Scrutatio

Domenica, 5 maggio 2024 - Beato Nunzio Sulprizio ( Letture di oggi)

Secondo libro dei Maccabei 6


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BIBBIA RICCIOTTIVULGATA
1 - Ma dopo poco, il re fraudò un certo vecchio antiocheno a costringer i Giudei a rinnegare le leggi della patria e di Dio;1 Sed non post multum temporis, misit rex senem quemdam Antiochenum, qui compelleret Judæos ut se transferrent a patriis et Dei legibus :
2 ed inoltre, a contaminar il tempio di Gerusalemme, intitolandolo a Giove Olimpio, e quello del Garizlm a Giove Ospitale, come ospitali eran quelli che v’abitavano.2 contaminare etiam quod in Jerosolymis erat templum, et cognominare Jovis Olympii : et in Garizim, prout erant hi qui locum inhabitabant, Jovis hospitalis.
3 Orribile, ed. a tutti insopportabile era quel cumulo di mali;3 Pessima autem et universis gravis erat malorum incursio :
4 perchè il tempio era pieno della lussuria e delle crapule de’ gentili, e di quelli che vi tripudiavano con le meretrici; le donne di proprio arbitrio entravano ne' luoghi santi, portandovi quel che non era lecito;4 nam templum luxuria et comessationibus gentium erat plenum, et scortantium cum meretricibus : sacratisque ædibus mulieres se ultro ingerebant, intro ferentes ea quæ non licebat.
5 l’altare era pieno di cose vietate che dalle leggi eran proibite;5 Altare etiam plenum erat illicitis, quæ legibus prohibebantur.
6 non s’osservavano i sabati, nè le patrie solennità venivan celebrate, nè alcuno professava apertamente di esser Giudeo.6 Neque autem sabbata custodiebantur, neque dies solemnes patrii servabantur, nec simpliciter Judæum se esse quisquam confitebatur.
7 Il giorno natalizio del re, per dura necessità, venivan condotti a sacrificare, e quando si celebravano i misteri di Bacco, eran costretti ad andar in giro coronati di edera in onore di Bacco,7 Ducebantur autem cum amara necessitate in die natalis regis ad sacrificia : et cum Liberi sacra celebrarentur, cogebantur hedera coronati Libero circuire.
8 Ad istigazione poi de' Tolomei, usci un editto nelle vicine città dei Gentili, affinchè nella stessa maniera essi pure agissero sul Giudei per farli sacrificare,8 Decretum autem exiit in proximas gentilium civitates, suggerentibus Ptolemæis, ut pari modo et ipsi adversus Judæos agerent, ut sacrificarent :
9 e quelli che non volesser passare alle usanze gentili, li uccidessero. Era dunque una miseria a vedersi,9 eos autem qui nollent transire ad instituta gentium, interficerent : erat ergo videre miseriam.
10 Infatti, di due donne fu riferito che avevan circonciso i loro figliuoli, e dopo averle pubblicamente condotte attorno per la città coi bambini attaccati al petto, le precipitarono dalle mura.10 Duæ enim mulieres delatæ sunt natos suos circumcidisse : quas, infantibus ad ubera suspensis, cum publice per civitatem circumduxissent, per muros præcipitaverunt.
11 Altri, che s’erano riuniti nelle vicine spelonche, e vi celebravano di nascosto il giorno di sabato, essendo stati denunziati a Filippo, vi furono bruciati vivi, perchè per rispetto alla santità della legge non vollero difendersi.11 Alii vero, ad proximas coëuntes speluncas, et latenter sabbati diem celebrantes, cum indicati essent Philippo, flammis succensi sunt, eo quod verebantur propter religionem et observantiam manu sibimet auxilium ferre.
12 Ora io prego quelli che leggeranno questo libro, di non si scandalizzare per questa avversità, ma di credere che quel che accadde fu non per la rovina ma per l’ammaestramento della nostra gente.12 Obsecro autem eos qui hunc librum lecturi sunt, ne abhorrescant propter adversos casus : sed reputent ea quæ acciderunt, non ad interitum, sed ad correptionem esse generis nostri.
13 Invero, non lasciar che i peccatori lungamente agiscano e proprio capriccio, ma presto castigarli, è segno di grande benevolenza.13 Etenim multo tempore non sinere peccatoribus ex sententia agere, sed statim ultiones adhibere, magni beneficii est indicium.
14 Con le altre nazioni, il Signore aspetta pazientemente, per punirle nella pienezza de' loro peccati quando verrà il giorno dei giudizio; non cosi con noi ;14 Non enim, sicut in aliis nationibus, Dominus patienter exspectat, ut eas cum judicii dies advenerit, in plenitudine peccatorum puniat :
15 nè con noi ha stabilito di castigarci alla fine, quando i nostri peccati hanno colma la misura.15 ita et in nobis statuit ut, peccatis nostris in finem devolutis, ita demum in nos vindicet.
16 Perciò non mai da noi ritira la sua misericordia, e castigandoci con le avversità non abbandona il suo popolo.16 Propter quod numquam quidem a nobis misericordiam suam amovet : corripiens vero in adversis, populum suum non dereliquit.
