Scrutatio

Lunedi, 29 aprile 2024 - Santa Caterina da Siena ( Letture di oggi)

Primo libro dei Maccabei 4


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BIBBIA RICCIOTTIBIBBIA TINTORI
1 - Gorgia dunque prese con sè cinquemila fanti e mille cavalieri scelti, e si misero in marcia di notte1 Gorgia, presi seco cinquemila fanti e mille cavalieri scelti, si mosse di notte,
2 verso il campo de0 Giudei, per assalirli all’improvviso; uomini della cittadella facevan loro da guida.2 per avvicinarsi al campo dei Giudei, assalirli all'improvviso, mentre quelli della fortezza facevano loro da guida.
3 Giuda lo seppe, e si mosse egli pure, ed i suoi forti con lui, per dar addosso al nerbo delle forze del re ch’erano in Emmaus;3 Ma Giuda, appena lo seppe, si mosse coi più valorosi, per assalire il grosso dell'esercito del re, che era in Einmaus,
4 giacché quell’esercito era ancora sparso fuori degli accampamenti.4 giacché tal esercito era ancora sparpagliato fuori degli alloggiamenti.
5 Gorgia pertanto arrivò di notte al campo di Giuda, e non vi trovò nessuno; li cercava pei monti, e diceva: «Questi sono fuggiti davanti a noi ».5 Gorgia, giunto di notte agli accampamenti di Giuda o non trovandoci nessuno, li andò a cercare per i monti, dicendo: « Ci fuggono ».
6 Ma fatto giorno, apparve Giuda nella pianura con soli tremila fanti che non avevano spade nè arnesi di protezione;6 Ma, fattosi giorno, Giuda comparve nella pianura con tre mila fanti, soli e privi di scudo e di spada.
7 e videro il campo delle nazioni ben munito, soldati con corazze, e Cavalieri intorno, tutti pronti all’assalto.7 Essi stavano a guardare il formidabile accampamento delle genti, circondato di corazzieri e di cavalieri addestrati alla battaglia;
8 E disse Giuda agli uomini che aveva seco: « Non vi faccia paura il loro numero, e non temete il loro Impeto.8 ma Giuda disse ai suoi: « non vi spaventi il loro numero, non abbiate paura del loro attacco.
9 Ricordate fn qual modo i padri nostri furon salvati nel Mar Rosso, quando il Faraone li inseguiva con un esercito grande;9 Ricordate come i nostri padri furon salvati nel Mar Rosso, quando Faraone l'inseguiva con grande esercito.
10 ora dunque leviamo al cielo le grida ed il Signore avrà misericordia di noi, si ricorderà del patto fermato coi padri nostri, ed abbatterà oggi sotto i nostri occhi questo esercito;10 Or dunque alziamo la voce al cielo, e il Signore avrà pietà di noi, e, ricordandosi dell'alleanza fatta coi padri nostri, oggi distruggerà dinanzi a noi quest'esercito,
11 cosi, tutte le genti sapranno che v’è chi salva e libera Israele ».11 e tutte le genti conosceranno che vi è un Salvatore che libera Israele ».
12 I pagani alzarono gli occhi, e visto che quelli venivano contro di loro,12 Gli stranieri, alzati gli occhi, e veduti i Giudei che andavano verso di loro,
13 uscirono dagli accampamenti per combattere. Quelli ch’eran con Giuda dettero flato alle trombe,13 usciron fuori dagli accampamenti, per combattere, mentre quelli che eran con Giuda davan fiato alle trombe.
14 e si azzuffarono; i pagani furono sgominati, e fuggirono per la campagna,14 Appiccatasi la battaglia, le genti furon messe in rotta e fuggirono per le campagne;
15 Gli ultimi caddero tutti sotto la spada, ed [i Giudei] l'inseguirono sino a Gezeron e sino ai piani dell'Idumea, d’Azoto, e di Jamnia, e ne caddero sino a tremila.15 però gli ultimi restarono sotto la spada, essendo inseguiti fino a Gezeron, fino alle campagne d'Idumea, d'Azoto e di Iamnia: ne morirono circa tre mila.
