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Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Lettera agli Ebrei 7


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BIBBIA CEI 2008BIBBIA RICCIOTTI
1 Questo Melchìsedek infatti, re di Salem, sacerdote del Dio altissimo, andò incontro ad Abramo mentre ritornava dall’avere sconfitto i re e lo benedisse;1 - Questo Melchisedec, re di Salem, sacerdote del Dio altissimo, colui che mosse incontro ad Abramo quando tornava dalla sconfitta dei re, e lo benedisse,
2 a lui Abramo diede la decima di ogni cosa. Anzitutto il suo nome significa «re di giustizia»; poi è anche re di Salem, cioè «re di pace».2 a cui Abramo fece anche parte della decima d'ogni cosa, colui il cui nome fu interpretato «re di giustizia» e poi anche «re di Salem» ossia re della pace,
3 Egli, senza padre, senza madre, senza genealogia, senza principio di giorni né fine di vita, fatto simile al Figlio di Dio, rimane sacerdote per sempre.
3 colui che è senza padre e senza madre, senza genealogia, e che non ha nè principio di giorni nè termine di vita - così è fatto simile al figlio di Dio, - colui rimane sacerdote in eterno.
4 Considerate dunque quanto sia grande costui, al quale Abramo, il patriarca, diede la decima del suo bottino.4 Considerate quanto è grande colui, a cui il patriarca Abramo diede le decime del miglior bottino.
5 In verità anche quelli tra i figli di Levi che assumono il sacerdozio hanno il mandato di riscuotere, secondo la Legge, la decima dal popolo, cioè dai loro fratelli, essi pure discendenti da Abramo.5 I discendenti dai figli di Levi, che ricevono il sacerdozio, hanno, secondo la Legge, l'ordine di prender le decime dal popolo, ciò è a dire, dai fratelli propri, sebbene usciti dai lombi di Abramo;
6 Egli invece, che non era della loro stirpe, prese la decima da Abramo e benedisse colui che era depositario delle promesse.6 ed egli, che non è della loro discendenza, prese le decime su Abramo, e benedì colui che aveva le promesse.
7 Ora, senza alcun dubbio, è l’inferiore che è benedetto dal superiore.7 Or senza alcuna possibilità di contraddire, è l'inferiore che riceve la benedizione del superiore.
8 Inoltre, qui riscuotono le decime uomini mortali; là invece, uno di cui si attesta che vive.8 E qui uomini mortali ricevon le decime, là invece le prende uno di cui si attesta che vive.
9 Anzi, si può dire che lo stesso Levi, il quale riceve le decime, in Abramo abbia versato la sua decima:9 E (per così dire), Levi stesso che prende le decime, nella persona di Abramo ha ceduto le decime
10 egli infatti, quando gli venne incontro Melchìsedek, si trovava ancora nei lombi del suo antenato.
10 poichè era ancora nei lombi del padre quando lo incontrò Melchisedec.
11 Ora, se si fosse realizzata la perfezione per mezzo del sacerdozio levitico – sotto di esso il popolo ha ricevuto la Legge –, che bisogno c’era che sorgesse un altro sacerdote secondo l’ordine di Melchìsedek, e non invece secondo l’ordine di Aronne?11 Se dunque la perfezione avesse potuto aver luogo per via del sacerdozio levitico (poichè sotto di esso ricevette il popolo la sua legislazione), che bisogno c'era ancora sorgesse un altro sacerdote secondo l'ordine di Melchisedec, e non si dicesse secondo l'ordine di Aronne?
12 Infatti, mutato il sacerdozio, avviene necessariamente anche un mutamento della Legge.12 poichè mutato il sacerdozio, di necessità avviene anche il mutamento della legge.
13 Colui del quale si dice questo, appartiene a un’altra tribù, della quale nessuno mai fu addetto all’altare.13 Poichè colui rispetto al qual si dice questo, appartenne a un'altra tribù, dei cui discendenti nessuno fece servizio all'altare;
14 È noto infatti che il Signore nostro è germogliato dalla tribù di Giuda, e di essa Mosè non disse nulla riguardo al sacerdozio.
