Scrutatio

Martedi, 30 aprile 2024 - San Pio V ( Letture di oggi)

Esodo 32


font
BIBBIA RICCIOTTILA SACRA BIBBIA
1 - Ma vedendo il popolo che Mosè tardava a discender dal monte, si riunì contro Aronne, e disse: «Su via, facci degli dèi che ci precedano nel cammino; perché di Mosè, di quell'uomo che ci condusse via dall'Egitto, non sappiamo che cosa sia accaduto».1 Il popolo, vedendo che Mosè indugiava nello scendere dal monte, si radunò intorno ad Aronne e gli disse: "Facci un dio che vada davanti a noi, perché di questo Mosè, l'uomo che ci ha fatto uscire dalla terra d'Egitto, non sappiamo che cosa ne sia".
2 Disse Aronne: «Prendete gli orecchini d'oro delle vostre mogli, dei figli e figlie vostre, e portatemeli».2 Aronne disse loro: "Staccate gli anelli d'oro pendenti dalle orecchie delle vostre donne, dei vostri figli, delle vostre figlie e portatemeli".
3 Il popolo fece quel che Aronne gli aveva comandato, e gli portò gli orecchini.3 Tutto il popolo staccò gli anelli d'oro che pendevano ai loro orecchi e li portarono ad Aronne.
4 Ed egli, presili, li fuse e li gettò, formandone un vitello. Allora quelli dissero: «Questi, o Israele, sono i tuoi dèi, che ti cavarono dalla terra d'Egitto».4 Egli li prese dalle loro mani, li fece fondere in una forma e ne ricavò un vitello di metallo fuso. Allora dissero: "Ecco il tuo Dio, Israele, che ti ha fatto uscire dalla terra d'Egitto".
5 Il che veduto, Aronne costruì innanzi a quel vitello un altare, e per mezzo d'un araldo bandì: «Domani è la solennità del Signore».5 Aronne vide e costruì un altare davanti ad esso ed esclamò: "Domani è festa per il Signore".
6 Levatisi al mattino, offrirono olocausti ed ostie pacifiche; indi il popolo sedè per mangiar e bere, e poi alzatisi si misero a ballare.6 L'indomani si alzarono e offrirono olocausti e presentarono sacrifici di comunione: il popolo si sedette a mangiare e bere; poi si alzarono per divertirsi.
7 Ora il Signore parlò a Mosè, e disse: «Va', scendi; il tuo popolo, quello che tu conducesti via dall'Egitto ha peccato.7 Il Signore disse a Mosè: "Va', scendi, perché il tuo popolo, che hai fatto uscire dalla terra d'Egitto, si è pervertito.
8 Si son presto sviati dalla via che tu avevi loro mostrata; si son fatti un vitello fuso, e l'hanno adorato; quindi, immolandogli delle vittime, han detto: - Ecco, Israele, i tuoi dèi che ti cavarono dall'Egitto -».8 Si sono allontanati presto dal cammino che avevo loro ordinato, si sono fatti un vitello fuso, si sono prostrati davanti ad esso, gli hanno sacrificato e hanno detto: "Ecco il tuo Dio, Israele, che ti ha fatto uscire dalla terra d'Egitto".
9 Soggiunse poi il Signore a Mosè: «Veggo che questo popolo è di dura testa;9 Il Signore disse a Mosè: "Ho visto questo popolo, ed ecco è un popolo duro di nuca.
10 lasciami fare; [non impedire] che la mia collera si sfoghi su loro, e ch' io li distrugga; caverò da te un altro popolo grande».10 Ora lasciami fare: la mia ira si accende contro di loro e li divora, mentre di te farò una grande nazione".
11 Mosè allora si mise a pregar il Signor Dio suo, dicendo: «Perché, Signore, il tuo sdegno si accende contro questo tuo popolo, che tu cavasti dall' Egitto con sì gran forza e mano potente?11 Mosè addolcì il volto del Signore, suo Dio e disse: "Perché, Signore, la tua ira si accende contro il tuo popolo che hai fatto uscire dalla terra d'Egitto con grande potenza e con mano forte?