16 E Giuda ritornò, con l'esercito che lo seguiva.16 Ma Giuda tornò indietro coll'esercito cho lo seguiva,
17 E disse alla sua gente: «Non pensate a far preda, perchè un'altra battaglia cl aspetta,17 e disse alla sua gente: « Non vi fermate per la preda, perchè la guerra non è finita,
18 e Gorgia col suo esercito ci è vicino, sulla montagna. Ora state fermi contro i nostri nemici, e vinceteli ; poi, senza più pensiero, attenderete a far preda ».18 e Gorgia col suo esercito è nella montagna vicino a noi: orsù a combattere contro i nostri nemici, a vincerli, o dopo tranquillamente alla preda ».
19 Non aveva finito di parlare che apparve sulla montagna una turma per esplorare.19 Giuda parlava ancora, quand'ecco apparire una divisione che scendeva del monte.
20 Gorgia vide che i suoi erano stati messi in fuga, e che gli accampamenti bruciavano; il fumo infatti che si vedeva, faceva conoscere l'accaduto.20 Allora Gorgia s'accorse che i suoi erano stati messi in fuga e che n'erano stati incendiati gli accampamenti, perchè il fumo che si vedeva manifestava quanto era accaduto.
21 Ciò visto, quelli ebbero un gran timore; vedendo poi Giuda ed il suo esercito nella pianura pronto a combattere,21 A tal vista i suoi furono presi dallo spavento; mirando poi come Giuda stesse nella pianura col suo esercito pronto alla battaglia,
22 fuggiron tutti per le campagne degli stranieri.22 fuggiron tutti nel paese degli stranieri.
23 Allora Giuda tornò a far bottino nei loro accampamenti, e presero gran quantità d'oro e di argento, giacinto, porpora marina e ricchezze molte ;23 Allora Giuda tornò a saccheggiare gli accampamenti, dove presero molto oro, argento, giacinto, porpora di mare e grandi ricchezze.
24 e tornando indietro cantavano un inno, e benedicevano Iddio del cielo, perchè è buono, perchè la sua misericordia è nei secoli.24 Ritornando cantavano l'inno, benedicendo ad alta voce Dio, « perchè è buono, perchè la sua misericordia è eterna ».
25 Quel giorno fu per Israele una grande liberazione.25 In quel giorno Israele ebbe una grande vittoria liberatrice.
26 Or tutti gli stranieri scampati vennero ad annunziare a Lisia quanto era accaduto.26 Or tutti gli stranieri scampati andarono a raccontare a Lisia quanto era accaduto.
27 Udendo ciò, costernato, si perse d'animo, perchè le cose in Israele non erano andate come egli aveva voluto, e come il re aveva ordinato.27 A queste notizie egli restò coster­nato e abbattuto, perchè non era avvenuto a Israele secondo i suoi desideri e gli ordini del re.
28 L'anno seguente, Lisia mise insieme sessantamila fanti scelti, e cinquemila cavalieri, per venirne a capo.28 L'anno seguente, Lisia mise insieme un esercito di sessanta mila uomini scelti e di cinque mila cavalieri per debellare i Giudei.
29 Vennero In Giudea, e si accamparono in Betoron, e Giuda venne loro incontro con diecimila uomini.29 Entrati in Giudea, s'accamparono vicino a Botoron. Giuda andò loro incontro con dieci mila uomini.
30 Vedendo quell'esercito forte, Giuda pregò, e disse: «Benedetto sei tu, salvatore d'Israele, che per mano di David tuo servo annientasti la forza del gigante, e desti in mano a Gionata Aglio di Saul, ed al suo scudiere, il campo degli stranieri;30 Alla vista di esercito sì formidavile pregò e disse: «Tu sei benedetto, o Salvatore d'Israele, che abbattesti la forza d'un gigante per mezzo di David tuo servo, e desti in potere di Gionata, figlio di Saul, e del suo scudiere gli accampamenti degli stranieri;
31 rinserra ora questo esercito fra le mani d'Israele tuo popolo, e restino concisi con tutto il loro numero ed i loro cavalieri;31 or dà quest'esercito in potere del tuo popolo d'Israele, e il numero delle loro schiere o dei cavalieri ridondi a loro confusione.
