Scrutatio

Sabato, 4 maggio 2024 - San Ciriaco ( Letture di oggi)

Primo libro di Samuele 20


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BIBBIA TINTORIBIBBIA RICCIOTTI
1 David, fuggito da Naiot che è in Ramata, giunse dinanzi a Gionata e gli disse: «Che ho fatto io? Qual'è la mia iniquità e il mio peccato contro tuo padre, perch'egli cerchi la mia vita? »1 - Fuggitosene da Naiot di Ramata, Davide se ne venne a parlare con Gionata e gli disse: «Che ho io fatto? Qual è la mia colpa e qual peccato commisi contro tuo padre, che attenta alla mia vita?».
2 Gionata gli rispose: « Non sia mai: tu non sarai ucciso: mio padre non farà nulla, grande o piccolo che sia, senza farmelo sapere. Perchè dunque dovrebbe celare questa cosa soltanto: Questo non sarà mai ».2 Gionata gli rispose: «Mai più: tu non morrai; poichè mio padre non farà cosa alcuna, nè grande nè piccola, senza prima farmene parola. Mio padre mi avrebbe tenuto nascosto questa sola cosa? Non sarà mai».
3 E giurò di nuovo a David. Ma David disse: « Tuo padre sa che io ho trovato grazia negli occhi tuoi, e dirà: Non lo sappia Gionata, chè non si rattristi. Ma come vive il Signore, e come vive l'anima tua, non c'è che un sol passo (per dir così) tra me e la morte ».3 E ripetè a Davide il giuramento fatto. Ma Davide soggiunse: «Tuo padre sa di certo che io ho trovato grazia agli occhi tuoi, perciò avrà detto: - Gionata non deve saper nulla, chè ne avrebbe dispiacere -; ma, viva il Signore e viva l'anima tua! È un fatto che un sol passo mi separa, (per così dire), dalla morte».
4 Gionata disse a David: « Io farò per te tutto quello che l'anima tua mi dirà ».4 Soggiunse Gionata a Davide: «Dimmi tutto ciò che vuoi e lo farò».
5 E David disse a Gionata: « Ecco, domani è il primo del mese, ed io, secondo il solito, dovrei sedere presso il re a mangiare: lascia che io mi nasconda alla campagna, fino alla sera del terzo giorno.5 «Ecco, domani» disse Davide a Gionata, «son le calende e io, come al solito, dovrei sedermi a mensa col re: lasciami invece andare e mi nasconderò nella campagna fino alla sera del terzo giorno.
6 Se tuo padre, guardando, cercherà di me, tu gli risponderai: David mi ha chiesto di fargli fare una scappata a Betlemme sua città, perchè vi è un sacrifizio solenne per tutti quelli della sua tribù.6 Se tuo padre, notando [la mia assenza], cercherà di me, tu gli risponderai: - Davide mi ha pregato di lasciarlo andare immediatamente a Betleem sua città, dove hanno luogo sacrifici solenni per tutti quelli della sua tribù. -
7 S'egli dice: Va bene, il tuo servo avrà pace; ma s'egli si adira, sappi che la sua malizia è al colmo.7 Se egli dirà: - Va bene -; il tuo servo avrà pace; ma se si adirerà; sappi che la sua malizia è giunta al colmo.
8 Usa dunque misericordia al tuo servo, giacché hai fatto fare a me tuo servo l'alleanza del Signore con te: se vi è in me qualche colpa, dammi tu la morte, ma non mi presentare a tuo padre ».8 Usa dunque misericordia verso il tuo servo, dal momento che hai voluto contrarre con me un'alleanza nel nome del Signore; che se mi credi reo di qualche colpa, uccidimi di tua mano, ma non darmi nelle mani di tuo padre».
9 Gionata disse: « Non ci pensare nemmeno, perchè non è possibile che, ove conosca con certezza che il mal animo di mio padre contro di te è giunto al colmo, io non te lo faccia sapere ».9 Disse Gionata: «Togliti pur dalla mente questo pensiero, chè non potrà mai darsi che io non t'abbia ad avvertire qualora di certo sappia che è giunta al colmo l'avversione di mio padre contro di te».
10 David disse a Gionata: « Chi me lo dirà, se per disgrazia tuo padre ti risponde duramente a mio riguardo? »10 «E chi mi avvertirà» chiese Davide a Gionata «qualora tuo padre avesse a risponderti parole dure sul conto mio?».
11 Allora Gionata disse a David: « Vieni, andiamo fuori alla campagna ». Quando furono tutti due alla campagna,11 Disse Gionata a Davide: «Vieni e usciamo in aperta campagna». Poi come furono ambedue tra i campi,
12 Gionata disse rivolto a David: « Signore Dio d'Israele! Se io domani o doman l'altro, scoprendo quello che pensa mio padre, ed essendovi qualche cosa di buono per David, non manderò subito da te, e non te lo farò sapere,12 Gionata disse a Davide: «Signore, Dio d'Israele, se domani o il giorno appresso investigando io come la pensa mio padre, lo trovassi ben disposto verso di te, o Davide, e non mandassi subito ad avvertirtene;
13 il Signore faccia a Gionata questo e peggio. Se poi durasse il mal animo di mio padre contro di te, io te lo confiderò e ti lascerò andare in pace, e il Signore sia con te come fu con mio padre.13 il Signore faccia questo e peggio ancora a Gionata. Parimenti, se il padre mio continuerà nella sua avversione contro di te, te ne avvertirò, e ti lascerò andar in pace, e allora il Signore sia teco come fu già col padre mio.
