Scrutatio

Giovedi, 18 aprile 2024 - San Galdino ( Letture di oggi)

Qoelet 5


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Non dobbiamo criticare l'operato di Dio, nè maravigliarci delle ingiustizie

1Non essere avventato nel parlare e il tuo cuore non abbia furia di proferir parole davanti a Dio. Dio è nel cielo e tu sei sulla terra, perciò sian pochi i tuoi discorsi.2Dai molti affanni vengono i sogni e nei molti discorsi si trova la stoltezza.3Se hai fatto a Dio qualche voto, non ritardarne l'adempimento, perchè a lui dispiace la bugiarda e stolta promessa. Tu mantieni quanto hai promesso con voto;4perchè è molto meglio non far voti, che, fatto il voto, non adempire quanto si è promesso.5Non permettere alla tua bocca di renderti colpevole, e non dire dinanzi all'angelo: « Non ci fu avvertenza », chè Dio, sdegnato per le tue parole, non distrugga tutte le opere delle tue mani.6Dove ci sono molti sogni, vi son moltissime vanità e chiacchiere senza numero; ma tu temi Dio.7Se vedrai oppressi i miserabili e violato il diritto e la giustizia a rovescio nel paese, non ti meravigliare di ciò, perchè chi sta in alto ci ha un altro più alto di lui, e sopra questi ve ne sono altri ancora più in alto,8e di più v'è il re che comanda a tutta la terra a lui soggetta.9L'avaro non sarà mai sazio di danaro, e chi ama le ricchezze non ne caverà alcun frutto. Anche questo è vanità.10Dove son molte ricchezze, vi sono anche molti a mangiarle, e che utile ne ha il padrone, oltre quello di starle a guardare coi propri occhi?11Dolce è il sonno del lavoratore, poco o molto ch'ei mangi; ma la sazietà non lascia dormire il ricco.

Fatiche inutili; in che consista la felicità in terra.

12C'è anche un altro disgraziatissimo guaio che io ho visto sotto il sole: le ricchezze accumulate a rovina del loro padrone.13Se ne vanno in fumo per terribile sventura; egli ha messo al mondo un figlio che sarà in estrema miseria;14come nudo è uscito dal seno della madre, così nudo vi ritornerà, e di tutte le sue fatiche non porterà seco niente.15Miseria certo degna di compassione! Come venne, così partirà. E che gli giova l'essersi affaticato per del vento?16Per tutti i giorni della sua vita egli mangiò tra le tenebre, tra molti affanni, nell'angustia, nella tristezza.17Quindi mi sembra bene che uno mangi e beva e goda con gioia i frutti della sua fatica, che ha sopportata sotto il sole per tutti i giorni della sua vita, assegnatigli da Dio. E questa è la sua sorte.18Or quando Dio dà a un uomo ricchezze e beni, gli dà anche facoltà di mangiarne, di goderne la sua parte, di gioire del frutto del suo lavoro: questo è dono di Dio.19Allora egli non si ricorderà troppo dei giorni della sua vita, perchè Dio gl'inonda il cuore di gioia.