32 metti in loro lo spavento, marcisca la loro audacia e potenza, e s'annientino da se medesimi.32 Fa piombare su di loro lo spavento, togli loro l'ardire e la forza, e siano travolti nella loro rovina.
33 Atterrali tu con la spada di quelli che tl amano, e quanti conoscono il tuo nome ti cantino inni di lode!».33 Atterrali colla spada di coloro che ti amano, in modo che ti cantino inni di lode tutti quelli che conoscono il tuo nome.
34 Attaccarono la battaglia, e caddero dell'esercito di Lisia cinquemila uomini.34 Attaccata la battaglia, dell'esercito di Lisia perirono cinque mila uomini.
35 Lisia poi, vista la fuga de'suoi ed il valore de' Giudei preparati a vincere o morire da forti, se n'andò in Antiochia a levare, soldati, per poi, cresciuti di numero, tornare in Giudea.35 Lisia, veduta la fuga dei suoi e l'ardire dei Giudei, e come eran disposti a vivere e a morire da forti, se ne tornò ad Antiochia, a radunar soldati, per tornare di nuovo nella Giudea con forze maggiori.
36 "Dissero poi Giuda ed i suol fratelli: «Ecco, i nostri nemici son stati sconfìtti; andiamo a purificare il luogo santo, e rinnovarvi il culto ».36 Allora Giuda e i suoi fratelli dissero: « Or che i nostri nemici sono sbaragliati, andiamo a parificare o a riconsacrare il tempio.
37 Si radunò tutto l'esercito, e salirono al monte Sion.37 Radunato tutto l'esercito, salirono al monto di Sion.
38 Ivi trovarono deserto il santuario, profanato l'altare, bruciate le porte, cresciuti nel cortili gli sterpi come in un bosco o pei monti, e rovinate le celle.38 Vedendo il santuario deserto, l'altare profanato, le porte bruciate, i virgulti cresciuti nei cortili come in un bosco e per i monti, o gli appartamenti rovinati,
39 Allora si strapparon le vesti, e piansero di gran pianto, e si coprirono il capo di cenere,39 si stracciarono le vesti, fecero gran lutto, si gettarono la cenere sopra la testa,
40 e caddero con la faccia a terra, e sonarono le trombe del segnali, e levarono grida sino al cielo.40 si prostrarono bocconi per terra, diedero fiato alle trombe dei segnali, e alzarono la voce al cielo.
41 Allora Giuda mise in ordine degli uomini che tenessero a bada quelli della cittadella, sinché fosse purificato il santuario.41 Giuda ordinò a una porte delle truppe di combatterò contro quelli che erano nella fortezza, finché non fosse purificato il santuario;
42 indi, scelse dei sacerdoti senza macchia, zelanti della legge di Dio,42 poi elesse dei sacerdoti senza macchia, attaccati alla legge di Dio.
43 i quali mondarono il luogo santo, e gettarono in luogo immondo le pietre contaminate.43 Questi purificarono il santuario e portarono in luogo profano le pietre contaminate.
44 Poi pensò che cosa fare dell’altare degli olocausti, profanato,44 Tenuto consiglio sul da farsi riguardo all'altare degli olocausti che era stato profanato,
45 e parve a loro ben fatto di distruggerlo, acciò, cosi contaminato dai pagani non fosse a loro di obbrobrio. Lo demolirono dunque,45 ebbero la felice idea di distruggerlo, affinchè loro non fosse d'obbrobrio, avendolo le genti contaminato; e lo demolirono.
46 e ne riposero le pietre sulla montagna del tempio, in luogo adatto, sino a che venisse un profeta e decidesse il da farne.46 Ammassatene le pietre sul monte del tempio, in luogo conveniente, finché non fosse venuto un profeta a decidere il da farsi,
47 Poi presero delle pietre non lavorate, secondo la legge, e ne edificarono il nuovo altare, conforme a quello di prima;47 presero delle pietre gregge, secondo la legge, ed eressero un nuovo altare simile a quello di prima.
