Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Isaia 10


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NOVA VULGATABIBBIA MARTINI
1 Vae, qui condunt leges iniquas
et scribentes iniustitiam scribunt,
1 Guai a coloro, che formano leggi inique, e scrivono a tutto potere (sentenze) a ingiustizia:
2 ut opprimant in iudicio pauperes
et vim faciant causae humilium populi mei,
ut fiant viduae praeda eorum,
et pupillos diripiant!
2 Affin di opprimere in giudizio i poveri, e di sovverchiare i piccoli del popol mio, per far loro preda le vedove, e saccheggiare i pupilli.
3 Quid facietis in die visitationis
et calamitatis de longe venientis?
Ad cuius confugietis auxilium
et ubi derelinquetis gloriam vestram?
3 Che fareste voi nel dì della visita, e della desolazione, che vien di lontano? A chi ricorrerete voi per aiuto? E dove cederete voi le vostre grandezze,
4 Nam incurvabimini subter captivos
et infra occisos cadetis.
In omnibus his non est aversus furor eius,
sed adhuc manus eius extenta.
4 Per non piegare il collo tragli schiavi, e non cadere tra' morti? Per tutte queste cose il furore di lui non è calmato, ma stesa è tuttor la sua mano.
5 Vae Assur, virga furoris mei
et baculus in manu mea, indignatio mea!
5 Guai ad Assur, verga, e bastone del furor mio, l'ira mia e nella sua mano.
6 Ad gentem impiam mitto eum
et contra populum furoris mei mando illi,
ut auferat spolia et diripiat praedam
et ponat illum in conculcationem
quasi lutum platearum.
6 Lo manderò io ad un popolo fallace, e contro un popolo, col quale io sono sdegnato, e darò miei ordini a lui, per chè ne porti via le spoglie, e lo metta a saccomanno, e lo riduca ad esser conculcato come il fango della piazze.
7 Ipse autem non sic arbitratur,
et cor eius non ita existimat;
sed in corde suo ad conterendum
et ad internecionem gentium non paucarum.
7 Ma egli non così penserà, e nel suo cuore non formerà tal concetto; ma il cuore di lui mirerà a distruggere, e ad estirpare nazioni non poche.
8 Dicet enim: “ Numquid non principes mei omnes reges sunt?
8 Imperocché egli dirà:
9 Numquid non ut Charcamis sic Chalano?
Numquid non ut Arphad sic Emath?
Numquid non ut Damascus sic Samaria?
9 I miei cortigiani non son eglino tutti regi? Non è egli stato di Calano come di Carchamio? E di Emath come di Arphad? Non è egli stato di Samaria come di Damasco?
10 Quomodo apprehendit manus mea regna idololatra,
quorum simulacra plura sunt quam in Ierusalem et in Samaria,
10 Allo stesso modo, che la mia mano ha occupato i regni d'uno, e d'altro idolo; così (vincerò) i simolacri di que' di Gerusalemme, e di Samaria.
11 numquid non sicut feci Samariae et idolis eius,
sic faciam Ierusalem et simulacris eius? ”.
11 Forse che quello, che io feci a Samaria, e agl'idoli di lei, noi farò a Gerusalemme, e a' suoi simolacri?
12 Et erit: cum impleverit Dominus cuncta opera sua in monte Sion et inIerusalem, visitabo super fructum superbiae cordis regis Assyriae et superarrogantiam altitudinis oculorum eius.12 Ma quando il Signore avrà compiute tutte le opere sue nel monte di Sion, ed in Gerusalemme, farà egli ricerca de' sensi del cuor superbo del re Assiro, e della fastosa burbanza degli occhi di lui.
13 Dixit enim:
“ In fortitudine manus meae feci
et in sapientia mea, prudens sum enim;
et abstuli terminos populorum
et scrinia eorum depraedatus sum
et detraxi quasi potens in sublimi sedentes;
13 Imperocché egli ha detto: Col valore della mia mano ho io fatto, e colla saggezza mia ho disposto; ed ho cangiati i confini de' popoli, ed ho spogliati i principi loro, e potente come io sono, ho messi giù que', che sedevano in alto.
14 et apprehendit quasi nidum manus mea fortitudinem populorum;
et sicut colliguntur ova derelicta,
sic universam terram ego congregavi,
et non fuit qui moveret pennam aut aperiret os et ganniret ”.
14 E la possanza de' popoli fu al mio valore come una nidiata d'uccelli, e ho riunito a me tutta quanta la terra, come si radunan le ova lasciate in abbandono, né fu chi movesse un'ala, e aprisse la bocca, e pipilasse.
15 Numquid gloriabitur securis
contra eum, qui secat in ea?
Aut exaltabitur serra
contra eum, qui trahit eam?
Quomodo si agitet virga elevantem eam,
et exaltet baculus eum, qui non est lignum.
15 Si glorierà ella la scure contro di colui, che fende con essa? od insuperbirà la sega contro di colui, dal quale è mossa? Come se la verga s'insuperbisse contro di colui, che la alza, o insuperbisca il bastone, il qual certamente e un legno.
16 Propter hoc mittet Dominator, Dominus exercituum,
in pingues eius tenuitatem;
et subtus gloriam eius
ardor ardebit quasi combustio ignis.
