Scrutatio

Mercoledi, 1 maggio 2024 - San Giuseppe Lavoratore ( Letture di oggi)

Seconda lettera ai Corinzi 1


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BIBBIA TINTORIBIBBIA MARTINI
1 Paolo, per volontà di Dio apostolo di Gesù Cristo, e il fratello Timoteo, alla Chiesa di Dio che è in Corinto e a tutti i santi che sono in tutta l'Acaia.1 Paolo per volontà di Dio Apostolo di Gesù Cristo, e il fratello Timoteo alla Chiesa di Dio, che è in Corinto, e a tutti i santi, che sono per tutta l'Achaia.
2 Grazia e pace a voi da Dio Padre nostro, e dal Signore Gesù Cristo.2 Grazia a voi, e pace da Dio padre nostro, e dal Signore Gesù Cristo.
3 Benedetto sia Dio e Padre del Signore nostro Gesù Cristo, padre delle misericordie e Dio d'ogni consolazione,3 Benedetto Dio, e Padre del Signor nostro Gesù Cristo, Padre delle misericordie, e Dio di tutta consolazione,
4 il quale ci consola in ogni nostra tribolazione, affinchè mediante la consolazione che riceviamo noi stessi da Dio, possiamo consolare anche gli altri, in qualunque affanno si trovino.4 Il quale ci consola in ogni nostra tribolazione: affinchè noi pure consolar possiamo coloro, che in qualunque strettezza si trovano, mediante la consolazione, onde siamo anche noi da Dio consolati.
5 Perché, come in noi traboccano le sofferenze di Cristo, cosi per Cristo abbonda anche la nostra consolazione.5 Imperocché, siccome abbondano sopra di noi i patimenti di Cristo; cosi pur è per Cristo ridondante la nostra consolazione.
6 Ma se siamo tribolati, è per la vostra consolazione e salvezza; se siamo consolati, è per la vostra consolazione; se siamo incoraggiati, è per la vostra esortazione e salute, che vi fa sopportare con pazienza i medesimi patimenti che noi soffriamo.6 Sia però, che noi siam tribolati, (lo siamo) per vostra consolazione, e salute, siache siam consolati (lo siamo), per vostra consolazione, e salute, la quale si compie per mezzo della sofferenza di que' medesimi patimenti, che noi pur patiamo:
7 Così la speranza che abbiamo di voi è sicura, perchè sappiamo che voi, come siete compagni nelle sofferenze, sarete pure nella consolazione.7 Onde stabile sia la speranza, che abbiamo di voi: sapendo noi, che siccome siete compagni ne' patimenti, così pur lo sarete nella consolazione.
8 Non vogliamo infatti, o fratelli, lasciarvi ignorare la tribolazione che ci ha colti in Asia, che oltremodo ci ha oppressi al di là delle forze, fino a farci venire a noia la vita.8 Imperocché non vogliamo, che a voi, o fratelli, sia ignota la tribolazione suscitata a noi nell'Asia, come sopra misura, sopra le forze siamo stati aggravati fino a venirci a noia la stessa vita.
9 Ma noi abbiamo avuto dentro noi stessi ravviso della morte, affinchè non confidiamo in noi, ma in Dio che risuscita i morti.9 Ma noi abbiamo avuto in noi stessi avviso di morte, affinchè non abbiamo fidanza in noi, ma in Dio, che risuscita i morti:
10 Egli ci ha liberati da tanti pericoli e ci libera e come speriamo, ci libererà ancora,10 Il quale da sì gravi pericoli ci ha liberati, e ci libera: in cui confidiamo, chi tuttavia ci libererà,
11 specialmente se ci aiuterete anche voi colle vostre preghiere, onde, come il bene ci vien largito per mezzo di tante persone, così anche da tanti sian resi per noi i ringraziamenti.11 Dandoci insieme la mano anche voi, con pregare per noi: onde del bene, che in grazia di molte persone noi abbiamo, siano da molti rendute grazie per noi.
