Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Cantico 1


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NOVA VULGATABIBBIA CEI 2008
1 Canticum Canticorum Salomonis.
1 Cantico dei Cantici, di Salomone.
2 Osculetur me osculo oris sui!
Nam meliores sunt amores tui vino:
2 Mi baci con i baci della sua bocca!
Sì, migliore del vino è il tuo amore.
3 in fragrantiam unguentorum tuorum optimorum.
Oleum effusum nomen tuum;
ideo adulescentulae dilexerunt te.
3 Inebrianti sono i tuoi profumi per la fragranza,
aroma che si spande è il tuo nome:
per questo le ragazze di te si innamorano.
4 Trahe me post te. Curramus!
Introducat me rex in cellaria sua;
exsultemus et laetemur in te
memores amorum tuorum super vinum;
recte diligunt te.
4 Trascinami con te, corriamo!
M’introduca il re nelle sue stanze:
gioiremo e ci rallegreremo di te,
ricorderemo il tuo amore più del vino.
A ragione di te ci si innamora!
5 Nigra sum sed formosa,
filiae Ierusalem,
sicut tabernacula Cedar,
sicut pelles Salma.
5 Bruna sono ma bella,
o figlie di Gerusalemme,
come le tende di Kedar,
come le cortine di Salomone.
6 Nolite me considerare quod fusca sim,
quia decoloravit me sol.
Filii matris meae irati sunt mihi;
posuerunt me custodem in vineis,
vineam meam non custodivi.
6 Non state a guardare se sono bruna,
perché il sole mi ha abbronzato.
I figli di mia madre si sono sdegnati con me:
mi hanno messo a guardia delle vigne;
la mia vigna, la mia, non l’ho custodita.
7 Indica mihi, tu, quem diligit anima mea,
ubi pascas,
ubi cubes in meridie,
ne vagari incipiam
post greges sodalium tuorum.
7 Dimmi, o amore dell’anima mia,
dove vai a pascolare le greggi,
dove le fai riposare al meriggio,
perché io non debba vagare
dietro le greggi dei tuoi compagni?
8 Si ignoras,
o pulcherrima inter mulieres,
egredere et abi post vestigia gregum
et pasce haedos tuos
iuxta tabernacula pastorum.
8 Se non lo sai tu, bellissima tra le donne,
segui le orme del gregge
e pascola le tue caprette
presso gli accampamenti dei pastori.
9 Equae in curribus pharaonis
assimilavi te, amica mea.
9 Alla puledra del cocchio del faraone
io ti assomiglio, amica mia.
10 Pulchrae sunt genae tuae inter inaures,
collum tuum inter monilia.
10 Belle sono le tue guance fra gli orecchini,
il tuo collo tra i fili di perle.
11 Inaures aureas faciemus tibi
vermiculatas argento.
11 Faremo per te orecchini d’oro,
con grani d’argento.
12 Dum esset rex in accubitu suo,
nardus mea dedit odorem suum.
12 Mentre il re è sul suo divano,
il mio nardo effonde il suo profumo.
13 Fasciculus myrrhae dilectus meus mihi,
qui inter ubera mea commoratur.
13 L’amato mio è per me un sacchetto di mirra,
passa la notte tra i miei seni.
14 Botrus cypri dilectus meus mihi
in vineis Engaddi.
14 L’amato mio è per me un grappolo di cipro
nelle vigne di Engàddi.
15 Ecce tu pulchra es, amica mea,
ecce tu pulchra es:
oculi tui columbarum.
15 Quanto sei bella, amata mia, quanto sei bella!
Gli occhi tuoi sono colombe.
16 Ecce tu pulcher es, dilecte mi,
et decorus.
Lectulus noster floridus,
16 Come sei bello, amato mio, quanto grazioso!
Erba verde è il nostro letto,
17 tigna domorum nostrarum cedrina,
laquearia nostra cupressina.
17 di cedro sono le travi della nostra casa,
di cipresso il nostro soffitto.