Scrutatio

Mercoledi, 1 maggio 2024 - San Giuseppe Lavoratore ( Letture di oggi)

Lettera ai Romani 11


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BIBBIA MARTINIVULGATA
1 Adunque io dico: forse che ha Iddio rigettato il suo popolo? Mai no. Conciossiachè io pure sono Israelita, del seme di Abramo, della tribù di Beniamino:1 Dico ergo : Numquid Deus repulit populum suum ? Absit. Nam et ego Israëlita sum ex semine Abraham, de tribu Benjamin :
2 Non ha rigettato Dio quel popolo, che egli ha preveduto. Non sapete voi quel, che dice la Scrittura in persona di Elia: e come egli sollecita Dio contro Israele?2 non repulit Deus plebem suam, quam præscivit. An nescitis in Elia quid dicit Scriptura ? quemadmodum interpellat Deum adversum Israël :
3 Signore, hanno uccisi i tuoi Profeti, han rovinati i tuoi altari: e io son rimasto solo, e vogliono la mia vita.3 Domine, prophetas tuos occiderunt, altaria tua suffoderunt : et ego relictus sum solus, et quærunt animam meam.
4 Ma che dice a lui la risposta di Dio? Mi son riserbato sette mila uomini, i quali non han piegato il ginocchio dinanzi a Baal.4 Sed quid dicit illi divinum responsum ? Reliqui mihi septem millia virorum, qui non curvaverunt genua ante Baal.
5 Nello stesso modo adunque anche adesso sono stati salvati i riserbati secondo l'elezione della grazia.5 Sic ergo et in hoc tempore reliquiæ secundum electionem gratiæ salvæ factæ sunt.
6 E se per grazia, dunque non per le opere: altrimenti la grazia non è più grazia.6 Si autem gratia, jam non ex operibus : alioquin gratia jam non est gratia.
7 E che adunque? Israele non ha conseguito quel, che cercava: lo hanno conseguito gli eletti: tutti gli altri poi si sono accecati:7 Quid ergo ? Quod quærebat Israël, hoc non est consecutus : electio autem consecuta est : ceteri vero excæcati sunt :
8 Come sta scritto: Dio diede loro lo spirito di stupidità: occhi, perché non veggano, e orecchi, perché non odano fino al giorno d'oggi.8 sicut scriptum est : Dedit illis Deus spiritum compunctionis : oculos ut non videant, et aures ut non audiant, usque in hodiernum diem.
9 E Davidde dice: La loro mensa diventi per essi un lacciuolo, e un cappio, e un inciampo, e ciò per giusta loro punizione.9 Et David dicit : Fiat mensa eorum in laqueum, et in captionem, et in scandalum, et in retributionem illis.
10 Si offuschino i loro occhi, sicché non veggano: e aggrava mai sempre il loro dorso.10 Obscurentur oculi eorum ne videant : et dorsum eorum semper incurva.
11 Io dico adunque: hanno egli no inciampato in tal guisa (solo) per cadere? Mai no. Ma il loro delitto è salute alle genti, ond' essi prendano ad emularle.11 Dico ergo : Numquid sic offenderunt ut caderent ? Absit. Sed illorum delicto, salus est gentibus ut illos æmulentur.
12 Che se il loro delitto è la ricchezza del mondo, e la loro scarsezza è ricchezza delle nazioni: quanto più la loro pienezza?12 Quod si delictum illorum divitiæ sunt mundi, et diminutio eorum divitiæ gentium : quanto magis plenitudo eorum ?
13 Imperocché a voi. Gentili, io dico: in quanto io sono Apostolo delle genti, farò imore al mio ministero,13 Vobis enim dico gentibus : Quamdiu quidem ego sum gentium Apostolus, ministerium meum honorificabo,
14 Se mai provocassi ad emulazione il mio sangue, e salvassi alcnni di loro.14 si quomodo ad æmulandum provocem carnem meam, et salvos faciam aliquos ex illis.
15 Imperocché se il loro rigettamento e la riconciliazione del mondo: che sarà il loro ricevimento, se non una risurrezione da morte?15 Si enim amissio eorum, reconciliatio est mundi : quæ assumptio, nisi vita ex mortuis ?
16 Che se le primizie sono sante, lo è pur la massa: e se santa la radice, santi anche i rami.16 Quod si delibatio sancta est, et massa : et si radix sancta, et rami.
17 Che se alcuni de' rami sono stati svelti, e tu essendo un ulivo selvatico, se' stato in loro luogo innestato, e fatto consorte della radice, e del grasso dell'olivo,17 Quod si aliqui ex ramis fracti sunt, tu autem cum oleaster esses, insertus es in illis, et socius radicis, et pinguedinis olivæ factus es,
