1 - Anche la regina Ester ricorse al Signore, temendo il pericolo che le incombeva; | 1 Anche la regina Ester atterrita per l'imminente pericolo, ricorse al Signore. |
2 e toltesi le vesti reali, altre ne prese adatte al pianto ed al lutto; invece di svariati unguenti, s'empì il capo di cenere e di fango; mortificò con digiuni il suo corpo, e per tutti i luoghi ove era solita per l'innanzi far festa, passava strappandosi i capelli. | 2 Deposte le vesti reali, prese abiti da lutto e da pianto, invece d'unguenti pose sul capo cenere e sozzure, umiliò coi digiuni il suo corpo, e in tutti i luoghi ove avanti soleva rallegrarsi spargeva i capelli che si strappava. |
3 E pregava il Signore Dio di Israele, dicendo: «Signore mio, che solo sei il nostro re, soccorri me derelitta che non ho altro aiuto fuori di te. | 3 Essa pregò il Signore Dio d'Israele dicendo: « Signore mio, che sei il solo nostro re, aiutami nel mio abbandono, perchè fuori di te, io non ho altro aiuto, |
4 La mia rovina è imminente. | 4 e la mia rovina è imminente, |
5 Mio padre mi raccontava che tu, Signore, scegliesti Israele fra tutte le nazioni, ed i padri nostri a preferenza di tutti i loro antenati, per fartene tua eredità in perpetuo, e facesti con loro come avevi detto. | 5 io ho sentito dire da mio padre che tu, o Signore, separasti Israele da tutte le genti, e i nostri padri da tutti i loro maggiori, per possedere un'eredità eterna, e facesti verso di loro secondo le tue promesse. |
6 Noi peccammo dinanzi a te; per questo, tu ci consegnasti in balìa de' nostri nemici, | 6 Perchè peccammo dinanzi a te, ci consegnasti nelle mani dei nostri nemici, |
7 avendo noi adorato i loro dèi. Sei giusto, o Signore. | 7 perché adorammo i loro dèi. Tu sei giusto, o Signore. |
8 Ora poi non basta a loro d'opprimerci con durissima schiavitù; ma attribuendo la loro forza al potere dei loro idoli, | 8 Ma ora non basta loro di opprimerci colla più dura schiavitù, or essi, attribuendo alla potenza dei loro idoli la forza del loro braccio, |
9 vogliono smentire le tue promesse, disperdere la tua eredità, chiudere la bocca a chi ti loda, estinguere la gloria del tuo tempio e del tuo altare, | 9 vogliono mutare le tue promesse, sterminare la tua eredità, chiuder la bocca di chi ti loda, estinguere la gloria del tuo tempio e del tuo altare, |
10 per aprire la bocca ai gentili, esaltare la potenza degl'idoli, e predicare in perpetuo un re di carne. | 10 per aprire le bocche dei Gentili a lodare la potenza degli idoli, a lodare perpetuamente un re di carne. |
11 Non lasciare, Signore, il tuo scettro in mano a quelli che non sono, acciò non ridano della nostra rovina; ma fa' ricadere su loro le loro macchinazioni, e disperdi colui che ha già cominciato ad incrudelire contro di noi. | 11 Non dare, o Signore, il tuo scettro a quei che non sono, perchè non ridano della nostra rovina; ma volgi contro loro stessi i loro disegni, e disperdi colui che ha cominciato a infierir contro di noi. |
12 Ricordati, Signore, di mostrarti a noi nel tempo della nostra tribolazione. Dammi fermezza, Signore, re degli dèi e d'ogni potestà. | 12 Ricordati di noi, o Signore, e mostrati a noi nel tempo della nostra tribolazione; dammi coraggio, o Signore, re degli dèi e e di tutte le potestà. |
13 Metti sulla mia bocca un acconcio discorso dinanzi al leone, e rendi contrario il suo cuore al nostro nemico, acciò perisca egli e quelli che con lui consentono. | 13 Metti parole adatte nella mia bocca, al cospetto del leone, e volgi il suo cuore ad odiare il nostro nemico, da farlo perire con tutti quelli che son d'accordo con lui. |
14 Noi poi libera tu con la tua mano; ed aiuta me, che nessun altro aiuto ho se non te, Signore, il quale sai tutte le cose. | 14 Tu poi liberaci colla tua mano, aiuta me che non ho altro aiuto che te, o Signore. Tu, che conosci tutto, |
15 Tu sai ch'io disprezzo la gloria degl'iniqui; che abomino il letto degl'incirconcisi e d'ogni straniero. | 15 sai pure com'io odi la gloria degli iniqui, detesti il letto degli incirconcisi e di qualunque straniero. |
16 Tu conosci la mia necessità. Tu sai ch'io detesto il segno di superbia che sta sul mio capo ne' giorni della mia pompa; che lo sdegno come il panno d'una donna immonda; che non lo porto ne' giorni del mio ritiro. | 16 Tu sai la mia necessità, e quanto abbia in abbominio il distintivo della mia grandezza e della mia gloria, che posa sulla mia testa nei giorni in cui devo comparire, e lo detesti come un panno immondo, e non lo porti nei giorni del mio silenzio. |
17 Tu sai ch'io non ho mangiato alla mensa di Aman, che non mi son compiaciuta ne' conviti del re, che non ho bevuto il vino delle libazioni, | 17 Tu sai com'io non abbia mangiato alla mensa di Aman, non abbia goduto ai conviti del re, non abbia bevuto del vino delle libazioni, |
18 e che, da quando sono stata qui trasferita insino ad oggi, io tua ancella non mi son dilettata se non in te, Signore Dio d'Abramo. | 18 com'io, tua serva, non mi sia rallegrata, se non in te, o Signore, Dio d'Àbramo, dacché fui qua trasferita fino ad oggi. |
19 O Dio forte sopra tutti, ascolta la voce di quelli che non hanno altra speranza; salvaci dalle mani degl'iniqui, e cavami dalla mia pena». (Anche questo ho trovato aggiunto nell'edizione Vulgata.) | 19 O Dio forte sopra tutti, esaudisci la voce di coloro che non hanno altra speranza, liberaci dalla mano degli iniqui e toglimi dal mio timore ». |