Scrutatio

Venerdi, 19 aprile 2024 - San Leone IX Papa ( Letture di oggi)

Secondo libro dei Re 6


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La scure ritirata dal Giordano

1- I figli dei profeti dissero ad Eliseo: «Ecco, il luogo dove noi abitiamo dinanzi a te è troppo angusto per noi;2andiamo fino al Giordano e ciascuno prenderà dalla selva la sua porzione di legname per edificare un luogo di abitazione». Eliseo rispose: «Andate».3E uno di loro soggiunse: «Vieni anche tu co' tuoi servi». Ed egli rispose: «Verrò anch'io».4E andò con essi. Venuti che furono al Giordano, accadde che, mentre tagliavano le legna,5uno di essi nell'abbattere una pianta, lasciò cadere il ferro della scure nell'acqua e si mise a gridare: «Ohimè! Ohimè! Ohimè! mio signore, io l'avevo presa a prestito!».6L'uomo di Dio gli disse: «Dove è caduta?», e quegli gli mostrò il luogo. Eliseo allora tagliò un legno, lo mise a quel posto e il ferro venne a galla.7Allora disse: «Prendilo»; e l'altro stese la mano e lo prese.

I Siri colpiti da cecità

8Il re di Siria era in guerra con Israele e in un consiglio che tenne coi suoi servi, disse: «Facciamo un'imboscata nel tale e nel tal luogo».9Mandò adunque l'uomo di Dio a dire al re d'Israele: «Guardati dal passare per quel luogo, poichè i Siri stanno in agguato».10Il re d'Israele mandò al luogo indicato dal servo di Dio, lo occupò in precedenza e vi si premunì non una sol volta nè due.11Perciò il re di Siria ne fu sconcertato e chiamati i suoi servi, disse: «Perchè non mi indicate chi sia il mio traditore presso il re d'Israele?».12Uno dei suoi servi rispose: «Nessuno, o re mio signore; ma è Eliseo profeta, che trovasi in Israele, colui che indica al re tutto ciò che tu vai dicendo nella tua stanza».13E disse a loro: «Andate e vedete dove sia, perchè io mandi a pigliarlo». Gli fu annunziato che era in Dotan.14Mandò adunque colà cavalli e carri e un forte stuolo di soldati, i quali essendo arrivati di notte, assediarono la città.15Sul far del giorno però, alzatosi il servo dell'uomo di Dio, uscì fuori e vide l'esercito intorno alla città, coi cavalli e carri e gliene portò notizia, dicendo: «Ohimè! Ohimè! Ohimè! mio signore, cosa faremo?».16Ma quegli rispose: «Non temere. Son più quelli che stanno con noi, che non quelli che stanno con loro».17Dopo aver pregato, Eliseo disse: «Signore, apri gli occhi di costui, affinchè vegga». E il Signore aprì gli occhi del servo, il quale vide tutta la montagna piena di cavalli e di carri di fuoco intorno ad Eliseo.18I nemici poi discesero verso Eliseo, il quale pregò il Signore, dicendo: «Colpisci, o Signore, di cecità questa gente». E il Signore li colpì, affinchè secondo la parola di Eliseo, non avessero a vedere.19Disse allora ad essi Eliseo: «Non è questa la via e non è questa la città che voi cercate». Li condusse in Samaria;20e quando furono entrati in Samaria, disse Eliseo: «Signore, apri gli occhi di costoro affinchè veggano». E il Signore aprì gli occhi loro e videro di essere nel mezzo di Samaria.21Il re di Israele, quando li ebbe veduti, domandò ad Eliseo: «Li devo uccidere, padre mio?».22Ma egli rispose: «Non ucciderli; tu infatti non li hai presi colla spada e coll'arco tuo, per aver diritto di ucciderli; ma metti loro davanti pane e acqua, perchè mangino e bevano e se ne tornino al loro signore».23E fu portata loro una gran quantità di cibo e mangiarono e bevettero: poi li lasciò partire e se ne tornarono al loro signore, e i predoni della Siria non vennero più nella terra d'Israele.

Assedio di Samaria

24Dopo di ciò Benadad, re della Siria, riunì tutto il suo esercito e salì per assediare Samaria.25In Samaria vi fu una grande carestia; e la città restò assediata tanto, che la testa di un asino era venduta per ottanta sicli d'argento e la quarta parte di un cabo di sterco di colombi per cinque sicli d'argento.26Mentre il re passava sulle mura, una donna gli gridò, dicendo: «Salvami, o re mio signore».27Ed egli disse: «Non ti salva il Signore; come posso io salvarti? col prodotto dell'aia o del torchio?». Poi il re soggiunse: «Che vuoi tu?», ed essa rispose:28«Questa donna mi ha detto: - Dammi il figliuol tuo che lo mangeremo oggi; domani poi mangeremo il mio. -29Abbiamo adunque cotto il mio figliuolo e l'abbiamo mangiato. Poi il giorno seguente dissi a lei: - Dammi il tuo figlio, che lo mangeremo -; ma essa lo ha nascosto».30Avendo ciò udito, il re si stracciò le vesti e passava sopra le mura; e tutto il popolo vide il cilicio, di cui era coperto sopra la carne.31Disse allora il re: «Dio mi faccia questo e mi aggiunga quello, se la testa di Eliseo figliuolo di Safat resta oggi sopra di lui».32Eliseo frattanto se ne stava in casa in compagnia di alcuni anziani. Il re mandò innanzi un messaggero, ma prima che esso arrivasse, Eliseo disse ai vecchi: «Non sapete che questo figlio di un omicida ha mandato uno a tagliarmi la testa? Badate bene quando verrà il messo, chiudete la porta e non lasciatelo entrare; poichè ecco si sente già dietro a lui il rumor dei passi del suo signore».33Stava ancora parlando, quando giunse il messaggero che veniva a lui. [Il re] diceva: «Ecco un male così grande viene dal Signore; che posso mai io aspettarmi di più dal Signore?».