12 Il nostro vanto è questo: la testimonianza della nostra coscienza, secondo la quale noi ci siam diportati nel mondo, e specialmente verso di voi, con semplicità di cuore e colla sincerità di Dio, e non con la sapienza della carne, ma colla grazia di Dio.12 Imperocché questo è il nostro vanto, la testimonianza della nostra coscienza, dell'esserci noi diportati con semplicità di cuore, e con sincerità di Dio, non con la saggezza della carne, ma con la grazia di Dio in questo mondo: e molto più presso di voi.
13 Or non vi scriviamo nulla di diverso da quello che avete letto e riconosciuto, e spero che lo riconoscerete sino alla fine:13 Imperocché non altro scriviamo a voi, che quello, che avete letto, e riconosciuto. E spero lo riconoscerete sino alla fine,
14 in parte infatti voi avete riconosciuto che noi siamo la vostra gloria, come anche voi la nostra, nel giorno del Signore nostro Gesù Cristo.14 Siccome avete voi in parte riconosciuto, che noi siamo la vostra gloria, come voi pur la nostra, pel giorno del Signore nostro Gesù Cristo.
15 Con questa fiducia, volevo recarmi prima da voi, affinchè aveste una doppia grazia;15 E con questa fidanza volli prima venir da voi, affinchè aveste una seconda grazia:
16 da voi passare in Macedonia, dalla Macedonia tornar di nuovo a voi, che m'avreste accompagnato nella Giudea.16 E da voi passar nella Macedonia, e nuovamente dalla Macedonia venir da voi, e da voi esser incamminato per la Giudea.
17 Essendo stato questo il mio proposito, sono stato forse incostante? Ovvero, quello che delibero, lo delibero secondo la carne, in modo che dica or « sì » or «no »?17 Tale adunque essendo stata la mia volontà, sono forse stato incostante? Ovvero quello, che io delibero, lo delibero secondo la carne, onde sia presso di me il si, e il no?
18 Ma come Dio è fedele, il nostro discorso presso di voi non è tra il « sì » e il « no »;18 Ma fedele Dio, il nostro ragionare usato tra di voi non è sì e no.
19 perchè il Figliolo di Dio Cristo Gesù, che fu tra voi predicato da noi, da me, da Silvano e da Timoteo, non fu « sì » e « no »: in lui fu il solo « sì ».19 Imperocché il Figliuolo di Dio Gesù Cristo, il quale tra voi fu predicato da noi, da me, da Silvano, e da Timoteo, non fu si, e no, ma in lui fu (sempre) il si.
20 Infatti quante sono le promesse di Dio, tutte hanno in lui il loro « sì », ed è quindi per mezzo di lui detto l'« Amen » a Dio per la nostra gloria.20 Imperocché tutte, quante sono, le promesse di Dio, sono in lui si: e in lui perciò (sono) amen a Dio per nostra gloria.
21 Or è Dio colui che ci rende fermi con voi in Cristo, e ci ha unti,21 Or Dio è quegli, che con voi ci conferma in Cristo, e che ci ha unti:
22 egli ci ha pure impresso il proprio sigillo ed ha infuso nei nostri cuori il pegno dello Spirito.22 Il quale ci ha eziandio sigillati, ed ha infuso ne' nostri cuori la caparra dello Spirito.
23 Or io sull'anima mia chiamo Dio in testimone, che, per risparmiarvi, non son più venuto a Corinto, non perchè la facciamo da padroni sulla vostra fede, cooperiamo invece alla vostra allegrezza, giacché state saldi nella fede.23 Or io sulla mia vita chiamo Dio in testimone, come, per essere con voi indulgente, non son più venuto a Corinto: non perché noi la facciamo da padroni sopra la vostra fede, ma cooperiamo alla vostra consolazione: dappoiché state saldi nella fede.