Scrutatio

Venerdi, 3 maggio 2024 - Santi Filippo e Giacomo ( Letture di oggi)

Secondo libro di Samuele 13


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BIBBIA RICCIOTTIBIBBIA MARTINI
1 - In seguito avvenne che Amnon figlio di Davide amasse la sorella di Absalom, pur figlio di Davide, bellissima d'aspetto, di nome Tamar,1 Dopo di ciò egli avvenne che Ammon figliuolo di Davidde s'innamorò di una sorella di Assalonne figliuolo anch'esso di David, chiamata Thamar, che era molto bella,
2 e ne era così invaghito da ammalarsi per amore di essa, tanto più che, essendo vergine, gli riusciva difficile di poter aver qualsiasi rapporto disonesto con lei.2 E concepì tanta passione, che per troppo amore cadde ammalato: perchè essendo ella fanciulla, gli parve difficile di poter far male con lei.
3 Amnon aveva un amico di nome Jonadab figliuolo di Semmaa fratello di Davide, uomo assai scaltro.3 Or Ammon avea un amico, uomo molto sagace, per nome Gionadab, che era figliuolo di Semmaa fratello di Davidde.
4 Questi gli disse: «Perchè vai tu di giorno in giorno dimagrando così, o figlio del re? Perchè non lo dici a me?». Gli rispose Amnon: «Amo Tamar, sorella di mio fratello Absalom».4 E questi gli disse: Perchè ti vai tu struggendo ogni dì più, tu figliuolo del re? perchè non ti apri con me? E Ammon gli disse: Sono innamorato di Thamar sorella di mio fratello Assalonne.
5 Jonadab gli soggiunse: «Mettiti a letto e fingiti ammalato. Quando verrà tuo padre a visitarti gli dirai: - Lascia venire, te ne prego, Tamar mia sorella a darmi da mangiare; essa mi preparerà il cibo ed io lo prenderò dalla mano sua».5 Rispose a lui Gionadab: Mettiti a letto, e fingi qualche malattia: e quando venga il padre tuo a vederti di' a lui: Venga, ti prego, da me la mia sorella Thamar, e mi dia da mangiare e mi faccia colle sue mani un manicaretto, onde io mi ristori.
6 Si coricò adunque Amnon e cominciò a fingersi ammalato, e quando il re venne a visitarlo, Amnon disse al re: «Ti prego di far venire Tamar mia sorella a prepararmi in mia presenza due frittelle e io prenderò il cibo dalle mani sue».6 Ammon adunque si mise a letto, e cominciò a fare il malato: ed essendo andato il re a vederlo, disse Ammon al re. Venga, ti prego, a vedermi la mia sorella Thamar, affinchè faccia in mia presenza due cordiali, e dalle mani di lei io prenda mia refezione.
7 Davide mandò dunque a casa di Tamar a dirle: «Vieni a casa di Amnon tuo fratello e dagli qualcosa da mangiare».7 Davidde adunque mandò a dire a Thamar: Va a casa di Ammon tuo fratello, e fagli qualche cosa da mangiare.
8 Venne Tamar in casa di Amnon suo fratello, che giaceva in letto, e presa della farina la stemperò e intrisala fece cuocere in presenza di lui le frittelle.8 E Thamar entrò nella camera di Ammon suo fratello che giaceva in letto: ed ella avendo preso della farina, e stemperatala con acqua in sua presenza fece cuocere i cordiali.
9 Preso poi quello che aveva fatto cuocere, lo versò e lo pose dinanzi a lui, ma Amnon non volle mangiare e disse: «Mandate via tutti di qui». Fatti uscire tutti,9 E dopo avergli fatti cuocere, li prese, e gli mise in un vaso, e li pose dinanzi a lui, il quale non volle mangiare: ma disse Ammon: Si mandi via tutta la gente: E quando tutti si furono ritirati,
10 Amnon disse a Tamar: «Portami il cibo in camera, perchè lo prenda dalle tue mani». Tamar prese allora le frittelle preparate e le portò ad Amnon suo fratello nella camera;10 Disse Ammon a Thamar: porta il cibo nella mia camera, affinchè io lo riceva dalla tua mano. Thamar allora portò i cordiali, che avea fatti, e li presentò al fratello Ammon nella camera.
11 ma mentre gli portava il cibo egli la prese e disse: «Vieni a coricarti con me, sorella mia».11 Ma quand'ella gli ebbe presentato il cibo egli la prese, e disse: Vieni, sorella mia nel letto con me.
12 Ma ella gli rispose: «No, fratello mio, non farmi violenza; non è lecita una tal cosa in Israele; non fare una simile pazzia.12 Ma ella risposegli: Non fare, fratel mio non farmi violenza; perocché simil cosa non è permessa in Israele non fare questa pazzia.
