Scrutatio

Venerdi, 26 aprile 2024 - San Marcellino ( Letture di oggi)

Apocalisse 5


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Il libro dei sette sigilli consegnato tra le acclamazioni all'Agnello

1Poi vidi nella destra dell'assiso sul trono un libro scritto di dentro e di fuori e sigillato con sette sigilli.2E vidi un Angelo forte che a gran voce esclamava: Chi è degno d'aprire il libro e d'aprirne i sigilli?3Ma nè in cielo, nè in terra, nè sotto la terra c'era uno che potesse aprire e guardare il libro.4Ed io piangevo molto, perchè non s'era trovato uno degno d'aprire e guardare il libro.5Ma uno dei vegliardi mi disse: Non piangere! Ecco il leone della tribù di Giuda, il rampollo di David, ha vinto e può aprire il libro e romperne i sette sigilli.6E mirai; ed ecco in mezzo al trono e ai quattro animali e ai vegliardi stare come scannato un Agnello con sette corna e sette occhi, che sono i sette spiriti di Dio spediti per tutta la terra.7Egli andò a prendere il libro dalla destra dell'assiso sul trono.8E ricevuto che ebbe il libro, i quattro animali e i ventiquattro vegliardi si prostrarono dinanzi all'Agnello, tenendo in mano le cetre e le coppe d'oro piene di pròfumi, che sono le preghiere dei santi;9e cantavano un nuovo cantico, dicendo: Tu sei degno, o Signore, di ricevere il libro e di aprirne i sigilli, perchè sei stato immolato e col tuo sangue ci hai ricomprati a Dio da ogni tribù, da ogni linguaggio, da ogni popolo, da ogni nazione,10e ci hai fatti re e sacerdoti davanti a Dio: e regneremo sopra la terra.11E mirai e udii intorno al trono e agli animali e ai vegliardi la voce di molti Angeli, numerosi a migliaia di migliaia,12i quali dicevano a gran voce: L'Agnello che è stato immolato è degno di ricevere la potenza, la divinità, la sapienza, la fortezza e l'onore e la gloria e la benedizione.13E tutte le creature che sono in cielo e sopra la terra e sotto la terra e nel mare, quante ve ne sono, le sentii tutte dire: All'assiso sul trono e all'Agnello benedizione, onore e gloria e potenza nei secoli dei secoli.14E i quattro animali dicevano: « Amen »; e i ventiquattro vegliardi si prostrarono bocconi ed adorarono il vivente nei secoli dei secoli.