14 giacchè è certo che il Signor nostro è sorto dalla tribù di Giuda, rispetto alla quale Mosè non disse nulla di relativo a sacerdoti.
15 Ciò risulta ancora più evidente dal momento che sorge, a somiglianza di Melchìsedek, un sacerdote differente,15 E molto più evidente ancora si fa la cosa quando si vede sorgere un altro sacerdote secondo la somiglianza di Melchisedec,
16 il quale non è diventato tale secondo una legge prescritta dagli uomini, ma per la potenza di una vita indistruttibile.16 il quale sacerdote venne a essere non secondo la legge d'un ordine carnale ma in virtù d'una vita imperitura.
17 Gli è resa infatti questa testimonianza:
Tu sei sacerdote per sempre
secondo l’ordine di Melchìsedek.
17 Difatti l'attestazione è: «Tu sarai in eterno sacerdote secondo l'ordine di Melchisedec».
18 Si ha così l’abrogazione di un ordinamento precedente a causa della sua debolezza e inutilità –18 Così ha luogo l'abrogazione di una legge per quel che v'è di debole e d'inutile,
19 la Legge infatti non ha portato nulla alla perfezione – e si ha invece l’introduzione di una speranza migliore, grazie alla quale noi ci avviciniamo a Dio.
19 - poichè la Legge non ha portato nulla a perfezione - e v'è l'introduzione di una miglior speranza per cui ci accostiamo a Dio. Altre prerogative del sacerdozio di Gesù
20 Inoltre ciò non avvenne senza giuramento. Quelli infatti diventavano sacerdoti senza giuramento;20 E come ciò avvenne non senza un giuramento (quegli altri senza giuramento sono stati fatti sacerdoti,
21 costui al contrario con il giuramento di colui che gli dice:
Il Signore ha giurato e non si pentirà:
tu sei sacerdote per sempre.
21 ma Egli con giuramento per via di chi gli disse: «Giurò il Signore, e non se ne pentirà: - Tu sarai sacerdote in eterno -»),
22 Per questo Gesù è diventato garante di un’alleanza migliore.
22 così d'un patto anche migliore del precedente s'è fatto garante Gesù.
23 Inoltre, quelli sono diventati sacerdoti in gran numero, perché la morte impediva loro di durare a lungo.23 Inoltre, quelli erano sacerdoti in molti perchè dalla morte erano impediti di perdurar tali;
24 Egli invece, poiché resta per sempre, possiede un sacerdozio che non tramonta.24 ma Egli rimanendo in eterno, ha un sacerdozio che non si trasmette;
25 Perciò può salvare perfettamente quelli che per mezzo di lui si avvicinano a Dio: egli infatti è sempre vivo per intercedere a loro favore.
25 ond'è ch'Egli può anche salvar perfettamente coloro che per via di lui si accostano a Dio, sempre essendo vivo sì da poter intercedere in loro favore.
26 Questo era il sommo sacerdote che ci occorreva: santo, innocente, senza macchia, separato dai peccatori ed elevato sopra i cieli.26 Tale era infatti il Sommo Sacerdote che a noi conveniva, santo, innocente, senza macchia, staccato dai peccatori, ed elevato al di sopra dei cieli;
27 Egli non ha bisogno, come i sommi sacerdoti, di offrire sacrifici ogni giorno, prima per i propri peccati e poi per quelli del popolo: lo ha fatto una volta per tutte, offrendo se stesso.27 il quale non ha bisogno, giorno per giorno, come gli altri sommi sacerdoti, di far sacrifizi prima per i propri peccati, poi per quelli del popolo, poichè questo lo fece per una volta tanto offrendo se stesso.
28 La Legge infatti costituisce sommi sacerdoti uomini soggetti a debolezza; ma la parola del giuramento, posteriore alla Legge, costituisce sacerdote il Figlio, reso perfetto per sempre.28 Poichè la Legge costituisce sacerdoti uomini soggetti a ogni debolezza, e la parola del giuramento posteriore alla Legge pone un Figliuolo che è perfetto in eterno.