48 riedificarono le mura del santuario e le costruzioni interne ; santificarono il tempio ed i cortili;48 Restaurato il santuario e quello che era nell'interno della casa, santificarono la casa e l'atrio,
49 rifecero i vasi santi, ricollocarono nel tempio il candelabro, l’altare degl' incensi, e la mensa;49 fecero din nuovi vasi sacri, portarono nel tempio il candelabro, l'altare degli incensi e la mensa.
50 misero l’incenso sull’altare, ed accesero le lucerne che erano sul candelabro ed illuminavano il santuario.50 Fecero fumar l'incenso sopra l'altare, accesero le lucerne del candelabro, e illuminarono il tempio.
51 Posero sulla mensa i pani, attaccarono i veli, e condussero a termine tutto il loro lavoro.51 Posero i pani sopra la mensa, attaccarono i veli. Compite tutte le cose che avevan prese a fare,
52 Ai venticinque del nono mese, (cioè del mese Casleu) dell’anno ccntoquarantotto, s’alzarono avanti l’alba,52 levatisi di gran mattino, ai venticinque del nono mese (cioè del mese di Casleu) dell'anno centoquarantotto,
53 ed offrirono un sacrifizio secondo la legge sull’altare degli olocausti che avevano costruito di nuovo.53 offersero il sacrifizio, secondo la legge, sopra l'altare degli olocausti da essi di nuovo eretto.
54 Proprio alla stessa epoca e nello stesso giorno nel quale i pagani l’avevano contaminato, fu rinnovato tra cantici e suoni di cetre, psalterii e cimbali.54 Questo fu dedicato al suono dei cantici, delle cetre, delle lire, dei cembali, nello stesso mese e giorno in cui era stato profanato dalle nazioni.
55 Il popolo tutto si prostrò sino a terra, ed adorarono e benedissero quegli che dal cielo li aveva cosi prosperati.55 Tutto il popolo si prostrò bocconi per terra, e adorarono e benedissero fino al cielo colui che aveva loro data tale felicità.
56 Per otto giorni celebrarono la dedicazione dell’altare, offrendo con giubilo olocausti e sacrifizi! di ringraziamento e di lode.56 Celebrarono la dedicazione dell'altare per otto giorni, offrendo olocausti con gioia e sacrifizi di ringraziamento e di lode.
57 Ornarono la fronte del tempio di corone d’oro e scudetti, riattarono gl’ ingressi e le celle, e vi rimisero le porte.57 Adornarono la facciata del tempio di corone d'oro e di scudi, e dedicarono le porte e gli appartamenti ai quali misero le porte.
58 E fu pel popolo un’allegrezza indicibile, e fu scancellato l’obbrobrio inflitto dalle nazioni.58 Il popolo fu in grandissima gioia, e scosse l'obbrobrio delle nazioni.
59 E Giuda ed i suoi fratelli e tutta l’assemblea d’Israele stabilirono che il giorno della dedicazione dell’altare si celebrasse di anno in anno, al suo tempo, per otto giorni, cominciando coi venticinque del mese di Casleu, con gaudio e letizia.59 Giuda coi suoi fratelli e con tutta l'assemblea di Israele ordinò che si celebrasse il giorno della dedicazione dell'altare nel tempo stabilito, d'anno in anno, per otto giorni, da cominciarsi il venticinque di Casleu, con festa e gioia.
60 Al medesimo tempo, fortificarono il monte Sion, edificandovi all'intorno alte mura e forti torri, acciò non venissero i gentili, e l’espugnassero, come avevano fatto prima.60 In quel tempo fortificarono il monte Sion, cingendolo all'intorno di alte muraglie e di forti torri, affinchè le genti non potessero venire a conculcarlo, come avevan fatto per l'addietro.
61 Vi collocò a guardia un presidio, e così fortificandolo munì anche Betsura, di modo che il popolo [d’Israele] avesse una difesa contro gl’ Idumei.61 (Giuda) vi pose un corpo di guardia, e lo fortificò per sicurezza di Betsura, affinchè il popolo avesse questa fortezza in faccia all'Idumea.