Isaiæ 40
123456789101112131415161718192021222324252627282930313233343536373839404142434445464748495051525354555657585960616263646566
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1 Consolamini, consolamini populum meum, dicit Deus vester. | 1 "Consolate, consolate il mio popolo, dice il vostro Dio. |
2 Loquimini ad cor Ierusalem et clamate ad eam, quoniam completa est militia eius, expiata est iniquitas illius; suscepit de manu Domini duplicia pro omnibus peccatis suis. | 2 Parlate al cuore di Gerusalemme e gridatele che è finita la sua schiavitù, è stata scontata la sua iniquità, perché ha ricevuto dalla mano del Signore doppio castigo per tutti i suoi peccati". |
3 Vox clamantis: “ In deserto parate viam Domini, rectas facite in solitudine semitas Dei nostri. | 3 Una voce grida: "Nel deserto preparate la via al Signore, appianate nella steppa la strada per il nostro Dio. |
4 Omnis vallis exaltetur, et omnis mons et collis humilietur; et fiant prava in directa, et aspera in plana: | 4 Ogni valle sia colmata, ogni monte e colle siano abbassati; il terreno accidentato si trasformi in piano e quello scosceso in pianura. |
5 et revelabitur gloria Domini, et videbit omnis caro pariter quod os Domini locutum est ”. | 5 Allora si rivelerà la gloria del Signore e ogni uomo la vedrà, poiché la bocca del Signore ha parlato". |
6 Vox dicentis: “ Clama! ”. Et dixi: “ Quid clamabo? ”. Omnis caro fenum, et omnis gloria eius quasi flos agri; | 6 Una voce dice: "Grida" e io rispondo: "Che dovrò gridare?". Ogni uomo è come l'erba e tutta la sua gloria è come un fiore del campo. |
7 exsiccatum est fenum, et cecidit flos, quia spiritus Domini sufflavit in eo. Vere fenum est populus. | 7 Secca l'erba, il fiore appassisce quando il soffio del Signore spira su di essi. |
8 Exsiccatum est fenum, et cecidit flos; verbum autem Dei nostri manet in aeternum. | 8 Secca l'erba, appassisce il fiore, ma la parola del nostro Dio dura sempre. Veramente il popolo è come l'erba. |
9 Super montem excelsum ascende, tu, quae evangelizas Sion; exalta in fortitudine vocem tuam, quae evangelizas Ierusalem; exalta, noli timere; dic civitatibus Iudae: “ Ecce Deus vester, | 9 Sali su un alto monte, tu che rechi liete notizie in Sion; alza la voce con forza, tu che rechi liete notizie in Gerusalemme. Alza la voce, non temere; annunzia alle città di Giuda: "Ecco il vostro Dio! |
10 ecce Dominus Deus in virtute venit, et brachium eius dominatur: ecce merces eius cum eo, et praemium illius coram illo. | 10 Ecco, il Signore Dio viene con potenza, con il braccio egli detiene il dominio. Ecco, egli ha con sé il premio e i suoi trofei lo precedono. |
11 Sicut pastor gregem suum pascit, in brachio suo congregat agnos et in sinu suo levat; fetas ipse portat ”. | 11 Come un pastore egli fa pascolare il gregge e con il suo braccio lo raduna; porta gli agnellini sul seno e conduce pian piano le pecore madri". |
12 Quis mensus est pugillo aquas et caelos palmo disposuit, modio continuit pulverem terrae et libravit in pondere montes et colles in statera? | 12 Chi ha misurato con il cavo della mano le acque del mare e ha calcolato l'estensione dei cieli con il palmo? Chi ha misurato con il moggio la polvere della terra, ha pesato con la stadera le montagne e i colli con la bilancia? |
13 Quis direxit spiritum Domini? Aut quis consilium suum ostendit illi? | 13 Chi ha diretto lo spirito del Signore e come suo consigliere gli ha dato suggerimenti? |
14 Cum quo iniit consilium, et instruxit eum et docuit eum semitam iustitiae et erudivit eum scientiam et viam prudentiae ostendit illi? | 14 A chi ha chiesto consiglio, perché lo istruisse e gli insegnasse il sentiero della giustizia e lo ammaestrasse nella scienza e gli rivelasse la via della prudenza? |
15 Ecce gentes quasi stilla situlae et quasi momentum pulveris in statera reputantur; ecce insulae quasi pulvis exiguus. | 15 Ecco, le nazioni son come una goccia da un secchio, contano come il pulviscolo sulla bilancia; ecco, le isole pesano quanto un granello di polvere. |
