Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Lettera di Giacomo 1


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BIBBIA CEI 2008NOVA VULGATA
1 Giacomo, servo di Dio e del Signore Gesù Cristo, alle dodici tribù che sono nella diaspora, salute.1 Iacobus, Dei et Domini Iesu Christi servus, duodecim tribu bus, quae suntin dispersione, salutem.
2 Considerate perfetta letizia, miei fratelli, quando subite ogni sorta di prove,2 Omne gaudium existimate, fratres mei, cum in tentationibus variis incideritis,
3 sapendo che la vostra fede, messa alla prova, produce pazienza.3 scientes quod probatio fidei vestrae patientiam operatur;
4 E la pazienza completi l’opera sua in voi, perché siate perfetti e integri, senza mancare di nulla.
4 patientia autemopus perfectum habeat, ut sitis perfecti et integri, in nullo deficientes.
5 Se qualcuno di voi è privo di sapienza, la domandi a Dio, che dona a tutti con semplicità e senza condizioni, e gli sarà data.5 Si quis autem vestrum indiget sapientia, postulet a Deo, qui dat omnibusaffluenter et non improperat, et dabitur ei.
6 La domandi però con fede, senza esitare, perché chi esita somiglia all’onda del mare, mossa e agitata dal vento.6 Postulet autem in fide nihilhaesitans; qui enim haesitat, similis est fluctui maris, qui a vento movetur etcircumfertur.
7 Un uomo così non pensi di ricevere qualcosa dal Signore:7 Non ergo aestimet homo ille quod accipiat aliquid a Domino,
8 è un indeciso, instabile in tutte le sue azioni.
8 vir duplex animo, inconstans in omnibus viis suis.
9 Il fratello di umili condizioni sia fiero di essere innalzato,9 Glorietur autem frater humilis in exaltatione sua,
10 il ricco, invece, di essere abbassato, perché come fiore d’erba passerà.10 dives autem inhumilitate sua, quoniam sicut flos feni transibit.
11 Si leva il sole col suo ardore e fa seccare l’erba e il suo fiore cade, e la bellezza del suo aspetto svanisce. Così anche il ricco nelle sue imprese appassirà.
11 Exortus est enim sol cumardore et arefecit fenum, et flos eius decidit, et decor vultus eius deperiit;ita et dives in itineribus suis marcescet.
12 Beato l’uomo che resiste alla tentazione perché, dopo averla superata, riceverà la corona della vita, che il Signore ha promesso a quelli che lo amano.
12 Beatus vir, qui sufferttentationem, quia, cum probatus fuerit, accipiet coronam vitae, quam repromisitDeus diligentibus se.
13 Nessuno, quando è tentato, dica: «Sono tentato da Dio»; perché Dio non può essere tentato al male ed egli non tenta nessuno.13 Nemo, cum tentatur, dicat: “ A Deo tentor ”; Deus enim non tentaturmalis, ipse autem neminem tentat.
14 Ciascuno piuttosto è tentato dalle proprie passioni, che lo attraggono e lo seducono;14 Unusquisque vero tentatur a concupiscentiasua abstractus et illectus;
15 poi le passioni concepiscono e generano il peccato, e il peccato, una volta commesso, produce la morte.
15 dein concupiscentia, cum conceperit, paritpeccatum; peccatum vero, cum consummatum fuerit, generat mortem.
16 Non ingannatevi, fratelli miei carissimi;16 Nolite errare, fratres mei dilectissimi.
17 ogni buon regalo e ogni dono perfetto vengono dall’alto e discendono dal Padre, creatore della luce: presso di lui non c’è variazione né ombra di cambiamento.17 Omne datum optimum et omne donumperfectum de sursum est, descendens a Patre luminum, apud quem non esttransmutatio nec vicissitudinis obumbratio.
18 Per sua volontà egli ci ha generati per mezzo della parola di verità, per essere una primizia delle sue creature.
18 Voluntarie genuit nos verboveritatis, ut simus primitiae quaedam creaturae eius.
19 Lo sapete, fratelli miei carissimi: ognuno sia pronto ad ascoltare, lento a parlare e lento all’ira.19 Scitis, fratres meidilecti. Sit autem omnis homo velox ad audiendum, tardus autem ad loquendum ettardus ad iram;
20 Infatti l’ira dell’uomo non compie ciò che è giusto davanti a Dio.20 ira enim viri iustitiam Dei non operatur.
21 Perciò liberatevi da ogni impurità e da ogni eccesso di malizia, accogliete con docilità la Parola che è stata piantata in voi e può portarvi alla salvezza.21 Propter quodabicientes omnem immunditiam et abundantiam malitiae, in mansuetudine suscipiteinsitum verbum, quod potest salvare animas vestras.
22 Siate di quelli che mettono in pratica la Parola, e non ascoltatori soltanto, illudendo voi stessi;22 Estote autem factoresverbi et non auditores tantum fallentes vosmetipsos.
23 perché, se uno ascolta la Parola e non la mette in pratica, costui somiglia a un uomo che guarda il proprio volto allo specchio:23 Quia si quis auditor estverbi et non factor, hic comparabitur viro consideranti vultum nativitatis suaein speculo;
24 appena si è guardato, se ne va, e subito dimentica come era.24 consideravit enim se et abiit, et statim oblitus est qualisfuerit.
25 Chi invece fissa lo sguardo sulla legge perfetta, la legge della libertà, e le resta fedele, non come un ascoltatore smemorato ma come uno che la mette in pratica, questi troverà la sua felicità nel praticarla.
25 Qui autem perspexerit in lege perfecta libertatis et permanserit, nonauditor obliviosus factus sed factor operis, hic beatus in facto suo erit.
26 Se qualcuno ritiene di essere religioso, ma non frena la lingua e inganna così il suo cuore, la sua religione è vana.26 Si quis putat se religiosum esse, non freno circumducens linguam suam sedseducens cor suum, huius vana est religio.
27 Religione pura e senza macchia davanti a Dio Padre è questa: visitare gli orfani e le vedove nelle sofferenze e non lasciarsi contaminare da questo mondo.27 Religio munda et immaculata apudDeum et Patrem haec est: visitare pupillos et viduas in tribulatione eorum,immaculatum se custodire ab hoc saeculo.