13 Poichè io non potrei sopportare la mia vergogna e tu saresti come uno stolto in Israele; parlane piuttosto al re, ed egli non mi ti negherà».13 Perocché io non potrò soffrire il mio obbrobrio, e tu sarai come un insensato in Israele: ma parla piuttosto al re, ed egli non mi negherà a te.
14 Non volle però arrendersi alle sue preghiere, ma essendo più forte di lei, le fece violenza e giacque con lei.14 Quegli però non volle piegarsi alle sue preghiere: ma come più forte le fe' violenza, e la disonorò.
15 Poi Amnon concepì una grande avversione contro di essa, tanto che l'odio che le portava era maggiore dell'amore col quale prima l'aveva amata; perciò le disse: «Levati e vattene».15 E Ammon concepì avversione somma verso di lei, talmente che maggiore fu l'odio che le portava, che l’amore che avea prima avuto per essa: onde le disse: Levati e vattene.
16 Al che essa rispose: «È maggiore questo male che compi ora contro di me, cacciandomi, di quello che hai commesso prima». Ma egli non volle ascoltarla,16 Ed ella rispose a lui: Più gran male è questo, che tu fai ora in discacciandomi che quello fatto prima da te. Ed ei non le diede retta.
17 anzi chiamato il servo, che lo assisteva, gli disse: «Caccia costei lungi da me e chiudile dietro la porta».17 Ma chiamato un servo che lo assisteva, gli disse: Caccia via costei lungi da me e chiudile la porta dietro.
18 Essa era vestita di una tunica talare, quale solevano portare le vergini figlie del re. Il servo la cacciò adunque fuori, e le chiuse dietro la porta.18 Ella era vestita di una tonaca collo strascico: perocché tale era la veste delle vergini figliuole del re. Il servo adunque la spinse fuora, e le chiuse la porta dietro.
19 Ed essa coprendosi di cenere il capo, stracciatasi la tunica talare, tenendosi ambedue le mani sul capo, se ne andava innanzi gridando.19 Ma ella sparsa di cenere la sua testa, e stracciata la veste talare, e incrociate le mani sul capo se ne andava gridando.
20 Absalom suo fratello le disse: «Amnon tuo fratello, ti fece forse violenza? Ma ora, sorella, taci: è tuo fratello: non affliggerti per questo». Se ne rimase adunque Tamar a struggersi nella casa di suo fratello.20 Ma Assalonne suo fratello le disse: Forse Ammon tuo fratello ti ha fatto violenza? ma per adesso, sorella mia, sta cheta, egli è tuo fratello: non ti affliggere per questo. Rimase adunque Thamar a struggersi in casa di Assalonne suo fratello.
21 Quando poi il re Davide seppe l'accaduto, si rattristò grandemente, ma non volle contristare l'animo di Amnon suo figliuolo, poichè lo amava, essendo il suo primogenito.21 Ed essendo state riferite al re David queste cose, se ne afflisse grandemente: ma non volle disgustare Ammon suo figliuolo, perchè lo amava come suo primogenito.
22 Absalom invece non parlò ad Amnon nè in bene nè in male, poichè lo odiava per aver violato Tamar sua sorella.22 Or Assalonne non uscì a veruna parola con Ammon, benché Assalonne odiasse Ammon per la violenza fatta alla sua sorella Thamar.
23 Ora avvenne che trascorso un biennio Absalom dovea tosare le pecore in Baalasor, che è vicino ad Efraim, e Absalom invitò tutti i figli del re.23 Ma di lì a due anni avvenne che Assalonne fece tosare le sue pecore a Baal-hasor, che è vicino ad Ephraim: e Assalonne invitò tutti i figliuoli del re.
24 Si presentò anche al re e gli disse: «Ecco, si tosano le pecore del tuo servo; venga, te ne prego, il re coi suoi servi a casa del servo suo».24 E andò a trovar il re, e gli disse: Sappi che si tosano le pecore del tuo servo; venga, ti prego, il re co' suoi servi a casa del suo servo.
25 Rispose il re ad Absalom: «No, figlio mio, non pregare che veniamo tutti ad esserti di peso». E benchè Absalom insistesse per costringerlo, il re non volle andare, ma gli diede la sua benedizione.25 E il re disse ad Assalonne: No, figliuol mio, non domandare che venghiamo tutti a recarti incomodo. E quegli pressandolo, e (il re) non volendo andare, gli diede la benedizione.
26 Allora Absalom disse: «Se tu non vuoi venire, venga con noi, te ne prego, almeno Amnon mio fratello». Il re gli rispose: «Non è necessario che venga con te».26 E Assalonne disse: Se non vuoi venir tu: venga con noi di grazia almeno il mio fratello Amnon. E il re dissegli: Non è necessario, che ei venga teco.