16 Per questo il Dominatore Signore degli eserciti manderà la macilenza ai suoi grassi guerrieri; e sotto la gloria di lui arderà quasi un acceso rogo di fiamme.
17 Et erit Lumen Israel ignis,
et Sanctus eius flamma;
et succendetur et devorabit spinas eius
et vepres in die una.
17 E la luce d'Israele sarà con quel fuoco, e il Santo di lui con la fiamma, e si accenderanno, e arderanno le spine di Assur, e gli sterpi in un giorno.
18 Et gloriam saltus eius et horti eius
ab anima usque ad carnem consumet,
et erit sicut aeger tabescens;
18 E la gloria di questa selva, e di questo Carmelo sarà consunta dall'anima fino al corpo, ed egli fuggirà sbigottito.
19 et reliquiae ligni saltus eius
tam paucae erunt,
ut puer scribat ea.
19 E le piante, che rimarranno di questa selva per la loro scarsezza si conteranno, e un fanciullo faranne registro.
20 Et erit in die illa:
non adiciet residuum Israel
et, qui effugerint de domo Iacob,
inniti super eo, qui percutit eos,
sed innitentur super Dominum,
Sanctum Israel, in veritate.
20 E allora sarà, che gli avanzi d'Israele, e quelli della casa di Giacobbe, che saranno scampati, non seguiteran più ad appoggiarsi sopra colui, che li percuote; ma si appoggeranno sinceramente al Signore santo d'Israele.
21 Reliquiae revertentur,
reliquiae, inquam, Iacob, ad Deum fortem.
21 Gli avanzi, gli avanzi di Giacobbe, io dico, si convertiranno al Dio forte.
22 Si enim fuerit populus tuus, Israel, quasi arena maris,
reliquiae revertentur ex eo;
consummatio decreta redundat in iustitia:
22 Imperocché quando il popol tuo, o Israele, fosse come la rena del mare; gli avanzi di lui si convertiranno: la e consumazione, e l'accorciamento ridonderà di giustizia.
23 interitum enim, qui decretus est,
Dominus, Deus exercituum, faciet in medio omnis terrae.
23 Imperocché consumazione, ed o accorciamento farà il Signore Dio degli o eserciti in tutta la terra;
24 Propter hoc haec dicit Dominus, Deus exercituum: “ Noli timere, populusmeus habitator Sion, ab Assur; in virga percutiet te et baculum suum levabitsuper te sicut Aegyptus.24 Per la qual cosa dice il Signore Dio degli eserciti: popolo mio, che abiti in Sion, non aver paura dell'Assiro: egli ti batterà con verga, e alzerà il suo bastone sopra di te dalla strada, che va in Egitto.
25 Adhuc enim paululum modicumque, et consummabiturindignatio et furor meus ad destructionem eorum ”.25 Imperocché tra un pochetto, in breve lo sdegno, e il furor mio contro le scelleraggini loro giungerà al suo colmo.
26 Et suscitabit super eumDominus exercituum flagellum iuxta plagam Madian in Petra Oreb et virgam suamsuper mare et levabit eam sicut in Aegypto.
26 E il Signore degli eserciti alzerà sopra l'Assiro un flagello simile alla piaga de' Madianiti al masso di Oreb, e come (alzò) la sua verga sopra del mare, la alzerà parimente sulla strada di Egitto.
27 Et erit in die illa:
auferetur onus eius de umero tuo,
et iugum eius de collo tuo.
Et vastator ascendit a Remmon.
27 E in quel giorno sarà tolto dalle tue spalle il peso di Assur, e il giogo di lui dal tuo collo, e il giogo marcirà a cagione dell'olio.
28 Veniet in Aiath, transibit per Magron,
apud Machmas deponit sarcinas suas;
28 Egli giungerà ad Aiath, passerà al Magron, a Machmas poserà i suoi carriaggi.
29 transeunt vadum cursim; in Geba pernoctabimus;
trepidat Rama, Gabaa Saulis fugit.
29 Passeranno di corsa; a Gaba poseranno gli alloggiamenti: Rama è tutta sbigottita: Gabaath di Saulle si dà alla fuga.
30 Hinni voce tua, Bathgallim;
attende, Laisa; responde, Anathoth.
30 Alza le strida, o figlia di Gallim: pensa a te, o Laisa, e tu Anathoth poverina.
31 Migrat Medemena, habitatores Gabim fugiunt;
31 Medemena ha fatta trasmigrazione: abitatori di Gabin fatevi coraggio.
32 hodie in Nob stabit:
agitabit manum suam ad montem filiae Sion,
collem Ierusalem.
32 V'è ancora del giorno per andare a posare a Nobe: scuoterà la sua mano contro il monte della figliuola di Sion, contro il colle di Gerusalemme.
33 Ecce Dominator, Dominus exercituum,
amputat ramos in terrore,
et extrema acumina succiduntur,
et sublimes humiliantur;
33 Ecco, che il Dominatore Signor degli eserciti spezzerà con terrore il vaso di terra, e le piante eccelse saranno troncate, e i grandi saranno umiliati.
34 et caeduntur condensa saltus ferro,
et Libanus cum excelsis suis cadet.
34 E il folto della macchia sarà tagliato dal ferro, e il Libano cogli alti cedri suoi caderà.