12 Non abbiano a dire, ti prego, gli Egiziani: - Astutamente [il loro Dio] li condusse via, per poi ucciderli fra i monti, e cancellarli di sulla terra. - Si calmi la tua collera, e lasciati placare riguardo alla colpa del tuo popolo.12 Perché gli Egiziani dovrebbero dire: li ha fatti uscire per cattiveria, per ucciderli sui monti e per sterminarli dalla faccia della terra? Recedi dall'ardore della tua ira e risparmia il male al tuo popolo.
13 Ricordati d'Abramo, d'Isacco, e d'Israele, tuoi servi, ai quali giurasti su te medesimo, dicendo: - Moltiplicherò i vostri discendenti come le stelle del cielo, e tutta questa terra della quale v' ho parlato, la darò alla vostra discendenza acciò la possediate per sempre -».13 Ricordati dei tuoi servi Abramo, Isacco e Israele, ai quali hai giurato per te stesso e ai quali hai detto: "Moltiplicherò il vostro seme come le stelle del cielo e darò tutta questa terra, di cui ti ho parlato, ai tuoi discendenti che la erediteranno per sempre".
14 Il Signore si placò, e non fece il male che aveva minacciato al suo popolo.14 Il Signore abbandonò il proposito di fare del male al suo popolo.
15 Mosè dunque ritornò dal monte portando nelle mani le due tavole della legge scritte dalle due parti,15 Mosè si volse e scese dal monte: aveva nella sua mano le due tavole della testimonianza, tavole scritte su due lati, da una parte e dall'altra.
16 fatte per opera di Dio, come anche era di Dio la scrittura scolpitavi.16 Le tavole erano opera di Dio, la scrittura era scrittura di Dio, incisa sulle tavole.
17 Ora, udendo Giosuè un tumulto di popolo vociferante, disse a Mosè: «Si sente negli accampamenti l'ululato d'una battaglia».17 Giosuè udì la voce del popolo che faceva baccano e disse a Mosè: "C'è rumore di guerra nell'accampamento".
18 Ma questi rispose: «Non è il grido di chi incoraggia a combattere nè quello di chi invita a fuggire; io odo voci che cantano».18 Mosè rispose: "Non voce di canti di vittoria, né voce di canti di sconfitta: voci di canti alternati io sento".
19 Essendosi poi avvicinato al campo, vide il vitello e le danze; e grandemente sdegnato gettò via le tavole che aveva in mano, e le spezzò alla base del monte;19 Quando si avvicinò all'accampamento, vide il vitello e le danze: l'ira di Mosè si accese; egli scagliò dalla mano le tavole e le ruppe ai piedi del monte.
20 poi, preso il vitello che avevano fatto, lo buttò sul fuoco, e lo ridusse in polvere che mescolò con l'acqua, e la fece bere ai figli d'Israele.20 Prese il vitello che avevano fatto, lo bruciò nel fuoco, lo frantumò fino a farlo diventare polvere, la sparse sulla superficie dell'acqua e la fece bere ai figli d'Israele.
21 Disse poi ad Aronne: «Che ti ha fatto questo popolo, che tu gli abbia tirato addosso un sì grande peccato?».21 Mosè disse ad Aronne: "Che cosa ti ha fatto questo popolo, per averlo indotto in un grande peccato?".
22 Al che quegli rispose: «Non si sdegni il mio Signore. Tu conosci questo popolo, com'è facile al male.22 Aronne disse: "Non si accenda l'ira del mio signore: tu sai come il popolo è inclinato al male.