27 Ma Absalom insistette e il re permise che andassero con lui Amnon e tutti i figli del re. Absalom aveva preparato un convito, quasi regale,27 Ma Assalonne tanto importunò che il re lasciò andare con lui Amnon e tutti i suoi figliuoli. E Assalonne fece un convito come da re.
28 ma aveva dato questo ordine ai suoi servi: «State attenti, e quando Amnon sarà ubriaco ed io vi dirò: - Percuotetelo ed uccidetelo -; non temete, son io che ve lo comando fatevi animo e siate uomini forti».28 Or egli avea ordinato, e detto a' servi suoi: Badate, quando Amnon sarà riscaldato dal vino, e io vi darò il segno, andategli alla vita, e uccidetelo: non abbiate paura, perocché sono io che vel comando: fatevi cuore, e operate da forti.
29 E i servi di Absalom fecero contro Amnon come era stato loro comandato da Absalom. Allora tutti i figli del re si levarono e cavalcata ciascuno la propria mula se ne fuggirono.29 E i servi di Assalonne fecero ad Amnon come avea lor comandato Assalonne. Alzatisi tutti i figliuoli del re salirono sulle loro mule, e si fuggirono.
30 Erano essi ancora in cammino, che pervenne a Davide la voce, che Absalom aveva ucciso tutti i figli del re e che non ne era rimasto neppur uno.30 E mentre eran tuttavia per istrada, andò alle orecchie di David la fama, che Assalonne avea uccisi tutti i figliuoli del re, e non ne era restato un solo.
31 Il re allora si levò, si stracciò le vesti, e cadde bocconi a terra, e tutti i servi di lui, che gli stavano intorno, stracciarono le proprie vesti.31 Si alzò subito il re, e stracciò le sue vestimenta, e gettossi per terra: e tutti i suoi che erano attorno a lui, stracciarono le loro vesti.
32 Ma Jonadab figliuolo di Semmaa fratello di Davide disse: «Non creda il re mio signore che tutti i figli suoi siano stati uccisi; il solo Amnon è morto, poichè Absalom l'avea giurato fin dal giorno in cui Amnon fece violenza a Tamar sua sorella.32 Ma Gionadab figliuolo di Semmaa fratello di Davidde prese la parola, e disse: Non si metta in cuore il re mio signore, che sieno stati uccisi tutti i figliuoli del re: il solo Amnon è morto, ed Assalonne gliela serbava fin da quel giorno, in cui quegli fece violenza a sua sorella Thamar.
33 Perciò adesso il re mio signore si persuada che non è vera la voce che riferì: - Tutti i figli del re sono morti, - poichè soltanto Amnon è stato ucciso».33 Or non si metta in cuore il re mio signore tal cosa, e non dica: Sono stati uccisi tutti i figliuoli del re: perocché il solo Amnon è morto.
34 Frattanto Absalom era fuggito. Ora il giovane posto a sentinella, alzati gli occhi, guardò e vide gran quantità di gente avanzarsi per la strada scoscesa al lato del monte.34 Ma Assalonne prese la fuga. Or un servo, che stava alle vedette alzati li suoi occhi, mirò, e osservò come gran turba di gente se ne veniva per istrada disastrosa da un lato del monte.
35 Disse quindi Jonadab al re: «Ecco arrivare i figli del re: è veramente accaduto come disse il tuo servo».35 E Gionadab disse al re: Ecco i figliuoli del re che sono qua: è avvenuto come ti diceva il tuo servo.
36 Finiva di parlare quando comparvero i figli del re, i quali entrando alzarono la loro voce e piansero. Anche il re e tutti i servi suoi piansero a calde lacrime.36 E finito che egli ebbe di parlare, comparvero i figliuoli del re, e in entrando dettero uno strido, e piansero, e anche il re, e tutti i suoi servi piansero a caldi occhi.
37 Absalom, fuggendo, erasi rifugiato da Tolomai figlio di Ammiud re di Gessur. Davide adunque pianse continuamente il figliuol suo.37 Ma Assalonne se ne andò fuggendo a casa di Tholomai figliuolo di Ammiud, re di Gessur. E David pianse il figliuolo Amnon continuamente.
38 Absalom essendo fuggito ed essendo giunto in Gessur, vi stette tre anni,38 E Assalonne rifuggendosi in Gessur, vi stette tre anni.
39 dopo i quali Davide cessò di perseguitare Absalom, poichè erasi consolato della morte di Amnon.39 E il re David non cercò più di aver nelle mani Assalonne, perché si consolò della morte di Amnon.