Scrutatio

Giovedi, 2 maggio 2024 - Sant´ Atanasio ( Letture di oggi)

Secondo libro dei Re 7


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1 Eliseo disse: « Udite la parola del Signore: Ecco ciò che dice il Signore: Domani a quest'ora il moggio di farina sarà a uno statere, e due moggia d'orzo a uno statere alla porta di Samaria ».1 Eliseo disse: "Ascoltate la parola del Signore: "Domani, alla stessa ora, alla porta di Samaria una sea di fior di farina costerà un siclo e due sea di orzo pure un siclo".
2 Uno dei capi, sul braccio del quale il re si appoggiava, rispondendo all'uomo di Dio, disse: « Anche se il Signore facesse delle cateratte nel cielo, potrebbe mai avvenire quello che dici? » Eliseo disse: « Lo vedrai coi tuoi occhi, ma non ne mangerai ».2 Lo scudiero, al cui braccio era appoggiato il re, rispose all'uomo di Dio: "Ecco che il Signore sta per fare delle aperture nel cielo! E' mai possibile una cosa simile?". Eliseo replicò: "La vedrai tu stesso con i tuoi occhi, ma non ne mangerai".
3 Or v'erano all'entrata della porta quattro lebbrosi che si dissero l'un l'altro: « Perchè vogliamo star qui finché non siam morti?3 Ora quattro uomini lebbrosi, che si trovavano all'ingresso della porta, si dissero l'un l'altro: "Perché noi rimaniamo qui fino a che non moriremo?
4 Se scegliamo d'entrare in città, morremo di fame; se restiamo qui siam costretti a morire; venite adunque e passiamo al campo dei Siri: se ci risparmiano, vivremo, ed anche se ci ammazzano, tanto moriremo lo stesso ».4 Se decidiamo di entrare in città, lì v'è la fame e moriremo; se invece restiamo qui, moriremo ugualmente. Orsù, andiamo e passiamo nell'accampamento di Aram: se ci lasceranno vivere, vivremo; se invece ci faranno morire, moriremo".
5 La sera si mossero e andarono al campo dei Siri; ma giunti che furono all'estremità del campo dei Siri, non vi trovaron nessuno;5 Al crepuscolo essi si levarono per andare all'accampamento di Aram; quando però giunsero all'estremità dell'accampamento di Aram, ecco, non v'era nessuno.
6 perchè il Signore aveva fatto sentire nel campo dei Siri un rumore di carri e di cavalli e d'innumerevole armata, sicché si dissero l'un l'altro: « Ecco il re d'Israele ha assoldato contro di noi i re degli Etei e degli Egiziani, ed essi ci sono addosso ».6 Il Signore infatti aveva fatto udire nell'accampamento di Aram un rumore di carri e di cavalli, un rumore di un grande esercito, ed essi si erano detti l'un l'altro: "Ecco, il re d'Israele ha assoldato contro di noi i re degli Hittiti e i re d'Egitto perché marcino contro di noi".
7 E si levarono e fuggirono nelle tenebre, lasciando le loro tende, i cavalli e gli asini nel campo, cercando solo di salvare ie loro vite.7 Si levarono e fuggirono al crepuscolo, abbandonando le tende, i cavalli, gli asini, l'intero accampamento così come si trovava; essi fuggirono per salvare la loro vita.
8 Or quei lebbrosi, arrivati che furono al principio del campo, entrarono in una tenda, mangiarono e bevvero, ne presero l'argento, l'oro e le vesti, ed andarono a nasconderle, poi, tornati, entrarono in un'altra tenda e andarono a nascondere anche la preda ivi fatta.8 Quei lebbrosi giunsero all'estremità dell'accampamento ed entrarono in una tenda, mangiarono e bevvero; poi asportarono di là argento, oro e vestiti che andarono a nascondere.
9 Allora però si dissero l'un l'altro: « Così non facciamo bene, perchè questo è giorno di buona novella. Se noi staremo zitti e non porteremo la notizia avanti domattina, saremo accusati di delitto: orsù andiamo a portar la notizia alla corte del re ».9 Quindi si dissero l'un l'altro: "Non facciamo così! Oggi è giorno di buone notizie e noi ce ne stiamo zitti. Se aspettiamo che spunti il mattino, un castigo ci potrebbe colpire. Orsù, andiamo a informare il palazzo reale".