16 Et Libanus non sufficiet ad succendendum, et animalia eius non sufficient ad holocaustum. | 16 Il Libano non basterebbe per accendere il rogo, né le sue bestie per l'olocausto. |
17 Omnes gentes, quasi non sint, coram eo; quasi nihilum et inane reputantur ab eo. | 17 Tutte le nazioni sono come un nulla davanti a lui, come niente e vanità sono da lui ritenute. |
18 Cui ergo similem facitis Deum? Aut quam imaginem ponitis ei? | 18 A chi potreste paragonare Dio e quale immagine mettergli a confronto? |
19 Sculptile conflat faber, et aurifex auro figurat illud, et laminis argenteis argentarius. | 19 Il fabbro fonde l'idolo, l'orafo lo riveste di oro e fonde catenelle d'argento. (41,6)Si aiutano l'un l'altro; uno dice al compagno: "Coraggio!". Il fabbro incoraggia l'orafo; (41,7)chi leviga con il martello incoraggia chi batte l'incudine, dicendo della saldatura: "Va bene" e fissa l'idolo con chiodi perché non si muova. |
20 Nimis pauper, ut offerat lignum imputribile: exquirit sibi sapientem artificem, ut statuat simulacrum, quod non moveatur. | 20 Chi ha poco da offrire sceglie un legno che non marcisce; si cerca un artista abile, perché gli faccia una statua che non si muova. |
21 Numquid non scitis? Numquid non audistis? Numquid non annuntiatum est vobis ab initio? Numquid non intellexistis fundamenta terrae? | 21 Non lo sapete forse? Non lo avete udito? Non vi fu forse annunziato dal principio? Non avete capito le fondamenta della terra? |
22 Qui sedet super gyrum terrae, et habitatores eius sunt quasi locustae; qui extendit sicut velum caelos et expandit eos sicut tabernaculum ad inhabitandum; | 22 Egli siede sopra la volta del mondo, da dove gli abitanti sembrano cavallette. Egli stende il cielo come un velo, lo spiega come una tenda dove abitare; |
23 qui redigit in nihilum principes, iudices terrae velut inane facit. | 23 egli riduce a nulla i potenti e annienta i signori della terra. |
24 Et quidem neque plantatus neque satus neque radicatus in terra truncus eorum; repente flavit in eos, et aruerunt, et turbo quasi stipulam aufert eos. | 24 Sono appena piantati, appena seminati, appena i loro steli hanno messo radici nella terra, egli soffia su di loro ed essi seccano e l'uragano li strappa via come paglia. |
25 “ Et cui assimilabitis me, quasi aequalis ei sim ego? ”, dicit Sanctus. | 25 "A chi potreste paragonarmi quasi che io gli sia pari?" dice il Santo. |
26 Levate in excelsum oculos vestros et videte: Quis creavit haec? Qui educit in numero militiam eorum et omnes ex nomine vocat; prae multitudine fortitudinis et roboris virtutisque eius neque unum deest. | 26 Levate in alto i vostri occhi e guardate: chi ha creato quegli astri? Egli fa uscire in numero preciso il loro esercito e li chiama tutti per nome;per la sua onnipotenza e il vigore della sua forza non ne manca alcuno. |
27 Quare dicis, Iacob, et loqueris, Israel: “ Abscondita est via mea a Domino, et a Deo meo iudicium meum transit? ”. | 27 Perché dici, Giacobbe, e tu, Israele, ripeti: "La mia sorte è nascosta al Signore e il mio diritto è trascurato dal mio Dio?". |
28 Numquid nescis? Aut non audisti? Deus sempiternus Dominus, qui creavit terminos terrae; non deficiet neque laborabit, nec est investigatio sapientiae eius. | 28 Non lo sai forse? Non lo hai udito? Dio eterno è il Signore, creatore di tutta la terra. Egli non si affatica né si stanca, la sua intelligenza è inscrutabile. |
29 Qui dat lasso virtutem et invalido robur multiplicat. | 29 Egli da' forza allo stanco e moltiplica il vigore allo spossato. |
30 Deficient pueri et laborabunt, et iuvenes lapsu labentur; | 30 Anche i giovani faticano e si stancano, gli adulti inciampano e cadono; |
31 qui autem sperant in Domino, mutabunt fortitudinem, assument pennas sicut aquilae, current et non laborabunt, ambulabunt et non deficient. | 31 ma quanti sperano nel Signore riacquistano forza, mettono ali come aquile, corrono senza affannarsi, camminano senza stancarsi. |