18 Non voler vantarti contro a rami. Che se ti vanti: tu non porti già la radice, ma la radice porta te.18 noli gloriari adversus ramos. Quod si gloriaris : non tu radicem portas, sed radix te.
19 Dirai però: que' rami furono svelti, perché io fossi innestato.19 Dices ergo : Fracti sunt rami ut ego inserar.
20 Bene: sono stati svelti per l'incredulità. E tu stai saldo per la fede: non levarti in superbia, ma temi.20 Bene : propter incredulitatem fracti sunt. Tu autem fide stas : noli altum sapere, sed time.
21 Imperocché se Dio non perdonò ai rami naturali: non perdonerà neppure a te.21 Si enim Deus naturalibus ramis non pepercit : ne forte nec tibi parcat.
22 Osserva adunque la bontà, e la severità di Dio: la severità verso dì quelli, che caddero: la bontà di Dio verso di te, se ti atterrai alla bontà, altrimenti sarai reciso anche tu.22 Vide ergo bonitatem, et severitatem Dei : in eos quidem qui ceciderunt, severitatem : in te autem bonitatem Dei, si permanseris in bonitate, alioquin et tu excideris.
23 Ed eglino pure, se non resteranno nella incredulità, saranno innestati: conciossiachè potente è Dio per nuovamente innestarli.23 Sed et illi, si non permanserint in incredulitate, inserentur : potens est enim Deus iterum inserere illos.
24 Imperocché se tu sei stato staccato dal naturale ulivastro, e contro natura se' stato innestato al buono ulivo: quanto più quegli, che sono della stessa natura, saranno al proprio ulivo innestati?24 Nam si tu ex naturali excisus es oleastro, et contra naturam insertus es in bonam olivam : quanto magis ii qui secundum naturam inserentur suæ olivæ ?
25 Imperocché non voglio, che siavi ignoto, o fratelli, questo mistero (affinchè dentro di voi non vi giudichiate sapienti), che l'induramento è avvenuto in una parte ad Israele, perfino a tanto che sia entrata la pienezza delle genti,25 Nolo enim vos ignorare, fratres, mysterium hoc (ut non sitis vobis ipsis sapientes), quia cæcitas ex parte contigit in Israël, donec plenitudo gentium intraret,
26 E cosi si salvi tutto Israele, conforme sta scritto: Verrà di Sion il liberatore, e scaccerà la empietà da Giacobbe.26 et sic omnis Israël salvus fieret, sicut scriptum est : Veniet ex Sion, qui eripiat, et avertat impietatem a Jacob.
27 E avranno essi da me questa alleanza, quando avrò tolti via i loro peccati.27 Et hoc illis a me testamentum : cum abstulero peccata eorum.
28 Riguardo al Vangelo, nemici per cagione di voi: riguardo poi alla elezione, carissimi per cagione de' padri.28 Secundum Evangelium quidem, inimici propter vos : secundum electionem autem, carissimi propter patres.
29 Conciossiaché i doni, e la vocazione di Dio non soggiacciono a pentimento.29 Sine pœnitentia enim sunt dona et vocatio Dei.
30 Imperocché siccome anche vói una volta non credeste a Dio, e ora con seguito avete misericordia per la loro incredulità:30 Sicut enim aliquando et vos non credidistis Deo, nunc autem misericordiam consecuti estis propter incredulitatem illorum :
31 Cosi anch' essi adesso non han creduto, affinché per la misericordia fatta a voi conseguivano anch' essi misericordia.31 ita et isti nunc non crediderunt in vestram misericordiam : ut et ipsi misericordiam consequantur.
32 Imperocché restrinse Dio tutti nella incredulità, affla di usare a tutti misericordia.32 Conclusit enim Deus omnia in incredulitate, ut omnium misereatur.
33 O profondità delle ricchezze della sapienza, e della scienza di Dio: quanto incomprensibili sono i suoi giudizj, e imperscrutabili le sue vie!33 O altitudo divitiarum sapientiæ, et scientiæ Dei : quam incomprehensibilia sunt judicia ejus, et investigabiles viæ ejus !
34 Imperocché chi ha conosciuto la mente del Signore? O chi a lui die consiglio?34 Quis enim cognovit sensum Domini ? aut quis consiliarius ejus fuit ?
35 Ovvero chi è stato il primo a dare a lui, e saragli restituito?35 aut quis prior dedit illi, et retribuetur ei ?
36 Conciossiachè da lui, e per lui, e a lui sono tutte le cose: a lui gloria pe' secoli. Così sia.36 Quoniam ex ipso, et per ipsum, et in ipso sunt omnia : ipsi gloria in sæcula. Amen.