
inventus sum ab his, qui non quaerebant me.
Dixi: “Ecce ego, ecce ego!”
ad gentem, quae non invocabat nomen meum.
1 Mi han cercato quelli che prima non dimandavan di me, mi han trovato quelli che non mi cercavano; e io ho detto: « Eccomi, eccomi » ad una nazione che non invocava il mio nome.
2 Expandi manus meas tota die
ad populum rebellem,
qui graditur in via non bona
post cogitationes suas;
2 Stesi tutto il giorno le mie mani ad un popolo incredulo che cammina per via non buona, dietro alle sue idee.
3 populus, qui ad iracundiam provocat me
ante faciem meam semper,
qui immolant in hortis
et sacrificant super lateres,
3 Ad un popolo che mi provoca a sdegno, in faccia continuamente, che immola nei giardini e sacrifica sui mattoni,
4 qui morantur in sepulcris
et in locis occultis pernoctant,
qui comedunt carnem suillam
et ius abominabile in vasis eorum,
4 che abita nei sepolcri e dorme nei templi degli idoli, che mangia carne di porco ed ha brodo profano nei suoi piatti.
5 qui dicunt: “Recede!
Non appropinques mihi, quia sanctificarem te”.
Isti fumus sunt in naribus meis,
ignis ardens tota die.
5 E dicono: « Allontanati da me, non ti avvicinare, perchè tu sei immondo ». Costoro saran fumo nel mio furore, un fuoco che divamperà per sempre.
6 Ecce scriptum est coram me;
non tacebo, sed retribuam,
et retribuam in sinum eorum
6 Ecco ciò che è scritto dinanzi a me: Io non tacerò, ma renderò, verserò quanto si meritano nel loro seno,
7 iniquitates vestras et iniquitates patrum vestrorum
simul, dicit Dominus,
qui sacrificaverunt super montes
et super colles exprobraverunt mihi;
et remetiar opus eorum primo
in sinu eorum ”.
7 le vostre iniquità con le iniquità dei vostri padri — dice il Signore — i quali sacrificaron sopra i monti, m'oltraggiarono sopra le colline: misurerò la loro mercede per la condotta passata, nel loro seno.
8 Haec dicit Dominus:
“ Quomodo si inveniatur mustum in botro
et dicatur: “Ne dissipes illud,
quoniam benedictio est in eo”,
sic faciam propter servos meos,
ut non disperdam totum.
8 Queste cose dice il Signore: « Come quando si trova un granello in un grappolo si dice: — Non lo mandare a male, perchè è una benedizione — così farò io per amor dei miei servi, non li sterminerò tutti,
9 Et educam de Iacob semen
et de Iuda possidentem montes meos;
et hereditabunt terram electi mei,
et servi mei habitabunt ibi.
9 e farò uscire da Giacobbe una posterità, e da Giuda chi erediterà le mie montagne: le erediteranno i miei eletti, vi abiteranno i miei servi,
10 Et erit Saron in pascua gregum,
et vallis Achor in cubile armentorum
populo meo, qui quaesierunt me.
10 e le pianure diverranno ovili di greggi, e la valle di Achor diverrà letto degli armenti per il mio popolo che mi ha cercato.
11 Vos autem, qui derelinquitis Dominum,
qui obliviscimini montem sanctum meum,
qui ponitis Gad mensam
et amphoram impletis Meni,
11 Ma voi che avete abbandonato il Signore, che avete dimenticata la mia santa montagna, che apparecchiate la tavola alla Fortuna, e vi fate sopra le libazioni,
12 numerabo vos in gladio,
et omnes in caede corruetis;
pro eo quod vocavi, et non respondistis,
locutus sum, et non audistis,
sed fecistis malum in oculis meis
et, quod displicet mihi, elegistis ”.
12 vi conterò colla spada, cadrete tutti nella strage; perchè io vi ho chiamati e non avete risposto, ho parlato e non avete dato ascolto, e avete fatto il male sotto i miei occhi, avete scelto ciò che io non volevo.
