Scrutatio

Lunedi, 29 aprile 2024 - Santa Caterina da Siena ( Letture di oggi)

Primo libro dei Re 19


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BIBBIA MARTINIBIBBIA CEI 1974
1 Or Achab raccontò a Jezabele tutto quello, che Elia avea fatto, e come avea uccisi di spada tutti i profeti.1 Acab riferì a Gezabele ciò che Elia aveva fatto e che aveva ucciso di spada tutti i profeti.
2 E Jezabele spedì un messo ad Elia, che gli dicesse: Gli dei facciano a me questo, e peggio, se domane a quest'ora io non farò a te, come è stato di ognun di quelli.2 Gezabele inviò un messaggero a Elia per dirgli: "Gli dèi mi facciano questo e anche di peggio, se domani a quest'ora non avrò reso te come uno di quelli".
3 Elia pertanto ebbe paura, e si partì, e andava dove la fantasia il portava, e giunse a Bersabee di Giuda, e ivi licenziò il suo servo,3 Elia, impaurito, si alzò e se ne andò per salvarsi. Giunse a Bersabea di Giuda. Là fece sostare il suo ragazzo.
4 E s'inoltrò nel deserto, una giornata di cammino. Ed essendo andato a sedere sotto un giunipero, si desiderava la morte, e disse: Basta, o Signore,prendi l'anima mia; perocché non son io qualche cosa di meglio, che i padri miei.4 Egli si inoltrò nel deserto una giornata di cammino e andò a sedersi sotto un ginepro. Desideroso di morire, disse: "Ora basta, Signore! Prendi la mia vita, perché io non sono migliore dei miei padri".
5 E si gettò per terra, e si addormentò all'ombra del giunipero: quand'ecco, che l'Angelo del Signore il toccò, e gli disse: Alzati, e mangia.5 Si coricò e si addormentò sotto il ginepro. Allora, ecco un angelo lo toccò e gli disse: "Alzati e mangia!".
6 Si volge egli indietro, e vede presso al suo capo un pane cotto sotto la cenere, e un vaso d'acqua. Egli adunque mangiò, e bevve, e di nuovo si addormentò.6 Egli guardò e vide vicino alla sua testa una focaccia cotta su pietre roventi e un orcio d'acqua. Mangiò e bevve, quindi tornò a coricarsi.
7 E l'Angelo del Signore tornò la seconda volta, e lo toccò, e gli disse: Alzati, e mangia; perocché lunga è la strada, che ti rimane.7 Venne di nuovo l'angelo del Signore, lo toccò e gli disse: "Su mangia, perché è troppo lungo per te il cammino".
8 Ed egli alzatosi mangiò, e bevve; e fortificato con quel cibo camminò quaranta dì, e quaranta notti, sino al monte di Dio Horeb.8 Si alzò, mangiò e bevve. Con la forza datagli da quel cibo, camminò per quaranta giorni e quaranta notti fino al monte di Dio, l'Oreb.
9 E giunto colà se ne stava in una spelonca, e tosto il Signore gli parlò, e gli disse: Che fai tu qui, o Elia?9 Ivi entrò in una caverna per passarvi la notte, quand'ecco il Signore gli disse: "Che fai qui, Elia?".
10 E quegli rispose: Io ardo di zelo pel Signore Dio degli eserciti, perchè i figliuoli d'Israele hanno abbandonato il tuo patto, han distrutti i tuoi altari, hanno uccisi di spada i tuoi profeti; son rimaso sol io, e mi cercano, per tormi la vita.10 Egli rispose: "Sono pieno di zelo per il Signore degli eserciti, poiché gli Israeliti hanno abbandonato la tua alleanza, hanno demolito i tuoi altari, hanno ucciso di spada i tuoi profeti. Sono rimasto solo ed essi tentano di togliermi la vita".
11 E (il Signore) gli disse: Esci fuora, e sta sul monte dinanzi al Signore: ed ecco, che passa il Signore: ma innanzi al Signore un vento grande, e gagliardo da sciorre i monti, e spezzar le pietre; e non col vento il Signore: e dopo il vento un tremuoto; non col tremuoto il Signore:11 Gli fu detto: "Esci e fermati sul monte alla presenza del Signore". Ecco, il Signore passò. Ci fu un vento impetuoso e gagliardo da spaccare i monti e spezzare le rocce davanti al Signore, ma il Signore non era nel vento. Dopo il vento ci fu un terremoto, ma il Signore non era nel terremoto.