17 Sia ciò detto brevemente ad ammonizione de' lettori; ora, riprendiamo il racconto.17 Sed hæc nobis ad commonitionem legentium dicta sint paucis. Jam enim veniendum est ad narrationem.
18 Eleazaro, dunque, dei principali tra gli scribi, anziano d’età, di nobile aspetto, apertogli a forza la bocca, volevan costringerlo a mangiare carne di porco.18 Igitur Eleazarus, unus de primoribus scribarum, vir ætate provectus, et vultu decorus, aperto ore hians compellebatur carnem porcinam manducare.
19 Ma egli preferendo una gloriosissima morte ad una spregevole vita, volontariamente s'incamminava al supplizio;19 At ille gloriosissimam mortem magis quam odibilem vitam complectens, voluntarie præibat ad supplicium.
20 perchè, riflettendo come gli convenisse condursi e sopportar fortemente, deliberò di non voler commettere cose illecite per salvarsi la vita.20 Intuens autem quemadmodum oporteret accedere, patienter sustinens, destinavit non admittere illicita propter vitæ amorem.
21 Quelli però ch’eran presenti, mossi da falsa compassione per l’antica amicizia che gli avevano, chiamandolo da parte, gli suggerivano di farsi portar carni lecite, fingendo di mangiare, secondo l’editto del re, di quelle sacrificate,21 Hi autem qui astabant, iniqua miseratione commoti propter antiquam viri amicitiam, tollentes eum secreto rogabant afferri carnes quibus vesci ei licebat, ut simularetur manducasse sicut rex imperaverat de sacrificii carnibus,
22 e cosi esser libero dalla morte; per l’antica amicizia con lui, gli usavano tal riguardo.22 ut hoc facto, a morte liberaretur : et propter veterem viri amicitiam, hanc in eo faciebant humanitatem.
23 Ma egli si mise a pensare all’eminente dignità della sua vecchiezza, all’ingenita nobiltà della sua canizie, alla sua illibata condotta sin da fanciullo; e secondo gli statuti della santa legge da Dio stabilita rispose subito che voleva piuttosto esser messo a morte.23 At ille cogitare cœpit ætatis ac senectutis suæ eminentiam dignam, et ingenitæ nobilitatis canitiem, atque a puero optimæ conversationis actus : et secundum sanctæ et a Deo conditæ legis constituta, respondit cito, dicens præmitti se velle in infernum.
24 e disse: « Non conviene alla mia età fingere, in modo che molti tra i giovani, credendo che Eleazaro di novantanni sia passato ai costumi dei Gentili,24 Non enim ætati nostræ dignum est, inquit, fingere : ut multi adolescentium, arbitrantes Eleazarum nonaginta annorum transisse ad vitam alienigenarum,
25 restino anch’essi tratti in errore dalla mia simulazione, per amore d’un altro poco di questa corruttibile vita, e cosi lo mi attiri il disonore e la maledizione sulla mia vecchiezza.25 et ipsi propter meam simulationem, et propter modicum corruptibilis vitæ tempus decipiantur, et per hoc maculam atque execrationem meæ senectuti conquiram.
26 Perchè, anche se nella vita presente mi risparmierò i supplizi degli uomini, nè vivo nè morto sfuggirò alla mano dell’ Onnipotente.26 Nam etsi in præsenti tempore suppliciis hominum eripiar, sed manum Omnipotentis nec vivus, nec defunctus, effugiam.
27 Perciò, uscendo fortemente di vita, mi mostrerò degno della mia vecchiezza,27 Quam ob rem fortiter vita excedendo, senectute quidem dignus apparebo :
28 e lascerò ai giovani un nobile esempio, se con prontezza e costanza incontrerò un’onorata morte per leggi cosi venerabili e sante». Ciò detto, veniva senz’altro condotto al supplizio.28 adolescentibus autem exemplum forte relinquam, si prompto animo ac fortiter pro gravissimis ac sanctissimis legibus honesta morte perfungar. His dictis, confestim ad supplicium trahebatur.
29 Quelli però che ve lo conducevano, e poco fa gli erano stati benevoli, montarono in furia per le sue parole, che essi pensavano provenire da arroganza.29 Hi autem qui eum ducebant, et paulo ante fuerant mitiores, in iram conversi sunt propter sermones ab eo dictos, quos illi per arrogantiam prolatos arbitrabantur.
30 Ma egli, vicino a morire sotto i colpi, gemendo, disse: « Signore che hai scienza santa, tu sai chiaramente che io, mentre avrei potuto liberarmi dalla morte, sostengo nel corpo acerbi dolori ; ma nell’animo li sopporto volentieri per il tuo timore ».30 Sed cum plagis perimeretur, ingemuit, et dixit : Domine, qui habes sanctam scientiam, manifeste tu scis quia cum a morte possem liberari, duros corporis sustineo dolores : secundum animam vero propter timorem tuum libenter hæc patior.
31 Così quegli passò di vita, lasciando non solo ai giovani ma all’ intera nazione la memoria della sua morte, ed un esempio di virtù e di fortezza. Martirio di sette fratelli e della loro madre.31 Et iste quidem hoc modo vita decessit, non solum juvenibus, sed et universæ genti memoriam mortis suæ ad exemplum virtutis et fortitudinis derelinquens.