Scrutatio

Venerdi, 26 aprile 2024 - San Marcellino ( Letture di oggi)

Apocalisse 10


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L'angelo col libriccino che il profeta divora

1Poi vidi un altro Angelo potente che scendeva dal cielo avvolto in una nube: sopra il capo aveva l'iride, il suo volto era come il sole, i suoi piedi come colonne di fuoco.2Ed aveva in mano un libriccino aperto, e posato il piè destro sul mare e il sinistro sulla terra,3gridò con voce forte come il ruggito del leone, e gridato che egli ebbe, rimbombaron sette tuoni nelle loro voci.4E quando i sette tuoni ebbero fatto udire le loro voci, io stavo per scrivere, ma sentii una voce dal cielo che mi diceva: Sigilla quello che han detto i sette tuoni e non lo scrivere.5E l'Angelo che avevo visto posare sul mare e sulla terra, alzò la mano al cielo,6e giurò per Colui che vive nei secoli dei secoli, che ha creato il cielo e le cose che contiene, la terra e le cose che contiene, il mare e le cose che contiene, che non vi sarà più tempo;7ma che nei giorni in cui il settimo Angelo farà sentir la sua voce e darà fiato alla sua troni ha, sarà compiuto il mistero di Dio nel modo da lui annunziato por i profeti suoi servi.8E sentii che la voce udita dal cielo di nuovo mi parlava e mi diceva: Va a prendere il libro aperto di mano all'Angelo che posa sul mare e sulla terra.9E andai dall'Angelo a dirgli che mi desse il libro. Ed egli mi disse: Prendilo e divoralo: esso amareggerà il tuo ventre, ma alla tua bocca sarà dolce come il miele.10E presi il libro di mano all'Angelo e lo divorai: in bocca era dolce qual miele; ma divorato che l'ebbi, il mio ventre ne fu amareggiato.11E mi disse: Bisogna che tu profetizzi ancora a genti, a popoli, a lingue, e a molti re.