12 E dopo il tremuoto un fuoco; non col fuoco il Signore: e dopo il fuoco, il fischio di un' aura leggera.12 Dopo il terremoto ci fu un fuoco, ma il Signore non era nel fuoco. Dopo il fuoco ci fu il mormorio di un vento leggero.
13 Ciò avendo udito Elia, si coperse il volto col mantello, e uscito fuora si stava alla porta della spelonca, ed ecco una voce: che disse a lui: Che fai tu qui, o Elia? Ed ei rispose:13 Come l'udì, Elia si coprì il volto con il mantello, uscì e si fermò all'ingresso della caverna. Ed ecco, sentì una voce che gli diceva: "Che fai qui, Elia?".
14 Io ardo di zelo pel Signore Dio degli eserciti, perchè i figliuoli d'Israele hanno abbandonato il tuo patto, distrutti i tuoi altari, hanno uccisi di spada i tuoi profeti, son rimaso sol io, e mi cercano, per tormi la vita.14 Egli rispose: "Sono pieno di zelo per il Signore, Dio degli eserciti, poiché gli Israeliti hanno abbandonato la tua alleanza, hanno demolito i tuoi altari, hanno ucciso di spada i tuoi profeti. Sono rimasto solo ed essi tentano di togliermi la vita".
15 E il Signore disse a lui: Va, e torna indietro per la tua strada stessa del deserto verso Damasco; e quando sarai giunto colà, ungerai Hazael in re della Siria,15 Il Signore gli disse: "Su, ritorna sui tuoi passi verso il deserto di Damasco; giunto là, ungerai Hazaèl come re di Aram.
16 E Jehu figliuolo di Narrisi lo ungerai re d'Israele; e ungerai profeta in tua vece Eliseo figliuolo di Saphat, che è di Abelmeula.16 Poi ungerai Ieu, figlio di Nimsi, come re di Israele e ungerai Eliseo figlio di Safàt, di Abel-Mecola, come profeta al tuo posto.
17 E avverrà, che chi avrà scansata la spada di Hazael, sarà ucciso da Jehu: e chi avrà scansata la spada di Jehu, sarà ucciso da Eliseo.17 Se uno scamperà dalla spada di Hazaèl, lo ucciderà Ieu; se uno scamperà dalla spada di Ieu, lo ucciderà Eliseo.
18 E io serberommi in Israele sette mila uomini, i quali non han piegato il ginocchio dinanzi a Baal, e nissun de' quali ha accostata la mano alla sua bocca in adorandolo.18 Io poi mi sono risparmiato in Israele settemila persone, quanti non hanno piegato le ginocchia a Baal e quanti non l'hanno baciato con la bocca.
19 Partitosi adunque di là Elia, trovò Eliseo figliuolo di Saphat, il quale arava la terra con dodici paia di buoi, ed egli era un di quei, che aravano colle dodici paia di bovi: e giunto a lui Elia, gettò sopra di lui il suo mantello.19 Partito di lì, Elia incontrò Eliseo figlio di Safàt. Costui arava con dodici paia di buoi davanti a sé, mentre egli stesso guidava il decimosecondo. Elia, passandogli vicino, gli gettò addosso il suo mantello.
20 E quegli, lasciati subito i bovi, corse dietro ad Elia, e disse: Concedi, ch'io vada a dar un bacio a mio padre, e a mia madre, e poi ti seguirò. E quegli disse a lui: va, e torna: perocché quello, che toccava a me, io l'ho fatto.20 Quegli lasciò i buoi e corse dietro a Elia, dicendogli: "Andrò a baciare mio padre e mia madre, poi ti seguirò". Elia disse: "Va' e torna, perché sai bene che cosa ho fatto di te".
21 E partitosi da lui, prese un paio di bovi, e gli scannò, e colle legna dell'aratro cosse le carni, e la diede alla gente, perchè le mangiasse: e parti, e andò, e seguitò Elia, e lo serviva.21 Allontanatosi da lui, Eliseo prese un paio di buoi e li uccise; con gli attrezzi per arare ne fece cuocere la carne e la diede alla gente, perché la mangiasse. Quindi si alzò e seguì Elia, entrando al suo servizio.