Scrutatio

Martedi, 30 aprile 2024 - San Pio V ( Letture di oggi)

Isaia 41


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NOVA VULGATABIBBIA MARTINI
1 Taceant ante me insulae,
et gentes renovent fortitudinem;
accedant et tunc loquantur,
simul ad iudicium propinquemus.
1 Si tacciano le isole dinanzi a me, e le genti si riconfortino; si accostino, e allora parlino, andiamo insieme in giudizio.
2 Quis suscitavit ab oriente eum,
cuius gressum sequitur iustitia?
Dabit in conspectu eius gentes
et subiciet ei reges,
quos reddet quasi pulverem gladius eius,
sicut stipulam vento raptam arcus eius.
2 Chi suscitò dall'oriente il giusto, e chiamollo perchè lo seguisse? Egli umiliò nel cospetto di lui le nazioni, e lo fé superiore ai regi, divenuti come polvere dinanzi alla sua spada, e come stoppia traportata dal vento dinanzi all'arco di lui.
3 Persequetur eos, transibit in pace;
semita sub pedibus eius non apparebit.
3 Ei li incalzò, andò avanti senza disastro, orma non si vide de' piedi di lui.
4 Quis operatus est et fecit,
vocans generationes ab exordio?
Ego Dominus, primus
et cum novissimis ego sum.
4 Chi tali cose operò, e condusse a fine? Chi fin da principio tutte ordinò le generazioni? Io il Signore, il primo, e l'ultimo son io.
5 Viderunt insulae et timuerunt,
extrema terrae obstupuerunt,
appropinquaverunt et accesserunt.
5 Le isole videro, e n'ebber timore: le più rimote genti rimasero stupefatte, e si ravvicinarono, e si unirono.
6 Unusquisque proximo suo auxiliabitur
et fratri suo dicet: “ Confortare ”.
6 Ciascheduno spalleggerà il suo vicino, e al suo fratello dirà: Fatti animo.
7 Confortabit faber aurificem,
percutiens malleo eum, qui cudit,
dicens de glutino: “ Bonum est ”;
et roborat eum clavis,
ut non moveatur.
7 Il bronzista, che lavora al martello, faceva coraggio a quello, che lavorava allora senza incudine, dicendo: La saldatura è buona: e assicura con chiovi la statua, perchè non sia smossa.
8 Tu autem, Israel, serve meus,
Iacob, quem elegi,
semen Abraham amici mei,
8 Ma tu, o Israele, mio servo, tu Giacobbe eletto da me, stirpe di Abramo amico mio;
9 quem apprehendi ab extremis terrae,
et a longinquis eius vocavi te
et dixi tibi: “ Servus meus es tu;
elegi te et non abieci te ”.
9 Tu, cui io trassi dagli estremi confini della terra, e dalla rimota patria di lui ti chiamai, e ti dissi: Servo mio se' tu, io ti ho eletto, e non ti ho rigettato.
10 Ne timeas, quia ego tecum sum;
ne declines, quia ego Deus tuus:
confortabo te et auxiliabor tibi
et sustentabo te dextera iustitiae meae.
10 Non aver paura; perocché io son teco: non torcer di strada; perocché io sono il tuo Dio: ti ho fortificato, e ti ho aiutato, e la destra del giusto mio ti sostenne.
11 Ecce confundentur et erubescent
omnes, qui irascuntur adversum te;
erunt quasi non sint
et peribunt viri, qui contradicunt tibi.
11 Ecco che saranno confusi, e svergognati quelli, che a te fanno guerra: saran come se non fossero, e periranno quei, che a te contraddicono.
12 Quaeres eos et non invenies
viros, qui rixantur tecum;
erunt quasi non sint et veluti nihilum,
viri bellantes adversum te.
12 Cercherai di loro, e non li troverai questi uomini ribelli a te: saranno come se non fossero, e come distruzione gli uomini, che combattono contro di te;
13 Quia ego Dominus Deus tuus
apprehendens manum tuam
dicensque tibi: “ Ne timeas;
ego auxiliabor tibi.
13 Perocché io sono il Signore Dio tuo, che te prendo per mano, e ti dico: Non temere, io sono tuo soccorso.
14 Noli timere, vermis Iacob,
homines ex Israel.
Ego auxiliabor tibi ”, dicit Dominus
et redemptor tuus, Sanctus Israel.
14 Vermicciuolo come sei, non temere, o Giacobbe, né voi, o morti d'Israele: io son tuo aiuto, dice il Signore; e tuo Redentore è il Santo d'Israele.
15 Ecce posui te quasi plaustrum triturans novum,
habens rostra serrantia.
Triturabis montes et comminues
et colles quasi pulverem pones.
