Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Isaia 49


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NOVA VULGATALA SACRA BIBBIA
1 Audite me, insulae, et attendite, populi de longe;
Dominus ab utero vocavit me,
de ventre matris meae recordatus est nominis mei;
1 Isole, ascoltatemi, prestate attenzione, o popoli lontani! Dal seno materno il Signore mi ha chiamato, dalle viscere della madre mia ha fatto menzione del mio nome.
2 et posuit os meum quasi gladium acutum,
in umbra manus suae protexit me
et posuit me sicut sagittam electam,
in pharetra sua abscondit me
2 Rese la mia bocca come una spada tagliente, mi nascose sotto l'ombra della sua mano, mi rese una freccia appuntita, mi ripose nella sua faretra.
3 et dixit mihi: “ Servus meus es tu,
Israel, in quo gloriabor ”.
3 E mi disse: "Tu sei il mio servo, Israele, per mezzo del quale mostrerò la mia gloria".
4 Et ego dixi: “ In vacuum laboravi,
sine causa et vane fortitudinem meam consumpsi;
verumtamen iudicium meum cum Domino,
et merces mea cum Deo meo ”.
4 Io dissi: "Invano mi sono affaticato; per nulla e inutilmente ho esaurito la mia forza. Eppure il mio diritto è presso il Signore, la mia ricompensa è presso il mio Dio".
5 Et nunc dicit Dominus,
qui formavit me ex utero servum sibi,
ut reducerem Iacob ad eum,
et Israel ei congregaretur;
et glorificatus sum in oculis Domini,
et Deus meus factus est fortitudo mea.
5 E ora, dice il Signore che dal seno materno mi ha formato per essere suo servo, per ricondurre a lui Giacobbe e perché Israele gli fosse radunato, -- e fui onorato agli occhi del Signore e il mio Dio fu la mia forza --
6 Et dixit: “ Parum est ut sis mihi servus
ad suscitandas tribus Iacob
et reliquias Israel reducendas:
dabo te in lucem gentium,
ut sit salus mea usque ad extremum terrae ”.
6 e disse: "E' poco che tu sia mio servo per rialzare le tribù di Giacobbe e ricondurre i superstiti d'Israele; perciò ti farò luce delle nazioni, perché la mia salvezza raggiunga l'estremità della terra".
7 Haec dicit Dominus,
redemptor Israel, Sanctus eius,
ad contemptum in anima,
ad abominatum in gente,
ad servum dominorum:
“ Reges videbunt et consurgent,
principes quoque et adorabunt,
propter Dominum, quia fidelis est,
Sanctum Israel, qui elegit te ”.
7 Così parla il Signore, il redentore di Israele, il suo Santo, a colui la cui persona è disprezzata, all'aborrito dalle nazioni, al servo dei potenti: "I re vedranno e si alzeranno, i prìncipi si prostreranno a causa del Signore, che è fedele, del Santo d'Israele, che ti ha scelto".
8 Haec dicit Dominus:
“ In tempore beneplaciti exaudivi te
et in die salutis auxiliatus sum tui;
et servavi te et dedi te in foedus populi,
ut suscitares terram
et distribueres hereditates dissipatas;
8 Così parla il Signore: "Nel tempo della benevolenza ti ho esaudito e nel giorno della salvezza ti ho prestato soccorso. Ti ho formato e ti ho fatto alleanza per il popolo, per rialzare il paese e ricuperare eredità devastate,
9 ut diceres his, qui vincti sunt: “Exite”,
et his, qui in tenebris: “Revelamini”.
Super vias pascentur,
et in omnibus collibus decalvatis pascua eorum;
9 per dire ai carcerati: "Uscite", e a quanti si trovano nelle tenebre: "Venite fuori". Pascoleranno su tutte le vie e su tutti i colli brulli avranno i loro pascoli.
10 non esurient neque sitient,
et non percutiet eos aestus vel sol,
quia miserator eorum reget eos
et ad fontes aquarum adducet eos.
10 Non avranno né fame né sete, non li colpiranno né l'arsura né il sole, poiché colui che ha pietà di loro li guiderà e li condurrà alle sorgenti di acque.
11 Et ponam omnes montes meos in viam,
et semitae meae exaltabuntur.
11 Trasformerò tutti i monti in strade e i miei sentieri saranno elevati.
12 Ecce isti de longe venient,
et ecce illi ab aquilone et mari,
et isti de terra Sinim ”.
12 Ecco, questi vengono da lontano, ecco, quelli dal settentrione e dall'occidente, e quelli dalla terra di Assuan".
13 Laudate, caeli, et exsulta, terra;
iubilate, montes, laudem,
quia consolatur Dominus populum suum
et pauperum suorum miseretur.