10 Giunti alla porta della città, diedero l'avviso, dicendo: « Siamo andati al campo dei Siri, e non vi abbiamo trovato nessuno; ma soltanto i cavalli e gli asini legati, e le tende ritte ».10 Arrivati che furono, chiamarono i guardiani della città e li informarono dicendo loro: "Siamo andati nell'accampamento di Aram, ed ecco là non c'era nessuno né si udiva voce umana; c'erano soltanto cavalli legati e asini legati e le tende così com'erano prima".
11 Allora le guardie della porta andarono a portar la notizia dentro il palazzo del re.11 I guardiani gridarono e fecero giungere la notizia all'interno del palazzo reale.
12 Il re alzatosi di notte, disse ai suoi servi: « Vi dirò io quello che han fatto i Siri contro di noi: sapendo che siamo affamati, essi sono usciti dal campo e si sono nascosti nella campagna, dicendo: Quando usciranno dalla città li prenderemo vivi, e allora potremo entrare nella città ».12 Il re si levò di notte e parlò ai suoi ufficiali: "Vi spiegherò io ciò che ci hanno fatto gli Aramei: sapendo che noi siamo affamati, sono usciti fuori dell'accampamento per nascondersi nella campagna dicendo: "Quando usciranno dalla città, li cattureremo vivi e poi entreremo nella città".
13 Ma uno dei suoi servi rispose: « Prendiamo i cinque cavalli che son rimasti nella città (vi son quelli soli in tutta la moltitudine d'Israele, gli altri sono stati consumati) e mandiamoli, e potremo esplo­rare ».13 Uno degli ufficiali rispose: "Si prendano i cinque cavalli superstiti, che sono rimasti in città -- al massimo periranno anch'essi come la massa che è morta -- e mandiamo a vedere".
14 Fatti prendere due ca­valli, il re mandò al campo dei Siri con questi ordini: « Andate e osservate ».14 Presero dunque due carri con i loro cavalli e il re li inviò dietro gli Aramei dicendo loro: "Andate e vedete".
15 Essi andarono dietro ai Siri fino al Giordano, e, visto che tutta la strada era pie­na di vesti e di oggetti che i Si­ri avevan gettati via nello scom­piglio, i messi tornarono a rife­rir la cosa al re.15 Essi andarono dietro a loro fino al Giordano ed ecco tutta la strada era cosparsa di vesti e di oggetti che gli Aramei avevano gettato via nella loro fuga precipitosa. I messaggeri ritornarono e informarono il re.
16 Allora il popolo uscì a sac­cheggiare il campo dei Siri, e il moggio di fior di farina fu a uno statere, e due moggia d'orzo a uno statere, secondo la parola del Signore.16 Allora il popolo uscì e saccheggiò l'accampamento di Aram: così una sea di fior di farina venne a costare un siclo e due sea di orzo pure un siclo, secondo la parola del Signore.
17 Avendo il re messo a guar­dia della porta quel capo sul brac­cio del quale egli si appoggiava, la folla lo schiacciò all'entrata della porta, ed egli morì secondo quello che aveva detto l'uomo di Dio, quando il re era disceso da lui.17 Il re aveva messo a guardia della porta lo scudiero al cui braccio egli s'appoggiava; il popolo lo calpestò presso la porta ed egli morì, secondo quello che aveva detto l'uomo di Dio quando il re era sceso da lui.
18 Così avvenne secondo la parola dell'uomo di Dio che aveva detto al re in questi termini: « Due moggia di orzo domani a quest'ora saranno a uno statere, e un moggio di fior di farina a uno statere alla porta di Samaria».18 Così avvenne come l'uomo di Dio aveva detto al re: "Domani, alla stessa ora, alla porta di Samaria, due sea di orzo costeranno un siclo e una sea di fior di farina pure un siclo".
19 Quando quel capo, rispondendo all'uomo di Dio, disse: « Anche se il Signore facesse delle cateratte nel cielo, potrebbe mai avvenire quello che dici? » l'uomo di Dio gli rispose: « Lo vedrai con i tuoi occhi, ma non ne mangerai ».19 Lo scudiero aveva risposto all'uomo di Dio: "Ecco che il Signore sta per fare delle aperture nel cielo! E' mai possibile una cosa simile?". Quegli aveva replicato: "Lo vedrai tu stesso con i tuoi occhi, ma non ne mangerai".
20 E gli avvenne proprio come era stato predetto: il popolo lo schiacciò alla porta, ed egli morì.20 Gli accadde proprio così: il popolo lo calpestò presso la porta ed egli morì.