15 Io ti farò diventare come un carro nuovo da tribbiare i grani, armato di denti di ferro: tu tribbierai, e pesterai i monti, e ridurrai in polvere le colline.
16 Ventilabis eos, et ventus tollet eos,
et turbo disperget eos;
et tu exsultabis in Domino,
in Sancto Israel laetaberis.
16 Tu le scuoterai, e 'l vento le porterà, e il turbine le spergerà: e tu esulterai nel Signore, ti rallegrerai nel Santo d'Israele.
17 Egeni et pauperes quaerunt aquas, et non sunt,
lingua eorum siti aruit.
Ego, Dominus, exaudiam eos,
Deus Israel non derelinquam eos.
17 I poveri, e i mendichi cercano acqua, e acqua non è: secca è per la sete la loro lingua: io Signore li esaudirò, io Dio d'Israele non li lascerò in abbandono.
18 Aperiam in decalvatis collibus flumina
et in medio vallium fontes;
ponam desertum in stagna aquarum
et terram aridam in rivos aquarum.
18 Io scaturir farò ne' più alti colli de' fiumi, e delle sorgive in mezzo a' campi: il deserto cangerò in istagni di acque, e la secca terra disabitata cangerò in rivi di acque.
19 Plantabo in deserto cedrum,
acaciam et myrtum et lignum olivae;
ponam in solitudine abietem,
ulmum et cupressum simul,
19 Nella solitudine farò venire il cedro, il setim, e il mirto, e la pianta di ulivo: e nel deserto porrò insieme l'abete, l'olmo, e il bussolo:
20 ut videant et sciant
et recogitent et intellegant pariter
quia manus Domini fecit hoc,
et Sanctus Israel creavit illud.
20 Affinchè tutti insieme veggano, e sappiano, e ripensino, e intendano, che la mano del Signore ha fatta tal cosa, e il Santo d'Israele la ha creata.
21 Proferte causam vestram, dicit Dominus;
afferte, si quid firmum habetis, dixit Rex Iacob.
21 Date fuora la vostra difesa, dice il Signore: proponete se qualche cosa avete di forte, dice il Re di Giacobbe.
22 Accedant et nuntient nobis, quaecumque ventura sunt.
Priora, quae fuerunt, nuntiate,
ut ponamus cor nostrum et sciamus novissima eorum;
et, quae ventura sunt, indicate nobis.
22 Vengano, e annunzino a noi tutte le cose, che sono per avvenire: narrate le cose precedenti, che furon; e noi intenderemo, e sapremo quelle, che verran lor dietro; annunziate le cose future.
23 Annuntiate, quae ventura sunt in futurum,
ut sciamus quia dii estis vos;
bene quoque aut male facite,
ut inspiciamus et videamus simul.
23 Annunziate le cose, che verranno in futuro, e conosceremo, che voi siete dii: fate eziandio del bene, o del male, se pur il potete: e parliamo, e discorriamola insieme.
24 Ecce vos estis nihilum,
et opus vestrum nihil valet;
abominatio est, qui eligit vos.
24 Ma voi siete dal nulla, e il vostro essere viene da ciò, che non è: abbominazione è colui, che a voi rendo culto.
25 Suscitavi ab aquilone,
et venit ab ortu solis;
vocavi eum nomine;
et conculcabit potentes quasi lutum
et velut plastes calcans humum.
25 Lo chiamai dal settentrione, e venne dall'oriente: egli invocò il nome mio, e calpestò i principi come fango, e come il vasaio pesta la molle terra.
26 Quis annuntiavit ab exordio, ut sciamus,
et a principio, ut dicamus: “ Iustum est ”?
Non est neque annuntians neque praedicens
neque audiens sermones vestros.
26 Chi tali cose ha predette fin da principio, affinchè noi lo conosciamo: e sino da tempi antichi, affinchè diciamo: Sta per te la giustizia? Ma non è chi profetizzi, né chi predica, né v'ha chi vi senta parlare.
27 Primus ad Sion: Ecce adsunt;
et Ierusalem laeta nuntiantem do.
27 Il primo dirà a Sionne: Ecco che quegli son qui: e darò a Gerusalemme un apportator di lieta novella.
28 Et vidi, et nemo erat,
ex istis nullus consiliator,
ut, si eos interrogarem,
responderent verbum.
28 E osservai, e non era alcuno neppur tra questi, che fosse capace di consiglio, e interrogato rispondesse parola.
29 Ecce omnes iniquitas,
vana opera eorum;
ventus et inane
simulacra eorum.
29 Tutti adunque sono iniqui, e vane sono le opere loro: e i lor simolacri son vento, e inanità