Scrutatio

Sabato, 4 maggio 2024 - San Ciriaco ( Letture di oggi)

Tobia 7


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BIBBIA RICCIOTTIBIBBIA CEI 2008
1 Entrarono dunque da Raguele, il quale li ricevè con allegrezza.1 Quando fu entrato in Ecbàtana, Tobia disse: «Fratello Azaria, conducimi diritto dal nostro fratello Raguele». Egli lo condusse alla casa di Raguele, che trovarono seduto presso la porta del cortile. Lo salutarono per primi ed egli rispose: «Salute, fratelli, siate i benvenuti!». Li fece entrare in casa.
2 E guardando Tobia, disse Raguele ad Anna sua moglie: « Come somiglia questo giovane al mìo cugino! ».2 Disse a sua moglie Edna: «Quanto somiglia questo giovane a mio fratello Tobi!».
3 Ciò detto, domandò: «Di dove siete, o giovani nostri fratelli?». Risposero: «Siamo della tribù di Neftali, de' prigionieri di Ninive ».3 Edna domandò loro: «Di dove siete, fratelli?», ed essi risposero: «Siamo dei figli di Nèftali, deportati a Ninive».
4 Chiese loro Raguele: «Conoscete il mio fratello Tobia?». Risposero: « Si, che lo conosciamo ».4 Disse allora: «Conoscete nostro fratello Tobi?». Le dissero: «Lo conosciamo».
5 Ed avendo Raguele dette di lui tante buone cose, l'angelo gli disse: « Quel Tobia del quale tu mi domandi, è il padre di questo giovane».5 Riprese: «Sta bene?». Risposero: «Sta bene e vive». E Tobia aggiunse: «È mio padre».
6 Allora Raguele gli si buttò al collo, e lo baciò piangendo, e fra le lacrime6 Raguele allora balzò in piedi, l’abbracciò e pianse. Poi gli disse: «Sii benedetto, o figlio! Hai un ottimo padre. Che sventura per un uomo giusto e generoso nel fare elemosine essere diventato cieco!». Si gettò al collo del parente Tobia e pianse.
7 disse: «Sii benedetto, flgliuol mio; perchè sei figliuolo d'un buono ed ottimo uomo ».7 Pianse anche sua moglie Edna e pianse anche la loro figlia Sara.
8 Anche Anna sua moglie, e Sara loro figlia, piangevano.8 Poi egli macellò un montone del gregge e fece loro una festosa accoglienza.
9 Dopo dunque che ebbero parlato, Raguele ordinò che s'ammazzasse un montone, e si preparasse un convito. E pregandoli egli di mettersi a tavola,9 Si lavarono, fecero le abluzioni e, quando si furono messi a tavola, Tobia disse a Raffaele: «Fratello Azaria, domanda a Raguele che mi dia in moglie mia cugina Sara».
10 disse Tobia: « Io oggi non mangerò qui nè beverò, se prima tu non accetti la mia domanda, e non mi prometti di darmi Sara tua figlia ».10 Raguele udì queste parole e disse al giovane: «Mangia, bevi e sta’ allegro per questa sera, poiché nessuno all’infuori di te, mio parente, ha il diritto di prendere mia figlia Sara, come del resto neppure io ho la facoltà di darla a un altro uomo all’infuori di te, poiché tu sei il mio parente più stretto. Però, figlio, voglio dirti con franchezza la verità.
11 Udite queste parole, Raguele sbigottì, sapendo che cos'era accaduto a quei sette che si erano sposati; ed ebbe paura che anche a questi avesse ad accadere il simile. Esitando egli adunque, e non rispondendo alla domanda,11 L’ho data a sette mariti, scelti tra i nostri fratelli, e tutti sono morti la notte in cui entravano da lei. Ora, figlio, mangia e bevi; il Signore sarà con voi».
12 l'angelo gli disse: «Non temere di dargliela; la figlia tua dev'essere moglie di lui, che teme Iddio; perciò nessun altri ha potuto averla ».12 Ma Tobia disse: «Non mangerò affatto né berrò, prima che tu abbia preso una decisione a mio riguardo». Rispose Raguele: «Lo farò! Ella ti viene data secondo il decreto del libro di Mosè e come dal cielo è stato stabilito che ti sia data. Abbi cura di lei, d’ora in poi tu sei suo fratello e lei tua sorella. Ti viene concessa da oggi per sempre. Il Signore del cielo vi assista questa notte, o figlio, e vi conceda la sua misericordia e la sua pace».
13 Allora disse Raguele: « Non dubito che Dio accolga benevolmente le mie preghiere e lacrime;13 Raguele chiamò sua figlia Sara e, quando venne, la prese per mano e l’affidò a Tobia con queste parole: «Prendila; secondo la legge e il decreto scritto nel libro di Mosè lei ti viene concessa in moglie. Tienila e, sana e salva, conducila da tuo padre. Il Dio del cielo vi conceda un buon viaggio e pace».
14 credo ch'egli vi abbia fatti venir qui, acciò questa figliuola si sposasse ad uno della sua stirpe, secondo la legge di Mosè; non aver dunque dubbio che io non te la dia ».14 Chiamò poi la madre di lei e le disse di portare un foglio e stese l’atto di matrimonio, secondo il quale concedeva in moglie a Tobia la propria figlia, in base al decreto della legge di Mosè. Dopo di ciò cominciarono a mangiare e a bere.
15 E presa la destra della figliuola, la mise in quella di Tobia, e disse: «Il Dio d'Àbramo, il Dio d'Isacco, il Dio di Giacobbe sia con voi; egli vi congiunga, e adempia in voi la sua benedizione ».15 Poi Raguele chiamò sua moglie Edna e le disse: «Sorella mia, prepara l’altra camera e conducila dentro».
16 Presa poi una carta, fecero la scritta del matrimonio.16 Quella andò a preparare il letto della camera, come le aveva ordinato, e vi condusse la figlia. Pianse per lei, poi si asciugò le lacrime e le disse:
17 Dopo di che, banchettarono benedicendo il Signore,17 «Coraggio, figlia, il Signore del cielo cambi in gioia il tuo dolore. Coraggio, figlia!». E uscì.
18 E Raguele, chiamata a sè Anna sua moglie, le ordinò di preparare un'altra camera.
19 E vi condusse Sara sua figlia, la quale piangeva.
20 E le disse: «Sta' di buon animo, figlia mia. Il Signore del cielo ti dia gioia, in cambio del dolore da te sofferto ».