23 Mi dissero: - Facci degli dèi che ci vadano avanti; perché di questo Mosè che ci condusse via dall'Egitto, non sappiamo che cosa sia accaduto. -23 Essi mi dissero: "Facci un dio che vada davanti a noi, perché di quel Mosè, l'uomo che ci ha fatto uscire dalla terra d'Egitto, non sappiamo che cosa ne sia".
24 Io dissi loro: - Chi di voi ha dell'oro? - Lo portarono, e me lo dettero; lo misi al fuoco, e ne uscì questo vitello».24 E dissi a loro: "Chi ha dell'oro se lo strappi". Me lo diedero e lo gettai nel fuoco. Ne uscì questo vitello".
25 Allora, vedendo Mosè che il popolo era spogliato (l'aveva così spogliato Aronne per quella obbrobriosa abominazione, e l'aveva esposto spogliato ai nemici),25 Mosè vide che il popolo era sfrenato, poiché Aronne l'aveva lasciato sfrenare, tanto da essere poca cosa per i loro avversari.
26 stando sull'ingresso dell'accampamento disse: «Chi è del Signore, venga con me». Si riunirono dunque a lui tutti i figli di Levi;26 Mosè si tenne sulla porta dell'accampamento e disse: "Chi è per il Signore, a me!". Vicino a lui si radunarono tutti i figli di Levi.
27 e disse loro: «Il Signore Dio d'Israele dice così: -Ognuno si metta la spada al fianco; andate e tornate da una porta all'altra attraverso l'accampamento e ciascuno uccida [anche] il fratello, l'amico e il prossimo suo - ».27 Disse loro: "Così dice il Signore, Dio d'Israele: "Metta ognuno la propria spada al fianco, passate e ripassate da porta a porta nell'accampamento e uccidete a chi suo fratello, a chi il suo amico, a chi il suo vicino".
28 Fecero i figli di Levi secondo l'ordine di Mosè, e caddero in quel giorno quasi ventitremila uomini.28 I figli di Levi fecero come aveva detto Mosè e del popolo caddero in quel giorno circa tremila uomini.
29 Disse allora Mosè: «Ciascuno di voi ha oggi consacrato al Signore le sue mani nel figlio e nel fratello suo e ve ne sarà data la benedizione».29 Mosè disse: "Ricevete oggi l'investitura del Signore, perché ognuno fu contro suo figlio e contro suo fratello, affinché oggi vi dia benedizione".
30 Venuto il giorno di poi, disse Mosè al popolo: «Il vostro peccato è stato enorme; risalirò al Signore, per vedere se potrò in qualche modo supplicarlo e perdonare la vostra scelleratezza».30 Il giorno dopo Mosè disse al popolo: "Voi avete commesso un grande peccato, ma ora salirò dal Signore: forse otterrò ancora il perdono del vostro peccato".
31 Tornato infatti al Signore, disse: «Ti supplico; questo popolo ha commesso un peccato enorme, facendosi degli dèi d'oro; o perdona a loro questo peccato,31 Mosè ritornò dal Signore e disse: "Ah, questo popolo ha commesso un grande peccato, e si sono fatti per sé un dio d'oro:
32 o, se non vuoi farlo, cancella me dal libro tuo da te scritto».32 e ora, se tu sopportassi il loro peccato! Se no, cancellami dal tuo libro che hai scritto".
33 Rispose il Signore: «Io cancellerò dal mio libro chi avrà peccato contro di me.33 Il Signore disse a Mosè: "Chi ha peccato contro di me, quello cancellerò dal mio libro.
34 Tu va', e conduci questo popolo là dove t'ho detto; il mio angelo ti precederà. Io poi, nel giorno del castigo, punirò anche questa loro scelleratezza».34 E ora va', conduci il popolo dove ti ho detto. Ecco, il mio angelo andrà davanti a te; ma nel giorno della mia visita li punirò del loro peccato".
35 Percosse dunque il Signore il popolo, per il delitto d'aver adorato il vitello fatto da Aronne.35 Il Signore colpì il popolo, perché avevano fatto il vitello, fuso da Aronne.