Scrutatio

Sabato, 4 maggio 2024 - San Ciriaco ( Letture di oggi)

Sapienza 7


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BIBBIA TINTORIDIODATI
1 Anch'io certamente sono un uomo mortale come tutti gli al­tri e della stirpe di quel primo che fu fatto di terra, e nel seno di mia madre fui plasmato di car­ne,
2 nello spazio di dieci mesi fui coagulato nel sangue dal seme virile, col piacere compagno del sonno.
3 Anch'io, nato che fui, respirai l'aria comune, caddi sul­ la medesima terra, e la mia prima voce, come quella di tutti gli al­tri, fu un vagito.
4 Fui allevato nelle fasce con molte cure.
5 Certamente nessuno dei re ebbe di­ verso il principio dell'esistenza.
6 Unico è dunque per tutti il mo­do d'entrar nella vita e d'uscirne.
7 Per questo io desiderai la pru­denza, e mi fu concessa, invocai lo spirito della sapienza, e venne in me.
8 E l'ho preferita agli scet­tri e ai troni, e le ricchezze le sti­mai un niente in paragone di lei.
9 Non ho paragonate con lei le pietre preziose, perchè tutto l'oro in paragone di lei è un po'di sab­bia, e l'argento dinanzi a lei do­ vrà essere stimato come fango.
10 L'amai più della sanità e del­la bellezza, mi proposi di averla per mia luce, perchè è inestin­guibile il suo splendore.
11 Insieme con essa mi venne ogni bene e infinite ricchezze dalle sue ma­ni.
12 Io godei di tanti (beni), per­chè questa sapienza mi precede­ va, ed io non lo sapevo che di tutti questi beni era lei la madre.
13 Senza finzioni la imparai, sen­za invidia la comunico, e non ne tengo nascoste le ricchezze,
14 per­chè essa è un tesoro infinito per gli uomini, e chi ne usa si unisce in amicizia con Dio, raccomandan­dolo i doni della dottrina.
15 A me poi Dio ha concesso di dire ciò che sento, e d'aver con­cetti degni dei doni ricevuti, per­chè lui è la guida della sapienza e il direttore dei saggi.
16 Siamo nelle sue mani, e noi, e le nostre parole, e tutta la sapienza, e il saper fare, e la istruzione.
17 Fu lui che mi dette la vera scienza degli esseri, da farmi conoscere la costituzione del mondo e le virtù degli elementi,
18 il princi­pio, la fine e la metà dei tempi, le vicende dei cambiamenti, l'al­ternarsi delle stagioni,
19 i rivol­gimenti dell'anno, le posizioni degli astri,
20 la natura degli ani­mali, gli istinti delle fiere, la for­za del vento, i pensieri degli uo­mini, le varietà delle piante, le virtù delle radici.
21 Io seppi tut­te le cose nascoste e palesi, per­chè la sapienza, che tutto fece, m'istrui.
22 Nella sapienza è infatti lo spirito di intelligenza, santo, uni­co, molteplice, sottile, eloquen­te, agile, intemerato, infallibile, soave, amante del bene, pene­trante, irresistibile, benefico,
23 umano, benigno, costante, si­curo, tranquillo, che tutto può, che tutto prevede, che compren­de tutti gli spiriti, intelligente, puro, sottile.
24 La sapienza è più agile d'ogni movimento, penetra da per tutto colla sua purez­za:
25 essa è vapore della virtù di Dio, una certa emanazione della gloria dell'Onnipotente; e per que­sto nulla in lei v'è d'impuro.
26 Essa è lo splendore della luce eter­na, specchio senza macchia della maestà di Dio, imagine della sua bontà.
27 Pur essendo unica può tutto, immutabile in sè, rinnovella ogni cosa; si comunica alle ani­me sante fra le nazioni, e forma gli amici di Dio e i profeti.
28 Dio non ama se non quelli che vivo­no colla sapienza.
29 Essa è più bella del sole, è al di sopra di ogni ordine di stelle, e, paragona­ta alla luce, è superiore;
30 perchè alla luce succede la notte, ma la malizia non può vincere la sapienza.