13 Giubilate, o cieli, esulta, o terra, tripudiate di gioia, o monti! Perché il Signore consola il suo popolo e ha compassione dei suoi afflitti.
14 Et dixit Sion: “ Dereliquit me Dominus,
et Dominus oblitus est mei ”.
14 Sion diceva: "Il Signore mi ha abbandonato, il Signore mi ha dimenticato".
15 Numquid oblivisci potest mulier infantem suum,
ut non misereatur filio uteri sui?
Et si illa oblita fuerit,
ego tamen non obliviscar tui.
15 "Forse che la donna si dimentica del suo lattante, cessa dall'aver compassione del figlio delle sue viscere? Anche se esse si dimenticassero, io non ti dimenticherò.
16 Ecce in manibus meis descripsi te;
muri tui coram me semper.
16 Ecco, ti ho descritta sulle palme delle mie mani, le tue mura sono sempre al mio cospetto.
17 Festinant structores tui;
destruentes te et dissipantes a te exibunt.
17 I tuoi ricostruttori si affrettano, i tuoi demolitori e devastatori se ne vanno".
18 Leva in circuitu oculos tuos et vide:
omnes isti congregati sunt, venerunt tibi.
“ Vivo ego, dicit Dominus,
quia omnibus his velut ornamento vestieris
et circumdabis tibi eos quasi sponsa ”.
18 Volgi intorno i tuoi occhi e guarda: tutti si radunano, vengono da te. Come io vivo, oracolo del Signore, essi sono tutti come un ornamento di cui ti rivesti, essi ti orneranno come una sposa!
19 Quia ruinae tuae et solitudines tuae
et terra eversa:
nunc angusta eris prae habitatoribus;
et longe erunt, qui devorabant te.
19 Poiché le tue rovine, le tue desolazioni, il tuo paese distrutto, saranno ora troppo ristretti per gli abitanti, mentre i tuoi divoratori si allontaneranno.
20 Adhuc dicent in auribus tuis
filii orbitatis tuae:
“ Angustus est mihi locus;
fac spatium mihi, ut habitem ”.
20 Ancora ti diranno alle orecchie i figli, di cui fosti privata: "Lo spazio è troppo angusto per me, fammi posto, perché possa abitare!".
21 Et dices in corde tuo:
“ Quis genuit mihi istos?
Ego orbata et non pariens,
transmigrata et captiva;
et istos quis enutrivit?
Ecce ego relicta eram sola;
et isti ubi erant? ”.
21 Tu dirai allora nel tuo cuore: "Chi mi generò costoro? Io ero priva di figli e sterile, questi chi li ha allevati? Ecco, io ero rimasta sola, e questi dove erano?".
22 Haec dicit Dominus Deus:
“ Ecce levabo ad gentes manum meam
et ad populos exaltabo signum meum;
et afferent filios tuos in ulnis,
et filiae tuae super umeros portabuntur.
22 Così parla il Signore Dio: "Ecco, alzerò la mia mano verso le nazioni, drizzerò il mio stendardo verso i popoli e riporteranno i miei figli nel loro manto e le tue figlie saranno portate sulle spalle.
23 Et erunt reges nutricii tui,
et reginae nutrices tuae;
vultu in terram demisso adorabunt te
et pulverem pedum tuorum lingent.
Et scies quia ego Dominus:
non confundentur, qui sperant in me ”.
23 I re saranno i tuoi padri e le loro principesse tue nutrici. Con la faccia a terra essi si prosterneranno davanti a te e lambiranno la polvere dei tuoi piedi; allora saprai che io sono il Signore e che non saranno confusi quelli che sperano in me.
24 Numquid tolletur a forti praeda,
aut, quod captum fuerit, a robusto salvari poterit?
24 Si strappa forse la preda all'eroe? Il prigioniero del tiranno viene forse liberato?".
25 Quia haec dicit Dominus:
“ Equidem et captivus a forti tolletur,
et, quod ablatum fuerit a robusto, salvabitur;
cum his, qui contendebant tecum, ego contendam
et filios tuos ego salvabo.
25 Sì, così parla il Signore: "Anche il prigioniero dell'eroe verrà strappato e la preda del tiranno sarà liberata. Io stesso farò querela ai tuoi accusatori, io stesso salverò i tuoi figli.
26 Et cibabo hostes tuos carnibus suis,
et quasi musto sanguine suo inebriabuntur;
et sciet omnis caro quia ego Dominus salvator tuus,
et redemptor tuus Fortis Iacob ”.
26 Ai tuoi oppressori farò divorare le loro carni, si inebrieranno del loro sangue come del mosto. Allora ogni uomo saprà che io sono il Signore, tuo salvatore, il tuo redentore, il forte di Giacobbe".