14 E se io vivrò, userai verso di me la misericordia del Signore; se poi morissi,14 Tu poi, se avrò vita, userai verso di me la misericordia del Signore; se poi sarò morto,
15 in perpetuo non ritirerai la tua misercordia dalla mia casa, quando il Signore sterminerà l'un dopo l'altro dal mondo i nemici di David: tolga il Signore Gionata dalla sua casa e faccia vendetta dei nemici di David ».15 non ritirerai mai la tua misericordia da quei della mia casa, neppur quando Dio avrà sterminato dalla faccia della terra fino all'ultimo i nemici di Davide; tolga il Signore Gionata dalla sua casa, e si vendichi dei nemici di Davide».
16 Così Gionata strinse alleanza colla casa di David e Signore fece vendetta dei nemici di David.16 Così stipulò Gionata un patto con la casa di Davide, e il Signore si vendicò dei nemici di Davide.
17 Gionata aggiunse questo altro giuramento a David, perchè l'amava, l'amava come l'anima propria.17 E Gionata aggiunse un altro giuramento a Davide, poichè l'amava come se stesso,
18 Poi Gionata disse a David: « Essendo domani il primo del mese, tu sarai cercato18 e gli disse: «Domani sono le calende e tu sarai richiesto,
19 e sarà domandato del tuo posto fino a domanl'altro. Allora tu, scendendo in fretta, verrai al luogo dove tu devi star nascosto nel giorno in cui si può lavorare, e ti porrai vicino alla pietra chiamata Ezel.19 poichè fin dopo domani sarai ricercato nel posto ove tu ti siedi. Scenderai quindi in fretta e verrai al luogo dove devi stare nascosto nel giorno in cui si può lavorare e starai presso la pietra, chiamata " Ezel ".
20 Io tirerò tre frecce verso di essa, scoccandole come per esercitarmi al tiro a segno.20 Presso di essa io lancerò tre dardi, quasi per volermi esercitare al tiro a segno;
21 Manderò poi un servo a cui dirò: Va, riportami le frecce ».21 ti manderò pure un mio servo, dicendogli: - Va', e riportami le frecce. -
22 Se io dirò al servo: Bada che le frecce son di qua da te, prendile, allora vieni pure, perchè per te c'la pace e niente di male. Il Signore vive! Ma se io dirò al servo: Bada che le frecce son di là da te, vattene in pace; il Signore ti fa partire.22 Se io dirò al servo: - Guarda, le frecce sono di qua da te, prendile -; tu allora verrai da me, poichè, viva il Signore! tutto andrà bene e non avrai nulla a temere di male. Se invece dirò al servo: - Guarda le frecce sono di là da te -; allora va' in pace, poichè il Signore vuole che tu parta.
23 Quanto poi alle parole che abbiamo dette io e te, il Signore sia tra me e te in eterno ».23 Di ciò poi che si è discorso tra noi, il Signore sia testimonio fra me e te in eterno».
24 David si nascose adunque nella campagna, e venuto il primo del mese, il resi assise a mensa.24 Davide si nascose adunque nel campo e, venute le calende, il re sedette a mensa per mangiare il pane.
25 Postosi a sedere il re sulla sua solita seggiola vicina al muro, e restando ritto Gionata, Abner si assise accanto a Saul. Allora apparve vuoto il posto di David.25 Essendosi il re seduto (secondo il solito) sulla sua sedia, che era presso la parete, Gionata si alzò e Abner si pose a sedere accanto a Saul e apparve vuoto il posto di Davide.
26 Ma Saul non disse nulla in quel giorno, perchè penava che forse a David fosse accaduto di non esser mondo nè purificato.26 Per quel giorno Saul non disse nulla, poichè pensava che gli fosse occorso alcunchè, per cui non si trovasse mondo nè purificato.
27 Ma anche il giorno dopo apparve di nuovo vuoto il posto il David. Allora Saul disse a suo figlio Gionata: « Per qual motivo il figlio d'Isai non è venuto a mangiare, nè ieri, nè oggi?27 Ma all'indomani, nel giorno secondo dopo le calende, essendo apparso ancora vuoto il posto di Davide, Saul domandò a Gionata suo figlio: «Perchè il figlio di Isai non è venuto nè ieri nè oggi a mangiare?».
