Scrutatio

Giovedi, 25 aprile 2024 - San Marco ( Letture di oggi)

Secondo libro dei Re 20


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Ezechia ammalato

1- In quel tempo Ezechia si ammalò di malattia mortale, e venne da lui il profeta Isaia figlio di Amos, a dirgli: «Ecco quel che dice il Signore: - Metti ordine alle cose della tua casa, poichè tu morirai e non vivrai -».2Ezechia, rivolta la faccia verso la parete, pregò il Signore, dicendo:3«Ti supplico, o Signore, ricordati di grazia, che io ho camminato al tuo cospetto nella verità e con cuore perfetto, e ho sempre fatto ciò che è bene dinanzi a te». Poi Ezechia pianse dirottamente.4Isaia, che stava uscendo, era giunto a metà dell'atrio, quando la parola del Signore gli fu rivolta in questi termini:5«Torna indietro e di' a Ezechia, capo del mio popolo: - Il Signore Dio di Davide tuo padre dice queste cose: Ho udita la tua preghiera e ho viste le tue lagrime; ed ecco che io ti ho guarito e fra tre giorni salirai alla casa del Signore.6Prolungherò la tua vita di quindici anni; di più libererò te e questa città dalla mano del re di Assiria e proteggerò questa città per amor mio e per amore di Davide mio servo -».

Guarigione di Ezechia

7Isaia disse: «Portatemi una massa di fichi». Portata che fu, la pose sulla piaga del re e lo curò.8Ora Ezechia aveva chiesto a Isaia: «Quale sarà il segno che il Signore mi guarirà e che salirò fra tre giorni al tempio del Signore?».9Isaia gli rispose: «Eccoti da parte del Signore il segno che egli farà quanto ha promesso: - Vuoi tu che l'ombra ascenda di dieci linee, oppure indietreggi di altrettanti gradi? -».10Rispose Ezechia: «È cosa facile che l'ombra avanzi di dieci gradi, nè ciò domando che avvenga; domando invece che indietreggi di dieci gradi».11Isaia allora invocò il Signore, che fece retrocedere l'ombra di dieci gradi sull'orologio di Acaz su cui era discesa.

L'ambasciata babilonese

12In quel tempo Berodac Baladan figlio di Baladan, re di Babilonia, mandò una lettera e regali ad Ezechia, poichè aveva inteso che era stato ammalato.13Ezechia si consolò tutto all'arrivo di quei messaggeri e mostrò loro il luogo dove stavano gli aromi, l'oro, l'argento, i vari unguenti e il luogo dei vasi suoi e tutto ciò che poteva avere nei suoi tesori. Non ci fu cosa nella sua casa e in tutti i suoi dominii, che Ezechia non mostrasse loro.14Venne però il profeta Isaia al re Ezechia e gli domandò: «Che cosa han detto costoro, e donde son venuti a te?». Ezechia rispose: «Vennero da un paese lontano, da Babilonia».15Isaia allora chiese: «Che han visto in casa tua?». Ed Ezechia rispose: «Han visto tutto ciò che si trovava in casa mia; nè havvi cosa alcuna tra i miei tesori che non abbia loro mostrato».16Isaia pertanto disse ad Ezechia: «Ascolta la parola del Signore:17- Verranno giorni nei quali tutte queste cose che sono nella tua casa e che i padri tuoi han tenute riposte fino a questo giorno, saranno portate in Babilonia e qui non rimarrà nulla, - dice il Signore.18- Anzi gli stessi tuoi figli che nasceranno da te e che tu genererai, saranno presi e fatti eunuchi nel palazzo del re di Babilonia -».19Ezechia rispose ad Isaia: «La parola del Signore che tu hai proferita è buona; regni la pace e la verità durante il resto de' miei giorni».20Il resto poi delle azioni di Ezechia e tutte le sue imprese, come abbia fatto la piscina e l'acquedotto ed introdotto le acque nella città, non è stato forse scritto nel libro delle Cronache dei re di Giuda?21Ezechia dormì co' suoi padri e regnò in sua vece il figlio suo Manasse.