13 Propter hoc haec dicit Dominus Deus:
“ Ecce servi mei comedent,
et vos esurietis;
ecce servi mei bibent,
et vos sitietis;
ecce servi mei laetabuntur,
et vos confundemini;
13 Per questo, così dice il Signore Dio: « Ecco i miei servi mangeranno, e voi patirete la fame, ecco i miei servi berranno, e voi patirete la sete;
14 ecce servi mei laudabunt in exsultatione cordis,
et vos clamabitis prae dolore cordis
et prae contritione spiritus ululabitis.
14 ecco i miei servi saranno in festa, e voi sarete nella confusione; ecco i miei servi canteranno laudi per la gioia del cuore, e voi, per l'affanno del vostro cuore, griderete, urlerete per lo strazio del vostro spirito,
15 Et relinquetis nomen vestrum
in iuramentum electis meis:
“Interficiat te Dominus Deus”;
et servos suos vocabit nomine alio.
15 e lascerete come imprecazione il vostro nome ai miei eletti, e il Signore Dio vi farà perire, e chiamerà i suoi servi con altro nome,
16 Quicumque benedicit sibi in terra,
benedicet sibi in Deo Amen;
et, quicumque iurat in terra,
iurabit in Deo Amen;
quia oblivioni tradentur angustiae priores,
et quia abscondentur ab oculis meis.
16 nel quale chi è benedetto sulla terrà sarà benedetto dal vero Dio, e chiunque giungerà sulla terra giungerà pel vero Dio, perchè i passati affanni sono dimenticati, sono spariti dagli occhi miei.
17 Ecce enim ego creo
caelos novos et terram novam,
et non erunt in memoria priora
et non ascendent super cor.
17 Ecco io creo nuovi cieli e nuova terra; non si ricorderan più le cose passate, non torneranno più in mente.
18 Sed gaudebunt et exsultabunt usque in sempiternum
in his, quae ego creo,
quia ecce ego creo Ierusalem exsultationem
et populum eius gaudium.
18 E vi rallegrerete ed esulterete in eterno per le cose che io creo: ecco io creo Gerusalemme (per) l'allegrezza e il suo popolo per la gioia.
19 Et exsultabo in Ierusalem
et gaudebo in populo meo,
et non audietur in ea ultra
vox fletus et vox clamoris.
19 Ed esulterò per Gerusalemme, e gioirò pel mio popolo, e mai più si sentirà in lui la voce del pianto, il grido del lamento.
20 Non erit ibi amplius infans dierum
et senex, qui non impleat dies suos.
Quoniam puer erit,
qui centenarius moriatur;
et, qui non attingat centum annos,
maledictus erit.
20 Non vi sarà più bambino di pochi giorni, nè vecchio che non compisca i suoi giorni, perchè il fanciullo morrà a cento anni, e il peccatore di cento anni sarà maledetto.
21 Et aedificabunt domos et habitabunt
et plantabunt vineas et comedent fructus earum.
21 E fabbricheranno case e le abiteranno, e pianteranno vigne e ne mangeranno il frutto.
22 Non aedificabunt, ut alius habitet,
non plantabunt, ut alius comedat:
secundum enim dies ligni erunt dies populi mei,
et operibus manuum suarum diu fruentur electi mei.
22 Non edificheranno più perchè vi abiti un altro, non pianteranno più perchè altri mangi, chè i giorni del mio popolo saran come i giorni dell'albero, e le opere delle loro mani dureranno a lungo.
23 Non laborabunt frustra
neque generabunt in interitum repentinum,
quia semen benedictorum erunt Domini,
et nepotes eorum cum eis.
23 I miei eletti non s'affaticheranno invano nè gemeranno nell'agitazione, perchè sono la stirpe benedetta dal Signore, e con essi i loro discendenti.
24 Eritque: antequam clament, ego respondebo;
adhuc illis loquentibus, ego exaudiam.
24 Avanti che essi alzino la voce io li esaudirò, prima che abbiano finito di dire li avrò già ascoltati.
25 Lupus et agnus pascentur simul,
et leo sicut bos comedet paleas,
et serpenti pulvis panis eius.
Non nocebunt neque occident
in omni monte sancto meo ”,
dicit Dominus.
25 Il lupo e l'agnello pascoleranno insieme, e il leone e il bove mangeranno lo strame, cibo del serpente sarà la polvere: non faran del male, non faran morire in tutta la mia santa montagna — dice il Signore. »