28 E Gionata rispose a Saul: « Mi ha pregato instantemente di lasciarlo andare a Betlem,28 Gionata rispose a Saul: «Mi ha chiesto con viva istanza il permesso di andare a Betleem,
29 dicendomi: Lasciami andare, perchè vi è un sacrificio solcenne nella mia città, uno dei miei fratelli mi ha invitato: or dunque se ho trovato grazia agli occhi tuoi, andrò in fretta a rivedere i miei fratelli. Per questo egli non è venuto alla mensa del re ».29 dicendomi: - Lasciami andare poichè nella città ha luogo un sacrificio solenne; uno de' miei fratelli mi vi ha chiamato, perciò, se ho trovato grazia ai tuoi occhi, me ne andrò tosto e rivedrò i miei fratelli. - Ecco perchè non è venuto alla mensa del re».
30 Ma Saul, adiratosi contro Gionata, gli disse: « Figlio d'una donna corrotta, non so forse che tu ami il figlio d'Isai per tua confusione e per confusione dell'indegna tua madre?30 Saul s'adirò allora contro Gionata e gli disse: «Figlio di una donna che rapisce volentieri un uomo, non lo so io che ami il figlio di Isai a tua vergogna ed a vergogna della indegna tua madre?
31 Finché sarà vivo il figlio d'Isai sopra la terra, non ci sarà sicurezza nè per te nè per il tuo regno. Or dunque manda a prenderlo e menamelo. perchè egli è un figlio di morte »,31 Perchè fino a quando vivrà il figlio di Isai non sarai sicuro, nè tu nè il tuo regno. Pertanto manda subito [a cercarlo] e conducilo innanzi, poichè deve morire».
32 Ma Gionata. rispondendo a Saul suo padre, disse: « Perchè dovrà morire? Che cosa ha fatto? »32 Gionata rispose a suo padre Saul e gli disse: «Perchè deve morire? Che ha fatto di male?».
33 Saul afferrò la lancia per colpirlo. Allora Gionata capì che era una cosa già determinata da suo padre l'uccisione di David,33 E Saul prese la lancia per colpirlo. Conobbe allora Gionata che oramai era stata decretata dal padre la morte di Davide
34 e si levò da mensa in un eccesso di collera e non toccò cibo in quel secondo giorno del mese, perchè era afflitto a causa di David e perchè suo padre l'aveva oltraggiato.34 e perciò Gionata si levò da mensa e non mangiò in quel giorno delle calende. Tanto era dolente per Davide vilipeso a quel modo dal padre suo.
35 Venuto il mattino, Gionata andò con un piccolo servo alla campagna secondo quello che aveva convenuto con David.35 All'albeggiare Gionata se ne venne nel campo secondo il convenuto con Davide. Aveva con sè un ragazzetto
36 Gionata disse al servo: « Va, e riportami le frecce che tiro ». Mentre il servo correva, egli tirò un'altra freccia di là da esso.36 a cui disse: «Va', e portami le frecce che io lancio». Essendosi il ragazzo messo a correre, gettò un'altra freccia al di là del fanciullo.
37 Quando il servo giunse al luogo della freccia che Gionata aveva tirata, Gionata gli gridò dietro e gli disse: «Ecco, la freccia è là, al di là di te »,37 Venuto per tanto il fanciullo al posto della freccia lanciata da Gionata, questi gli gridò dietro: «Guarda che la freccia è più lungi da te».
38 Gionata gridò ancora al servo: « Sbrigati, non ti trattenere ». Il servo di Gionata, raccolte le frecce, le portò al suo padrone, pignorando completamente di che si trattasse, perchè soltanto Gionata e David sapevano la cosa.38 E Gionata gridò ancora dietro al ragazzo: «Presto, sbrigati, non t'arrestare». Raccolte le frecce il servo di Gionata le portò al suo padrone,
39 Poi Gionata diede al servo le sue armi e gli disse: « Va e portale in città » .39 ignorando affatto di che si trattasse; poichè Gionata e Davide soltanto erano al corrente della cosa.
40 Partito il servo, David uscì dal luogo che guardava verso mezzodì e gettandosi bocconi per terra, si prostrò per tre volte. Poi baciandosi l'un l'altro, essi piansero insieme, e David oltremodo.40 Consegnate le armi al fanciullo, Gionata gli disse: «Va', e portale in città».
41 Finalmente Gionata disse a David: « Va in pace: resta tutto quello che noi due abbiamo giurato nel nome del Signore, dicendo: Il signore sia tra me e te, e tra la mia discendenza e la tua discendenza in eterno ».41 Andatosene il fanciullo, Davide si levò dal suo posto che era dalla parte di mezzogiorno e gettatosi con la faccia a terra si prostrò per tre volte; e baciandosi l'un l'altro piansero insieme, ma Davide assai più.
42 David si mosse e partì, e Gionata tornò in città.42 Disse allora Gionata a Davide: «Va' in pace, [ricordati di] quanto giurammo a vicenda nel nome del Signore dicendo: - Il Signore sia nostro testimonio tra me e te, tra la mia discendenza e la discendenza tua, in eterno -».
43 poi Davide si levò e partì mentre Gionata rientrò in città.