Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Sapienza 19


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BIBBIA MARTINIBIBBIA CEI 1974
1 MA sopra gli empj l'ira si stette senza misericordia insino al fine. Perocché egli di lor prevedeva anche il futuro:1 Sugli empi si riversò sino alla fine
uno sdegno implacabile,
perché Dio prevedeva anche il loro futuro,
2 Come dopo di aver permesso a quelli di andarsene, e di averli licenziati con molta premura, ripentitisi gli avrebbono inseguiti.2 che cioè, dopo aver loro permesso di andarsene
e averli fatti in fretta partire,
cambiato proposito, li avrebbero inseguiti.
3 Quindi essendo tuttora involti nel lutto, e spargendo lagrime sui monumenti dei morti, si appigliarono ad un altro stolto consiglio, e quelli, che avean cacciati via colle suppliche, li perseguitarono come fuggitivi:3 Mentre infatti erano ancora occupati nei lutti
e piangevano sulle tombe dei morti,
presero un'altra decisione insensata,
e inseguirono come fuggitivi
coloro che già avevan pregato di partire.
4 Ora a tal fine li conduceva una meritata necessità; la memoria delle passate cose perderono, affinché il nuovo gastigo supplisse a quel, che mancava a' loro tormenti:4 Li spingeva a questo punto estremo un meritato destino,
che li gettò nell'oblio delle cose avvenute,
perché colmassero la punizione,
che ancora mancava ai loro tormenti,
5 E miracoloso passaggio avesse il tuo popolo: quelli poi nuovo genere di morte provassero;5 e mentre il tuo popolo intraprendeva un viaggio straordinario,
essi incorressero in una morte singolare.
6 Imperocché tutte le creature ciascuna nel suo genere servendo a' tuoi comandi prendevan nuova forma, affinchè i tuoi servi si conservassero illesi.6 Tutta la creazione assumeva da capo,
nel suo genere, nuova forma,
obbedendo ai tuoi comandi,
perché i tuoi figli fossero preservati sani e salvi.
7 Cosi la nuvola faceva ombra ai loro alloggiamenti, e dove prima era l'acqua, comparve asciutta terra, e strada senza intoppo pel mare Rosso, e nell'abisso profondo una verdeggiante campagna;7 Si vide la nube coprire d'ombra l'accampamento,
terra asciutta apparire dove prima c'era acqua,
una strada libera aprirsi nel Mar Rosso
e una verdeggiante pianura in luogo dei flutti violenti;
8 A traverso della quale passò tutto il popolo protetto dalla tua mano, spettatore de' miracoli, e de' prodigi fatti da te.8 per essa passò tutto il tuo popolo,
i protetti della tua mano,
spettatori di prodigi stupendi.
9 Onde a guisa di ben pasciuti puledri, e a guisa di agnelletti esultarono, le tue glorie cantando, o Signore, che li salvasti.9 Come cavalli alla pastura,
come agnelli esultanti,
cantavano inni a te, Signore, che li avevi liberati.
10 Conciossiachè si ricordavano ancora di quello, che era avvenuto là, dove forestieri abitavano, come in luogo de' parti degli animali la terra produsse delle mosche, e in luogo di pesci scaturì dal fiume una turba di ranocchi.10 Ricordavano ancora i fatti del loro esilio,
come la terra, invece di bestiame, produsse zanzare,
come il fiume, invece di pesci, riversò una massa di rane.
11 Vider dipoi una nuova razza di uccelli, allorché mossi da concupiscienza, chiesero cibi da banchettare.11 Più tardi videro anche una nuova produzione di uccelli,
quando, spinti dall'appetito, chiesero cibi delicati;
12 Conciossiachè a consolare le loro brame volò dal mare la quaglia: ma sopra de' peccatori cadde il gastigo, non senza quegli indizi, che erano stati dati una volta (cioè) la furia de' fulmini: perocché con giustizia eran puniti secondo la loro malvagità.12 poiché, per appagarli, salirono dal mare le quaglie.

13 Perocché la loro inospitalità fu più detestabile: gli uni non detter ricetto ad ospiti non conosciuti; gli altri poi riducevano in ischiavitù ospiti benemeriti.13 Sui peccatori invece caddero i castighi
non senza segni premonitori di fulmini fragorosi;
essi soffrirono giustamente per la loro malvagità,
avendo nutrito un odio tanto profondo verso lo straniero.
14 Né questo solo, ma anche quest'altro riflesso faceva per quelli, ch'ei ricevevano gli stranieri di mala voglia,14 Altri non accolsero ospiti sconosciuti;
ma costoro ridussero schiavi ospiti benemeriti.
15 Ma questi con atroci strapazzi affliggevan coloro, che aveano accolti con allegrezza, e che viveano con essi, sotto le medesime leggi.15 Non solo: ci sarà per i primi un giudizio,
perché accolsero ostilmente dei forestieri;
16 Per la qual cosa furon puniti colla cecità: come già quelli davanti alla porta del giusto, quando in repentine tenebre involti andava ciascun di loro cercando l'ingresso della sua casa.16 ma quelli, dopo averli festosamente accolti,
poi, quando già partecipavano ai loro diritti
li oppressero con lavori durissimi.
17 Conciossiachè allora quando gli elementi cangiano tra lor le funzioni, egli avviene come in un salterò, che diversifica i suoi concerti, abbenchè ogni corda il proprio suono ritenga, come può col solo vedere riconoscersi sicuramente;17 Furono perciò colpiti da cecità,
come lo furono i primi alla porta del giusto,
quando avvolti fra tenebre fitte
ognuno cercava l'ingresso della propria porta.

18 Imperocché le terrestri cose in acquatiche si cambiavano, e quelle fatte per nuotare, alla terra facevan passaggio.18 Difatti gli elementi scambiavano ordine fra loro,
come le note di un'arpa variano la specie del ritmo,
pur conservando sempre lo stesso tono.
E proprio questo si può dedurre
dalla attenta considerazione degli avvenimenti:
19 Il fuoco sopra la sua condizione ritenea sua forza nell'acqua, e l'acqua si scordava della virtù naturale di spegnere.19 animali terrestri divennero acquatici,
quelli che nuotavano passarono sulla terra.
20 Per lo contrario le fiamme non danneggiarono i corpi delle fragili bestie, che dentro vi camminavano, né liquefacevano quell'ottimo cibo, che facilmente si struggea come il ghiaccio: Conciossiachè tu in tutti i modi esaltasti il tuo popolo, e lo onorasti, e non isdegnasti di assisterlo in ogni tempo, e in ogni luogo.20 Il fuoco rafforzò nell'acqua la sua potenza
e l'acqua dimenticò la sua proprietà naturale di spegnere.
21 Le fiamme non consumavano le carni
di animali gracili, che vi camminavano dentro,
né scioglievano quella specie di cibo celeste,
simile alla brina e così facile a fondersi.

22 In tutti i modi, o Signore, hai magnificato
e reso glorioso il tuo popolo
e non l'hai trascurato
assistendolo in ogni tempo e in ogni luogo.